SIENA. Riportiamo di seguito alcuni comunicati relativi al Cnsiglio comunale del 29 novembre scorso.
INTERROGAZIONE DI MASI (PD) SULL’ADEGUAMENTO ANTISISMICO DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA AGNOLETTI
L’adeguamento antisismico della scuola dell’infanzia Agnoletti è stato al centro di un’interrogazione presentata dal consigliere Alessandro Masi (PD), il quale ha spiegato che “i disagi per la popolazione scolastica” sono iniziati “lo scorso giugno, con il trasferimento nel padiglione della scuola primaria Peruzzi”. I lavori di adeguamento antisismico però “risultano ancora in corso” e, dunque, con il ritorno degli alunni all’Agnoletti si sono creati “disagi per l’insistenza dei lavori del cantiere nel contesto del servizio all’infanzia”.
Masi ha poi ricordato che il bando prevedeva “la fine dei lavori entro 90 giorni dalla consegna avvenuta il 14 giugno 2018”, e “risulta urgente definire l’ultimazione dei lavori, lo smantellamento del cantiere e il ripristino della piena disponibilità della struttura e dei luoghi per il servizio all’infanzia”. Da qui la richiesta di conoscere “quando è prevista l’effettiva fine dei lavori”.
All’interrogazione ha risposto l’assessore ai Lavori Pubblici, Massimo Sportelli, spiegando che l’intervento si è concluso lo scorso 28 novembre e ripercorrendo la storia del cantiere: “Il 10 settembre si era provveduto a una sospensione dei lavori per l’elaborazione di una perizia di variata distribuzione di spesa”, con “la nuova data di fine lavori prevista per il 7 dicembre”. Per quanto riguarda l’allestimento del cantiere, Sportelli ha sottolineato che “vista la disponibilità economica” è stato ritenuto opportuno “sfruttare la porzione di ponteggio già installata e provvedere ad una completa revisione della copertura con realizzazione della sovrastante impermeabilizzazione”. Interventi commissionati alla ditta già presente nel cantiere con “un affidamento relativo alle sole opere sulla copertura”, che “prevedeva fra l’altro tempi diversi per la realizzazione delle opere al fine di poter consentire di lavorare sul tetto ferma restando la sospensione per le opere interne”. Sportelli ha dunque snocciolato le tappe dei lavori: “Le opere sulla copertura sono state completate il 14 novembre ma, purtroppo per esigenze operative contingenti e per le difficoltà organizzative legate alla necessità di operare a struttura aperta, le tempistiche si sono leggermente dilatate portando la fine delle opere interne al 28 novembre, data in cui il cantiere è risultato interamente rimosso e le aree interne ed esterne sono state restituite alla operatività della struttura”.
Il consigliere Masi si è detto “soddisfatto” della risposta, sottolineando “l’importanza di aver portato a compimento un intervento che riveste notevole rilievo. Il senso dell’interrogazione era proprio quello di attenzionare sulla qualità degli interventi anche nell’ultimo miglio dei lavori”.
RICHIESTA DI INTERVENTI DI DECORO URBANO IN PIAZZA DELLA COSTITUZIONE
Davide Dore (Lega) ha presentato un’interrogazione chiedendo l’installazione di cestini per la raccolta rifiuti in piazza della Costituzione, nel quartiere di San Miniato.
Il consigliere, partendo dal fatto che “la piazza è molto frequentata, specialmente durante la pausa pranzo, dove molti studenti consumano panini e bibite, mentre, nel pomeriggio, vi si radunano i bambini a giocare”, ha sottolineato come <non essendo presenti cestini per la raccolta dei rifiuti, spesso a terra rimangono bottiglie e cartacce, nonché, ai margini della piazza, anche resti di potature da rimuovere. Il tutto rende poco confortevole il luogo, anche sotto l’aspetto del decoro urbano”. Inoltre ha evidenziato anche “l’impossibilità per le autoambulanze di avvicinarsi ai due nuclei abitativi che si affacciano sulla piazza, a causa del marciapiede che costeggia via Berlinguer”.
Dore ha quindi chiesto se l’Amministrazione intenda “individuare zone idonee all’installazione di cestini per i rifiuti e organizzare il servizio di svuotamento; rimuovere i resti di potature ed erbacce varie; valutare l’eventuale apposizione di alberi in vaso, e valutare il modo per consentire, in caso di emergenza o trasporto malati, l’accesso nella piazza ai mezzi di soccorso”.
“L’amministrazione – ha risposto l’assessora al Decoro urbano Silvia Buzzichelli – si rende disponibile a valutare l’inserimento di cestini dopo aver individuato gli spazi più consoni per la loro collocazione e prevedere il loro svuotamento, così come la rimozione dei resti di potatura e le erbe invasive. Sicuramente la progettazione della piazza, così come è stata ideata nel concept, non prevede l’inserimento di piante ombreggianti che possano rendere fruibile lo spazio anche nei periodi più caldi. Questo tema del verde deriva da una scelta progettuale fatta a suo tempo, sfortunatamente diventa improbabile, per motivi di sicurezza, inserire piante adeguate per adempiere alla funzione di ombreggiare gli spazi in concomitanza delle sedute, questo perché i vasi non potrebbero contenere specie arboree così grandi e il conseguente pericolo di ribaltamento durante forti piogge e vento, mettendo a repentaglio la sicurezza di chi utilizza lo spazio. L’unico spazio dove poter inserire piante di una certa entità, è l’area di aerazione del parcheggio, dove si trova una piccola porzione di terreno, sulla quale peraltro, insistono tanti sotto-servizi, costituiti in massima parte da fognature. Nell’eventualità possiamo fare una valutazione, ma sempre ben ponderata, di studiare soluzioni alternative per ottemperare al problema dell’ombreggiatura mediante dei pergolati con rampicanti, utilizzando delle strutture compatibili con un adeguamento della pavimentazione esistente, ma questo intervento necessita di un progetto ben studiato. Per quanto riguarda invece, l’accesso ai mezzi di soccorso, il vice sindaco, in qualità di assessore alla mobilità, è a conoscenza del problema e sta valutando in maniera propositiva di poter assecondare tale richiesta, compatibilmente al rispetto delle normative di sicurezza”.
Davide Dore si è dichiarato soddisfatto per le risposte ricevute.
APPROVATA, ALL’UNANIMITA’ LA MOZIONE SULLA VIOLENZA DI GENERE
Il Consiglio comunale ha approvato, all’unanimità, la mozione del consigliere Claudio Cerretani (In Campo), Alessandro Masi, Giulia Periccioli, Bruno Valentini, Luca Micheli (PD), Pierluigi Piccini, Vanni Griccioli, Massimo Mazzini (Per Siena), sulla violenza di genere. Periccioli, partendo dalle giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne del 25 novembre, e dai 184 casi registrati dai centri antiviolenza della provincia di Siena, ha posto l’attenzione “sulla Convenzione di Istanbul, sottoscritta dall’Italia nel 2012, nella quale si definisce ‘violenza’ ogni violazione dei diritti umani e discriminazione contro il genere femminile, compresi anche gli atti, fondati sul genere, che provocano o possono provocare danni o sofferenze di natura fisica, sessuale, psicologica o economica, comprese le minacce, la coercizione o la privazione della libertà, sia nella vita pubblica sia in quella privata”.
Considerando che nello Statuto dell’Ente “il Comune si impegna a garantire l’affermazione dei diritti delle persone, l’uguaglianza e la pari dignità delle persone e si attiva per eliminare le discriminazioni indirette, perseguendo l’attuazione delle pari opportunità uomo-donna”, la consigliera aveva chiesto l’impegno del sindaco e della Giunta “a riconoscere la lotta alla violenza sulle donne come una priorità dell’Amministrazione e attivarsi per prevenirne e contrastarne ogni forma; svolgere ruoli di coordinamento fra realtà esistenti per portare avanti azioni specifiche di prevenzione, tra le quali l’istituzione di un Centro d’Ascolto Uomo (CAM) per uomini maltrattanti”.
Il documento è stato integrato da due emendamenti, approvati all’unanimità. Il primo di Maria Concetta Raponi (Fratelli d’Italia), con il quale sono stati previsti percorsi a sostegno anche per uomini in difficoltà, favorendo la realizzazione di un Centro d’Ascolto Uomo (CAM); favorire la creazione di laboratori e progetti di formazione, educazione e sensibilizzazione, con personale specializzato nelle scuole di ogni ordine e grado che coinvolgano anche le famiglie, al fine di operare un cambiamento culturale mediante la diffusione di modelli di comportamento nelle relazioni fra uomini e donne, rispettando i diritti fondamentali e la libertà di autodeterminazione per contrastare efficacemente gli stereotipi di genere.
Mentre con l’altro, di Massimo Mazzini, Vanni Griccioli e Pierluigi Piccini (Per Siena) è stato richiesto che il Comune riaffermi l’importanza della diffusione dello spirito della convenzione di Istanbul e promuova la sensibilizzazione sui temi delle pari opportunità come dovere civico quotidiano nella nostra comunità ponendo in essere comportamenti coerenti con la suddetta convenzione.
RICHIESTE INFORMAZIONI DI VALENTINI (PD) SULLA REALIZZAZIONE DI UNA NUOVA SCUOLA A S. MINIATO
I consiglieri PD Bruno Valentini, Giulia Periccioli, Luca Micheli e Alessandro Masi hanno presentato un’interrogazione consiliare relativa alla costruzione di una nuova scuola primaria, con palestra e annessa viabilità a San Miniato. Ricordando all’aula che per queste realizzazioni, all’interno del Piano triennale delle opere pubbliche 2018/2020, è stato previsto un investimento di circa 9 milioni di euro e che il nuovo plesso potrà sostituire la struttura scolastica attualmente collocata in locali in affitto presso la Basilica dell’Osservanza, Valentini ha evidenziato “l’innovatività del progetto sotto il profilo didattico e ambientale”, e come la palestra potrebbe ampliare l’offerta di impianti sportivi per l’associazionismo senese. Visto che “la progettazione è stata portata avanti dagli uffici comunali arrivando alla fase preliminare dello studio di fattibilità, oltre ad aver, in accordo con la Regione, già reperito circa un milione di euro”, ha chiesto di conoscere le intenzioni dell’Amministrazione sulla tempistica di progettazione e realizzazione.
Il progetto della scuola, per 300 alunni, interamente redatto dagli uffici tecnici comunali, al di là dei lodevoli sforzi ed intenti innovativi (ambientali e didattici) risente necessariamente della conformazione ad elle (L) dell’area di pertinenza (lotto). “La previsione di far permanere il campo sportivo esistente – ha risposto l’assessore ai LL.PP. Massimo Sportelli -, ha infatti fortemente condizionato la progettazione sia sotto il profilo della morfologia volumetrica, sia della distribuzione planimetrica della scuola, imponendo altresì la suddivisione in stralci funzionali con un netto frazionamento del complesso scolastico in relazione alle destinazioni d’uso ipotizzate anche se gli stessi progettisti hanno, da sempre, sottolineato che quanto progettato ha una sua coerenza solo se realizzato nella sua complessità.
Per quanto riguarda la nuova viabilità nel progetto approvato non vi è compresa la deviazione di via Berlinguer, come erroneamente riportato, ma solo l’adeguamento della viabilità di accesso alla scuola (via Veterani dello sport), e relativo nuovo parcheggio a raso (circa 50 posti auto e 50 motocicli) ad uso della nuova scuola e degli impianti sportivi; e la permanenza del campo sportivo all’interno del lotto della scuola, ad uso scolastico negli orari della didattica”.
Per quanto concerne la tempistica di progettazione l’assessore ha evidenziato che nella stessa delibera di Giunta di approvazione del progetto preliminare, veniva ben specificato che gli interventi previsti in progetto rispettano la destinazione d’uso del lotto del Regolamento Urbanistico San Miniato, ma non sono conformi per alcuni aspetti (permanenza campo sportivo, numero delle classi, superficie lorda, superficie fondiaria, rapporto superficie coperta/superficie fondiaria, viabilità e parcheggi), e pertanto dovrà essere adeguato lo Strumento Urbanistico.
“Il progetto è attualmente inattuabile – ha dichiarato l’assessore -. Per il proseguimento dell’iter di approvazione dell’opera sarà necessario procedere con la progettazione definitiva (si stima che occorrano circa 6-8 mesi), una volta individuati – a mezzo di procedura ai sensi del codice appalti – i professionisti esterni a cui affidare alcune prestazioni altamente specialistiche, quali la progettazione di una scuola moderna, funzionale ed efficiente richiede, per un costo di circa 250mila euro. Mentre la realizzazione della palestra con utilizzo anche extrascolastico farebbe parte del secondo stralcio da erigere dopo l’adeguamento urbanistico. Quanto infine al reperimento di circa un milione di euro abbiamo riscontrato che la precedente amministrazione aveva, in effetti, richiesto alla Regione di poter destinare parte degli incassi delle proprie alienazioni ERP (edilizia residenziale pubblica) ritenendo poi utile di vincolare dette somme all’erigenda scuola di San Miniato. Le somme sono ancora disponibili ed il loro utilizzo sarà certamente proteso alla realizzazione di interventi socialmente rilevanti in quartieri ad alta densità e presenza di ERP, ma questa Amministrazione stante peraltro l’attuale inattuabilità dell’intervento, pur continuando a valutarlo benevolmente, non intende intraprendere alcuna opera senza un adeguato piano di copertura economica che garantisca di poter chiudere l’opera ipotizzata, presente nei Piani triennali sin dal 1993”.
Totalmente non soddisfatto della risposta Bruno Valentini ha replicato che “trattandosi di un’opera pubblica, una volta realizzato il progetto ed approvato in Consiglio si ottiene in automatico anche la variante urbanistica”. Ed ha dissentito sul fatto che “il denaro destinato al plesso scolastico venga indirizzato su altre destinazioni, perché dotare la zona nord-est della città di una nuova scuola è un obiettivo storico ed inoltre avrebbe consentito anche di avere una nuova palestra. Si prende atto con rammarico che la nuova scuola di San Miniato cessa di essere una priorità per questa Amministrazione e quanto alla copertura finanziaria, senza un progetto cantierabile, non sarà possibile intercettare i finanziamenti per l’edilizia scolastica”.
LA SOSTA DEI PULLMAN TURISTICI ALL’EX CAMPINO DI S. PROSPERO ALL’ATTENZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE
A seguito dell’intenzione dell’Amministrazione di realizzare un razionale progetto di mobilità per diluire il traffico cittadino, il gruppo consiliare Per Siena ha chiesto, con un’apposita interrogazione, “se, vista la congestione del traffico nella zona che va dal semaforo di Pescaia in direzione viale Armando Diaz e Viale Vittorio Veneto, si ritenga opportuno veicolare la sosta dei bus proprio nell’ex Campino”.
“Un disagio per i residenti – come ha evidenziato Mazzini – per l’aumento dell’inquinamento atmosferico e acustico”, per questo la richiesta “di valutare la possibilità di dirigere tali mezzi in altre aree più periferiche e a densità abitativa inferiore come la strada di Pescaia, dove è già strutturato un parcheggio o nel piazzale del Palazzetto della Mens Sana, oggi adibito a posteggio camper, e servendo queste aree di minibus per trasferire i turisti verso varie risalite: della Stazione, Fontebranda.
Richiesto, inoltre, “Se in virtù del bilancio attivo di Siena Parcheggi è stato valutato di costruire un posteggio sotto l’ex Campino di S. Prospero per favorire la sosta permanente dei residenti”.
“La gestione della sosta delle migliaia di autobus turistici – ha risposto il vicesindaco Andrea Corsi – che ogni anno si recano, qualche volta anche solo per poche ore, nella nostra città è un problema la cui soluzione dovrà essere trovata gradualmente.
La politica dell’attracco in più punti della città proposta dalle precedenti amministrazioni ha sostanzialmente fallito, non portando alcun beneficio ma, addirittura, generando situazioni di pericolo per l’incolumità delle persone”.
Consapevole che l’attracco all’ex Campino di San Prospero sia ricco di aspetti negativi, Corsi ha informato l’aula che è già stato attivato, con Siena Parcheggi, un processo di razionalizzazione della gestione degli accessi e di lotta agli irregolari.
“La soluzione proposta dell’utilizzo della risalita di Pescaia alta è da valutare con attenzione, sebbene la sovrapposizione con le esigenze del trasporto scolastico e la non completa meccanizzazione della risalita costituiscano seri elementi ostativi.
Meno interessante ritengo la proposta di utilizzare il parcheggio del Palasport perché andrebbe a interessare una zona già molto congestionata dal traffico ordinario. Mentre sull’ipotesi di realizzare un parcheggio sotterraneo, immagino multipiano, sotto l’ex Campino di San Prospero, sebbene sia un’ipotesi suggestiva, credo sia più preferibile puntare su una completa revisione dell’area dell’attuale autoparco sia per sostenibilità economica sia per strategicità della zona”.
Mazzini, condividendo la scelta dell’Amministrazione di sanzionare la sosta abusiva dei pullman, così come la difficoltà di realizzare un parcheggio sotterraneo all’ex Campino ha, però, auspicato che per questo spazio “sarebbe importante trovare soluzioni di fattibilità che possano risolvere il problema”.
IL VICESINDACO CORSI RISPONDE ALL’INTERROGAZIONE DI VALENTINI SULLO SPOSTAMENTO DEL TERMINAL DALLA TIBURTINA ALLA ANAGNINA
Bruno Valentini (PD) ha riportato notizie di stampa dalle quali è emersa l’intenzione del sindaco di Roma di trasferire il terminal degli autobus extra-urbani dalla Stazione Tiburtina alla Anagnina, molto più periferica e priva di connessioni con altre forme di mobilità della capitale. Una decisione non certo favorevole alle centinaia di persone che giornalmente da Siena, per motivi di studio, lavoro e turismo, utilizzano i pullman per recarsi a Roma.
Evidenziando le storiche carenze del trasporto ferroviario il consigliere ha informato che già altri territori come l’Abruzzo “si stanno mobilitando, con iniziative istituzionali di vario genere, contro l’annunciato trasferimento”, ed ha chiesto se “il Comune di Siena ha intenzione di fare altrettanto; se pensa di stringere convergenze ed alleanze con altre realtà per mantenere il punto di partenza/arrivo alla Tiburtina, o in altri siti dai quali si possa facilmente raggiungere il centro della Capitale; e se riprenderà a rilanciare le iniziative portate avanti in passato per migliorare i collegamenti ferroviari di Siena verso Roma e verso Nord, che già hanno prodotto impegni di investimenti nel potenziamento infrastrutturale, la cui attuazione è da seguire con la dovuta attenzione”.
“Non appena abbiamo appreso la notizia – ha risposto il vicesindaco Andrea Corsi – ci siamo subito attivati per tutelare gli interessi dei cittadini senesi e non solo, per questo ho inviato una lettera a Linda Meleo, assessore alla città in movimento di Roma per avere adeguate informazioni in merito”.
Nella comunicazione il vicesindaco, pur nel rispetto delle autonomie, in base alle quali ogni città viene amministrata, ha fatto presente le conseguenze negative che la decisione potrebbe innescare nella vita delle migliaia di persone che quotidianamente, da Siena e dalla Toscana meridionale, accedono a Roma. Corsi, nell’offrire la piena collaborazione dell’Amministrazione senese per una possibile intesa, ha chiesto alla collega un’ulteriore riflessione in merito, in modo da salvaguardare le esigenze degli innumerevoli cittadini che per varie necessità usufruiscono del servizio dei pullman per raggiungere la Capitale.
“Ho, inoltre, intrapreso – ha concluso il vicesindaco – una corrispondenza e-mail con gli altri Enti locali i cui cittadini sarebbero penalizzati come noi. E, per quanto concerne i trasporti su ferrovia, dopo molti anni di inerzia l’attuale Amministrazione ha instaurato un rapporto con FF.SS. che ha già portato sul tavolo dei vertici Trenitalia le istanze della nostra città e di tutto il territorio senese”.
Bruno Valentini si è dichiarato soddisfatto di quanto attivato da parte dell’Amministrazione comunale, precisando comunque che occorre un impegno forte anche sul potenziamento dei collegamenti ferroviari, sia verso Roma che verso Firenze.
LA LEGA CHIEDE L’INSTALLAZIONE DI UN ATTRAVERSAMENTO PEDONALE RIALZATO IN VIA BERLINGUER
Durante la seduta consiliare dello scorso 29 novembre Davide Dore (Lega) ha richiamato, con un’interrogazione, l’attenzione sulla pericolosità di via E. Berlinguer. Soprattutto nel tratto che va dall’incrocio con strada delle Scotte e quello con via A. Pertini, dove i veicoli circolano ad elevata velocità nonostante la strada sia attraversata da diverse persone che usufruiscono dei campi sportivi di S. Miniato e dell’area riservata allo sguinzagliamento dei cani. Una situazione di pericolosità testimoniata, dal recente investimento di due pedoni mentre attraversavano la via.
Per questi motivi ha chiesto “la possibilità di installare un attraversamento pedonale rialzato tra lo sbocco di Piazza della Costituzione e il marciapiede sul lato opposto, in modo da dare continuità ai marciapiedi nella parte della strada interessata e per interrompere la continuità del lungo rettilineo, così da moderare la velocità dei veicoli che vi transitano”.
“Un problema e una preoccupazione che condivido”, ha risposto il vicesindaco Andrea Corsi. “Sono molti gli attraversamenti pedonali che devono essere messi in sicurezza, quello segnalato da Dore riveste, però, caratteristiche di particolare importanza ed urgenza. E’ stato dato già mandato agli uffici comunali di predisporre un ventaglio di soluzioni che possano risolvere il problema, presto prenderemo in esame l’attraversamento rialzato che sembra essere uno strumento idoneo ed efficace più di altri”.
Il consigliere Dore si è dichiarato pienamente soddisfatto dell’informativa ricevuta.
LA STRADA DI SCACCIAPENSIERI E VIA ORLANDI AL CENTRO DELL’INTERROGAZIONE DI SALVINI E DORE
La strada di Scacciapensieri e via Orlandi sono stati al centro di un’interrogazione presentata lo scorso 29 novembre in Consiglio Comunale da Paolo Salvini, Davide Dore, Andrea Piazzesi (Lega).
Piazzesi, sottolineando come il Comune “si sia limitato ad attivare un senso unico alternato con semaforo”, ha fatto presente che in alcune ore del giorno, in particolare in concomitanza con l’entrata e l’uscita dalle scuole “si creano lunghi e frequenti incolonnamenti, ostruendo, peraltro, il passaggio delle ambulanze verso l’ospedale”.
E che “quel tratto di strada non ha, perlopiù, il marciapiede, mettendo a repentaglio la sicurezza pedonale di residenti, studenti e anche turisti, vista la presenza del campeggio”. Da qui la richiesta dei consiglieri affinché “l’Amministrazione prenda in carico il problema”, specificando modi e tempi di intervento.
“L’Amministrazione ha ben chiaro – ha detto il vicesindaco Andrea Corsi – il problema derivante dalla presenza del semaforo e dalla mancanza del marciapiede. I nostri uffici sono stati già allertati per una progettazione che preveda un attraversamento sicuro ed è prevista una spesa di circa 200mila ero per la sistemazione della carreggiata calendarizzata per il 2019”.
Per la risposta ottenuta Piazzesi si è ritenuto “pienamente soddisfatto”.
IL VICESINDACO CORSI HA RISPOSTO ALL’INTERROGAZIONE DI VALENTINI-MICHELI SULLA PROGETTAZIONE DI UNA NUOVA ROTATORIA IN STRADA SS 73 LEVANTE
Partendo dall’inserimento, per il 2018, nel Piano triennale delle opere pubbliche di un intervento del valore di 500mila euro per la trasformazione in una rotatoria dell’intersezione stradale fra la ex SS 73 Levante e viale Europa, così da evitare le file ed ingorghi che costringono i veicoli a pericolosi rallentamenti, Bruno Valentini e Luca Micheli (PD) hanno chiesto quando “verrà data indicazione all’Ufficio Tecnico di passare alla fase conclusiva del progetto, visto che è già stato approvato quello di fattibilità”.
Condividendo quanto asserito dal consigliere sull’intenso volume di traffico che insiste nella zona oggetto dell’interrogazione, il vice sindaco Andrea Corsi ha informato il consesso che “nel triennale delle Opere Pubbliche è stata inserita la canalizzazione dei flussi sull’asse viale Toselli-SS 73 Levante fino a Loc. Fangonero con l’installazione di cordoli spartitraffico per impedire l’attraversamento della mezzeria. Mentre un altro intervento, sempre inserito nella programmazione per il 2020, è quello che prevede di “sfondare” la viabilità complanare di viale Toselli nella parte sud, così da unire via Marzi con Piazza Maestri del lavoro. Il progetto, attualmente in stand-by perché richiede un incontro con i privati proprietari dei terreni interessati dall’eventuale trasformazione”.
Corsi ha inoltre spiegato che “L’intervento, del costo di 500mila euro, progettato alla fase di fattibilità tecnica ed economica (preliminare), per la realizzazione della rotatoria è stato confermato nella programmazione per il prossimo 2019. Le criticità della progettazione successiva sono legate alla necessità di realizzare una paratia di sostegno in cemento armato gettato in opera; alle procedure espropriative che verranno sì attivate, con la speranza, però, di giungere ad accordi “bonari” in tempi brevi; e a programmare/progettare la gestione dei disagi per il cantiere. I tempi previsti sono: affidamento progettazione strutturale entro la fine del 2018, progettazione definitiva e avvio procedura espropriativa entro la fine dell’aprile 2019, progettazione esecutiva entro la fine del successivo mese di settembre e, a seguire, gara di appalto”.
Micheli, nel dichiararsi soddisfatto della risposta, ha auspicato che “i tempi vengano rispettati, che l’attenzione sia concentrata sulla nuova rotatoria affinché si risolvano gli attuali problemi legati al traffico; rimangono dubbi sul rispetto dei tempi qualora dovessero essere attivate le procedure di esproprio” e ha esortato l’Amministrazione “a non dimenticare i problemi di sicurezza stradale della zona”.
INTERROGAZIONE DI MICHELI (PD) SULL’ASSETTO VIARIO DI VIA VIVALDI
L’assetto viario nella zona di via Vivaldi è stata al centro di un’interrogazione presentata dal consigliere comunale Luca Micheli (PD) e discussa in aula lo scorso 29 novembre. “Da anni le problematiche di traffico e sosta creano disagio soprattutto ai residenti”, ha esordito il consigliere, ricordando che “nel tempo l’amministrazione comunale ha predisposto diversi progetti volti a migliorare la viabilità e la sosta che, a causa della necessità di ottenere il consenso di numerosi soggetti privati proprietari delle aree di intervento, non hanno mai raggiunto la fase esecutiva”. In particolare Micheli ha puntato il dito sul fatto che la strada è “a doppio senso di marcia in deroga ai minimi di ampiezza della carreggiata previsti dal Codice della Strada” e sulla pericolosità “dell’incrocio tra via Baldassarre Peruzzi e via Vivaldi”.
Il consigliere ha dunque ricordato che “il progetto di sistemazione dell’area prevedeva la realizzazione di una circolazione a senso unico per limitare i flussi veicolari e le criticità del traffico”, e che con questo intervento “si potrebbe procedere anche alla progettazione e realizzazione, almeno su un lato, di un passaggio pedonale a norma di legge”. Da qui la sua richiesta di conoscere “se e in quali tempi si intende procedere alla realizzazione di un senso unico di marcia in via Vivaldi”, e se “si intende predisporre gli atti necessari alla realizzazione della progettazione di un nuovo marciapiede, a norma di legge, almeno su un lato della strada”.
All’interrogazione ha risposto il vicesindaco Andrea Corsi, ricordando che “il senso unico di marcia in via Vivaldi è stato già deliberato dalla giunta” e che proprio la recente modifica della circolazione consiglia “di far trascorrere un periodo di valutazione per comprendere la portata dei cambiamenti apportati alla viabilità”, e come possa incidere “un marciapiede a norma di legge, che porterà un inevitabile restringimento della carreggiata in un’area particolarmente asfittica”.
Da qui l’impegno del vicesindaco ad “attenzionare l’area per i prossimi due mesi” e, al termine di questo periodo, “valutare la fattibilità di realizzazione di un nuovo marciapiede”.
Micheli si è detto “soddisfatto” della risposta, ma ha invitato l’amministrazione “ad accelerare il più possibile la realizzazione della nuova cartellonistica stradale per il senso unico”, e “di stringere anche i tempi di progettazione per un nuovo marciapiede più ampio, viste le attuali difficoltà per i portatori di handicap a raggiungere Porta Pispini senza utilizzare l’attuale sede stradale”.
IL GRUPPO PER SIENA CHIEDE INFORMAZIONI SULLA SOSTA IRREGOLARE DEGLI AUTOBUS IN VIALE VITTORIO VENETO
A firma dei consiglieri Vanni Griccioli, Massimo Mazzini e Pierluigi Piccini (Per Siena) l’interrogazione consiliare, discussa lo scorso 29 novembre, in merito alla sosta irregolare di autobus privati provenienti da Firenze e San Gimignano in viale Vittorio Veneto.
“L’annosa e ripetitiva sosta selvaggia di alcuni pullman privati in doppia fila lungo viale Vittorio Veneto senza transitare dal posteggio dell’ex campino di San Prospero, previo il pagamento del check-point d’attracco come norma richiede – ha illustrato Griccioli –, comporta inquinamento acustico e atmosferico, visti i motori accesi per mantenere attiva l’aria condizionata nei periodi estivi, ed è stata motivo di interpellazioni ai Vigili urbani da parte degli stessi residenti nella zona”. “La risposta ottenuta – ha evidenziato il consigliere – è stata quella che declamava la presenza di una concessione alla sosta sottoscritta dalla Regione Toscana. Il problema, presentato in Consiglio durante la precedente amministrazione, aveva ottenuto l’impegno dell’allora assessore Maggi di sensibilizzare i vigili urbani a multare i contravventori, autorizzati per una sola sosta, e a intimare loro il pagamento del ticket previsto”. Visto il permanere della situazione Griccioli ha chiesto “se il sindaco e l’assessore alla Mobilità sono a conoscenza della situazione esposta e se intendono avviare una procedura di recessione nei confronti delle autorizzazioni rilasciate dalla Regione, o se, nell’impossibilità di procedere in tal senso, imporre la migrazione di tale sosta in ubicazione più consona”.
Nella risposta il vicesindaco Andrea Corsi ha affermato che l’amministrazione è “a conoscenza del problema” e di voler “fare tutto quello che è necessario perché venga risolto. Il riferimento normativo nel quale siamo costretti a muoverci rende però i Comuni spesso impotenti nel gestire questa tipologia di fenomeni”. Nello specifico, dopo aver ricordato le leggi che regolano il settore del trasporto su gomma a lunga percorrenza, Corsi ha sottolineato che a Siena “i luoghi di attestazione/fermata, individuati dal Ministero Infrastrutture e Trasporti, attraverso il GISDIL – Gestione Informatica Servizi di Linea, sono viale Vittorio Veneto, via Tozzi (adiacente al terminal Tpl di piazza Gramsci) e piazza Carlo Rosselli”, in base alle “richieste per il posizionamento delle paline di fermata con tabelle orarie, si ricava che la fermata di viale Vittorio Veneto è utilizzata da nove aziende: Brubus, My Tour, F.lli Alterini, Alterini Bus, BaspiBus, Giotto Bus, Magherini, Renieri e Sita”. Il vicensindaco ha poi spiegato che “la soluzione migliore da percorrere è quella di individuare di concerto col Servizio Urbanistica della Direzione Territorio altre aree limitrofe al centro storico o facilmente collegabili con esso per l’attracco dei bus, oltre a predisporre un nuovo regolamento che abbia riguardo sia all’accoglienza degli autobus turistici sia ai servizi autorizzati nazionali e internazionali. Nell’immediato – ha infine annunciato Corsi – darò mandato alla Polizia Municipale di intensificare i controlli per combattere abusivismo e mancato rispetto del codice della strada”.
Il consigliere Griccioli, nella sua replica ha rimarcato “la pericolosità di questa sosta selvaggia, peraltro inibita dal Codice della strada e, pertanto, da eliminare”.