Protocollo d'intesa tra sindacati, Comune e parti sociali
di Lorenzo Croci
SIENA. E’ stato presentato questa mattina il nuovo protocollo d’intesa, tra l’amministrazione comunale, i sindacati e le parti sociali, sulle nuove delibere concernenti il nuovo rapporto tra le imprese appaltatrici e l’amministrazione comunale.
Anche se Siena sembrerebbe, almeno per ora, ben lontana dai vari scandali come Mafia Capitale che quotidianamente colpiscono quasi l’intera nazione, l’amministrazione senese – guidata dal vice sindaco Fulvio Mancuso e dall’assessore al sociale Anna Maria Ferretti – ha deciso di correggere il precedente protocollo per promuovere una maggior inoppugnabilità nei rapporti con le ditte appaltatrici e una maggior valorizzazione delle imprese locali.
“Dopo un anno di lavoro a stretto contatto con l’assessore Ferretti, con i sindacati e con le parti sociali, siamo riusciti quest’oggi a presentare questo documento che dovrà assolutamente evitare infiltrazioni malavitose e tutelare le imprese del territorio”, ha dichiarato il vice sindaco Fulvio Mancuso. A differenza del precedente, questo nuovo protocollo d’intesa, che sarà firmato a breve, si concentra soprattutto su tematiche come la legalità: anomalie delle gare d’appalto, sui subappaltatoti (spesso sinonimo di operazioni malavitose), varie speculazioni sui costi, maggior analisi sui tempi d’intervento e sulle varie rinunce delle imprese; come la disoccupazione: riassorbimento del personale più svantaggiato, più controlli sugli eventuali pagamenti che le varie imprese devono rispondere nei confronti degli operai; e come la valorizzazione del territorio: interventi di maggior controllo relativi all’obbligo che la ditta esterna possiede nell’operare rispettando le delibere della Regione Toscana e del territorio senese.
Tra le molteplici novità che il testo approvato all’unanimità presenta, questo prevede l’inserimento di una piattaforma multimediale. Questa, che sarà accessibile a tutti, che dovrà assolutamente esporre tutte le informazioni che dovranno essere il testimone oculare per eccellenza sulla legalità delle operazioni da parte delle imprese per aggiudicarsi l’appalto, sulle modalità d’intervento da parte dell’impresa vincitrice, sul rispetto dei pagamenti, su eventuali ricorsi al Tar da parte di imprese che non sono riuscite ad aggiudicarsi l’appalto, sui percorsi dell’intera filiera, sulle iscrizioni alle classi edili, sui contratti di lavoro, sulle certificazioni antimafia.
“La nostra preoccupazione è stata quella di conciliare le esigenze delle imprese con quelle del mondo del lavoro, perché nel momento in cui esce il bando di gara, questo deve assolutamente tutelare tutti ed essere trasparente, altrimenti rischiamo di far fermare i lavori. Welfare vuol dire innanzitutto lavoro ed è necessario che tutto ciò sia trasparente, perché con una crisi economica come questa è necessario che il buon lavoro del nostro territorio sia tutelato, che i lavoratori non siano penalizzati e che l’illegalità sia assolutamente eliminata”, è intervenuta così l’assessore al sociale Anna Maria Ferretti.
Se per fortuna non possiamo parlare di una Mafia Capitale nella nostra città, tra i vari problemi che sono sorti e che questo protocollo prevede di riuscire ad eliminare, esistono quelli inerenti ad un ribasso del 40% del valore dell’operazione (tra i casi più celebri quello del Santa Maria della Scala), e quelli relativi al DURC, che è il documento unico di regolarità contributiva che comprova l’assolvimento da parte dell’impresa sugli obblighi contrattuali legislativi nei confronti di INAIL INPS e Cassa Edile, e che all’amministrazione comunale sta creando problemi a causa di una presentazione datata e vetusta di questo documento da parte delle imprese.