Il consigliere di nero su Bianco ci tiene solo a smentire la sua presenza a "incontri decisionali" ed a precisare sulla procedura di mobilità
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SIENA. Prendo atto della vostra insistenza nella polemica personale. Evidenziate un livore che non mi appartiene. Per questo mi limito ad inviarvi la mia smentita, che allego in calce, inviata a suo tempo all’unico giornale che pubblicò la dichiarazione da voi citata. Tra l’altro se ritenete che abbia avuto ruoli così importanti e che io sia possessore di notizie altrettanto importanti, perché non mi avete segnalato alla Commissione d’inchiesta della Regione Toscana che se non sbaglio era presieduta da un vostro compagno di partito? Vediamo adesso di chiarire i dubbi suscitati dalla procedura di mobilità che ha riguardato me e, mi preme precisare, circa un altro centinaio di persone in 4 anni. Sembrerebbe (uso io adesso il verbo condizionale visto che al sottoscritto non è mai stato comunicato nulla) che un magistrato abbia indagato su questa procedura in seguito a lettera anonima. Essendo passato qualche anno, presumo che non abbiano trovato nulla. Ho presente una cosa: entrambi i fatti da voi posti in tono di accusa, dando per certo che siano avvenuti, hanno in comune il periodo, subito successivo alle vicende che nel 2012 portarono alle dimissioni del Sindaco di Siena e delle quali, io insieme ad altri, siamo stati ritenuti unici responsabili. Ma non voglio pensare male, sono solo coincidenze.
Io non ho certezze come voi e non ho nemmeno voluto approfondire, ma immagino però che se fosse stata inviata davvero una lettera anonima, l’esito della vicenda non abbia soddisfatto lo “spedizioniere” il quale, sono curioso di vedere se si inventerà qualcos’altro. Io non ho nulla da nascondere e se continuerete ad insistere andando a cercare qualunque cosa mi possa mettere in cattiva luce, posso assicurarvi che perdete il vostro tempo. Comunque fate pure come volete. Se ciò che avete dimostrato in questi giorni è quello che sapete produrre nel dibattito politico direi che è molto poco. Mi permetto però un altro consiglio, oltre a quello inascoltato nella mia precedente risposta: eviterei altre affermazioni come quelle scritte fino ad oggi, perché anche se coniugate con verbo al condizionale non è detto che riescano sempre ad evitare conseguenze. Rinnovo il mio saluto cordiale a quegli amici che sono in 5 stelle con i quali ogni tanto ci scambiamo qualche riflessione e qualche consiglio reciproco. Ovviamente anche questa seconda risposta non è a loro rivolta.
Alessandro Piccini Consigliere comunale Nero su Bianco
Articolo pubblicato sul quotidiano “Libero” giovedì 03.10.2013
INCHIESTA MPS
Il mio nome neiverbali
Faccio riferimento ad un articolo apparso su «Libero» il 29 agosto riguardante il MPS. Da un verbale emerge il mio nome, citato dall’ex sindaco di Siena Franco Ceccuzzi. Le vicende elencate con dovizia di dettaglio non mi sono sconosciute, ma affermo con assoluta certezza ed estrema tranquillità di non aver mai partecipato a nessuno degli incontri a cui fa riferimento Ceccuzzi. Immagino che l’ex sindaco si sia confuso; peraltro, in quel momento, i nostri rapporti istituzionali non erano certo facili, viste le vicende amministrative che coinvolgevano entrambi. Per questo, consapevole che «Libero» si è limitato a riportare stralci di verbale e che non è obbligato ad accogliere smentite, chiedo un piccolo spazio per accogliere queste mie precisazioni.
Alessandro Piccini ex Presidente del Consiglio Comunale di Siena