SIENA. Dal Consiglio comunale di ieri (28 Settembre) publichiano ulteriori comnicati.
LA PARZIALE SOSPENSIONE DEL POLLICINO N. 54 ARRIVA IN CONSIGLIO COMUNALE CON L’INTERROGAZIONE DEL GRUPPO PD
La parziale sospensione del pollicino n. 54 ha portato alla presentazione, durante il Consiglio comunale di ieri, 28 settembre, di un’interrogazione a firma di Alessandro Masi, Giulia Periccioli, Luca Micheli e Bruno Valentini (PD).
“Gli eventi post Covid-19 – ha esordito Valentini – hanno portato, tra l’altro, anche la sospensione provvisoria, dal 12 agosto al 31 ottobre, del servizio del pollicino della linea 54 da piazza Sant’Agostino a piazza Postierla (Quattro cantoni)”. Ma, come ha evidenziato il consigliere: “è necessario il suo ripristino, viste le esigenze delle persone più deboli come gli anziani che, per anni, hanno utilizzato questo servizio per raggiungere il centro della città o per recarsi, dal centro, ai cimiteri del Laterino e della Misericordia”.
Valentini, pur riconoscendo le difficoltà dovute all’eccessivo transito di mezzi in via S. Pietro e via Stalloreggi, e “nel ritenere più corretto diminuire il transito di auto e soprattutto di furgoni privati, anziché limitare un servizio pubblico istituito da quasi 30 anni e che ha rappresentato un pionieristico esempio di mobilità sostenibile indispensabile per gli utenti più deboli”, ha chiesto di conoscere “se il pollicino sarà ripristinato prima possibile e, comunque, a partire dal prossimo 1° novembre”.
Nella risposta il vicesindaco Andrea Corsi ha spiegato che “si tratta di un provvedimento sperimentale che nasce in base alle richieste arrivate dai residenti, dai sopralluoghi e dalle verifiche compiute sulla situazione del traffico”. Corsi ha dunque annunciato “che nei prossimi 10 giorni è previsto un incontro tra Tiemme e servizio mobilità del Comune per verificare i risultati della fase sperimentale e decidere se prorogarla o ripristinare la fermata”. Il vicesindaco ha dunque evidenziato che, secondo gli interroganti, “si dovrebbe limitare il passaggio di auto e furgoni dei residenti in favore dei Pollicini e mi fa sorridere la posizione del consigliere ed ex sindaco Valentini dato che un analogo intervento era stato ipotizzato, ma mai realizzato dalla sua amministrazione e che solo ora ha a cuore gli spostamenti delle persone anziane dato che soltanto grazie a questa amministrazione è possibile per chi abita nella Y storica di avere un taxi che li accompagna sotto casa”. Non solo, Corsi ha anche sottolineato che l’intervento “era stato richiesto anche dagli autisti dei bus che hanno più volte segnalato la difficoltà di passaggio attraverso via Stalloreggi dove ogni ora si contavano 8 passaggi, una strada stretta e dove gli scarichi dei mezzi sono ad altezza delle finestre delle abitazioni”. In questo senso Corsi ha concluso ribadendo che “la retrocessione della fermata da via San Pietro a Prato di Sant’Agostino appare come un giusto compromesso ma, se le verifiche saranno negative, siamo pronti a fare marcia indietro”.
Nella replica Valentini si è detto “stupito” delle parole di Corsi che “dovrebbe essere consapevole che un Pollicino con dieci persone a bordo equivale a dieci auto private in meno e quindi a minor traffico”. Il consigliere ha dunque rimarcato che “invece di depotenziare il Tpl si dovrebbe affrontare il vero nodo, ovvero il tema del trasporto merci all’interno del centro storico e, infatti, stiamo assistendo a un aumento del traffico dei furgoni”. Valentini ha concluso, augurandosi che “la priorità del trasporto pubblico rispetto alla mobilità privata tradizionale non venga mai meno, soprattutto nel centro storico”, e annunciato di attendere “gli esiti della sperimentazione”.
EDILIZIA, INTERROGAZIONE DI VALENTINI SULLO SBLOCCA CANTIERI
Il consigliere del Gruppo Pd Bruno Valentini durante la seduta di ieri, 28 settembre, ha presentato un’interrogazione per conoscere i risultati del cosiddetto “sblocca cantieri”. “A dicembre 2019 il consiglio comunale ha approvato a maggioranza un Regolamento di semplificazione e correzione delle difformità nei procedimenti edilizi”, ha ricordato Valentini, aggiungendo che sembrerebbe però che “ben pochi procedimenti siano stati risolti positivamente”. Da qui la richiesta di “precisare quante pratiche sono state presentate agli uffici comunali ai sensi di questo Regolamento e quante sono state definite e concluse formalmente ad oggi e dettagliare quante sono state accompagnate da una perizia giurata”. Non solo, il consigliere ha anche chiesto “di stilare un bilancio sui risultati di un provvedimento presentato come una svolta epocale sull’edilizia” e, ha aggiunto “se non sia il caso di potenziare gli uffici e gli organici preposti al rilascio delle pratiche edilizie e urbanistiche, vista la lentezza con cui vengono esaminate e concluse attualmente le procedure”.
“Le pratiche di accertamento di conformità depositate – ha dichiarato l’assessore all’urbanistica Francesco Michelotti – sono state 67 nel 2017; 62 nel 2018, 68 nel 2019 e 37 fino al 24 settembre del 2020. Inoltre, con l’approvazione del “Regolamento per la semplificazione, correzione e rettifica di difformità nei procedimenti edilizi” approvato con Deliberazione di Consiglio Comunale del 19 dicembre 2019 si è proceduto ad inserire nel Programma delle Pratiche edilizie on-line sia la procedura che la relativa modulistica di riferimento, prevedendo, all’interno del programma stesso sia le bozze di lettere di risposta che i relativi percorsi da seguire. Considerando quindi che il primo atto protocollato è datato il 24 gennaio di quest’anno; ad oggi sono 49 le pratiche edilizie contenenti anche situazioni previste all’art. 1 di rettifica errori di cui all’art. 2 “opere non soggette ad accertamento di conformità ai sensi dell’art. 209 L.R. 65/2014” (casistiche previste dalla lettera “a” alla lettera “e”). Purtroppo – ha proseguito l’assessore – con il lockdown per emergenza COVID, gli uffici, seppur lavorando in smart working, sono stati chiusi. Un blocco quindi del lavoro di verifica e rilascio-condivisione di atti che, per loro natura, necessitano di un controllo di veridicità e condivisione di quanto dichiarato attraverso pratiche edilizie cartacee (si consideri che ad oggi le pratiche edilizie sono suddivise in 4 archivi diversi: Fosso di Sant’Ansano, Santa Maria, via di Città e Piazza del Campo) e verifiche sul posto (soluzione praticamente impossibile da attuare in quel periodo). Si è potuto riprendere, con regime inizialmente lento, soltanto una volta rientrati a lavoro, procedendo con la sola verifica documentale perché impossibile svolgere sopralluoghi in sicurezza”. Ha poi ricordato che “dal 6 maggio hanno preso servizio allo sportello unico il geom. Filippo Cioni per seguire le pratiche SCIA, e l’arch. Ginevra Gherardi, per quelle di permesso di costruire. Occorre precisare che il personale neo assunto, anche se qualificato e di ottima professionalità, non è in grado di essere operativo immediatamente e tantomeno con l’autonomia e l’operatività che può svolgere una persona che è già in servizio da anni. A ciò si aggiunge che l’Ing. Paolo Giuliani, Dirigente e responsabile del Servizio di Sportello Unico, dovendo seguire gli atti che hanno portato all’adozione del piano operativo, avvenuto a fine maggio, ha delegato la formazione e l’organizzazione del lavoro dei due nuovi assunti al Geom. Fabrizio Mannucci, che si è trovato inevitabilmente costretto a ridurre ulteriormente il tempo a disposizione per svolgere gli altri servizi di propria competenza. Lo stesso, dal 1° luglio, è stato poi incaricato, ad interim, della responsabilità dello Sportello unico. Da non dimenticare poi che, il periodo estivo: giugno-settembre, è caratterizzato dalle ferie estive. Dal 1° settembre in forza all’ufficio si è aggiunto il Geom. Giulia Marziali, la quale è stata temporaneamente assegnata a seguire le pratiche di “rettifica degli errori”. Una nuova riorganizzazione quindi che ha come obiettivo principe quello di smaltire il lavoro arretrato che si è prodotto e che già registra la chiusura, con risposte positive, a 25 pratiche di rettifica di errori, su 49 depositate. Delle 24 rimanenti tre sono in soprintendenza in attesa di condivisione per delle modifiche esterne, ed altre 5 sono in fase di rilascio. Si precisa, inoltre che 4 pratiche di accertamento di conformità depositate nell’anno 2019 sono state integrate con la perizia giurata richiedendo la trasformazione delle stesse in pratiche di rettifica degli errori ed anche queste sono in fase di rilascio. Sono state inoltre valutate e depositate 8 SCIA e 4 CILA contenenti, anch’esse, le perizie giurate per rettifica degli errori. Un insieme di azioni quindi che hanno l’obiettivo di implementare lo sportello unico attraverso un percorso che ci permetterà di entrare a pieno regime”.
Valentini ha ringraziato l’assessore “per la trasparenza dei dati relativi alla risposta all’interrogazione aggiungendo che questo regolamento conferma la sua utilità nel funzionamento dell’ufficio preposto. Prendo altresì atto che la procedura è ancora in corso di miglioramento, ma voglio sottolineare il fatto che l’ufficio, chiuso al pubblico in periodo di lockdown, aveva tutta la calma per sbrigare le pratiche e aiutare così i cittadini in un momento complesso quale l’emergenza Covid. Auspico che si faccia di tutto perché ci sia un reale atteggiamento del Comune di “sblocca edilizia”, finora mancato, vista l’importanza strategica di questo settore per la ripresa economica”.
IL FOCUS DI MASI E MICHELI SULLO STATO DI AVANZAMENTO DELLA ROTATORIA A ISOLA D’ARBIA
Con un’interrogazione presentata durante la seduta di ieri (28 settembre) in Consiglio comunale Alessandro Masi e Luca Micheli (PD) hanno chiesto, vista anche “l’aspettativa degli abitanti di Isola d’Arbia, lo stato di avanzamento dei lavori per la realizzazione della rotatoria sulla SRT n. 2 Cassia al Km 218+800, costituenti uno stralcio funzionale della variante nel tratto Siena- svincolo Monteroni d’Arbia”.
A rispondere l’assessore all’Urbanistica, Francesco Michelotti, che ha ricordato che lo scorso 24 giugno si è svolta la Conferenza dei Servizi per l’approvazione del progetto per la realizzazione di una rotatoria lungo la SS 2 “Cassia” a Isola d’Arbia, e che la stessa ha dato esiti favorevoli, confermando per gli aspetti urbanistici e edilizi la conformità dell’opera alle previsioni contenute nella vigente strumentazione urbanistica del Comune.
Michelotti ha poi precisato che “la SS 2 Cassia, nel tratto che ci riguarda, è attualmente di proprietà del Demanio e le opere interessano anche parte della viabilità del Comune di Siena per il necessario collegamento alla rotatoria. Si tratta di opere pubbliche su strade statali da realizzarsi dalla Regione Toscana quale ente competente”. E con questa premessa l’assessore ha aggiunto che “il recente stato di emergenza epidemiologica ha determinato difficoltà sui vari procedimenti amministrativi propedeutici all’inizio dei lavori, quali redazione del progetto esecutivo, indizione ed espletamento della gara di appalto, assegnazione dei lavori. Per il perdurare della situazione di emergenza dovuta al Covid-19 i Tecnici Responsabili della Regione Toscana hanno comunicato, a suo tempo, l’impossibilità di dare inizio dei lavori entro il termine del 24 giugno scorso, ritenendo dapprima necessario attingere ai termini di sospensione così come previsto dalla normativa e poi, successivamente, non essendo ancora nota la data di fine dello stato di emergenza è stata richiesta, agli uffici del Servizio Sportello Edilizia della Direzione Urbanistica di questo Comune, per opportuna cautela, la concessione di una proroga di un anno, in modo così che il termine per dare l’inizio dei lavori sia procrastinato al 24 giugno 2021”. L’assessore ha infine detto che “a seguito delle necessarie verifiche e approfondimenti tecnico-giuridici, l’amministrazione provvederà in tempi brevi al rilascio della proroga richiesta, in modo che la Regione possa poi procedere dapprima alla stipula del contratto di appalto e successivamente alla consegna dei lavori”.
Il consigliere Masi si è dichiarato “soddisfatto” per la risposta ricevuta dall’assessore, “che ha rassicurato che il Comune di Siena avrebbe fatto tutto ciò che gli compete per la realizzazione dell’opera”.
TRASPORTO E MENSA SCOLASTICA ALL’ATTENZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE
Durante il Consiglio comunale di ieri, Alessandro Masi e Luca Micheli (PD) per l’emergenza Covid-19 hanno portato all’attenzione del Consiglio comunale i temi del trasporto e della mensa scolastica in sicurezza.
Masi nel ricordare che a giugno la Commissione consiliare “Cultura e Scuola” aveva approvato all’unanimità un documento dove si invitava l’Amministrazione a mettere a disposizione e utilizzare spazi alternativi ai plessi scolastici, così da favorire il distanziamento fisico previsto dalla normativa, ha evidenziato come abbia appreso dalla stampa che “le lezioni continuano ad essere effettuate nei plessi scolastici sacrificando gli spazi deputati a mense, palestre e luoghi di incontro”. Il consigliere ha quindi chiesto “se il piano mensa e trasporti sono stati concordati con le istituzioni scolastiche, e se gli ingressi e le uscite sono scaglionati secondo quanto consigliato dal CTS (Comitato Tecnico Scientifico) per evitare assembramenti”.
Nel rispondere all’interrogazione, l’assessore all’Istruzione Paolo Benini ha voluto sottolineare “il grande impegno di tutti gli operatori e la loro preziosa collaborazione che hanno permesso di applicare il protocollo organizzativo e di sicurezza nel pieno rispetto dei DPCM e delle Linee Guida regionali arrivate non tempestivamente. Lo scopo ovviamente è stato, e sarà, quello di ridurre percentualisticamente il rischio di contagio”. Informando poi che “si è voluto sostenere il servizio mensa anche con l’acquisto di apposite stoviglie pur seguendo il progetto di “scuole nelle scuole”, le cosiddette classi bolle, evitando luoghi di promiscuità e scambio come potevano essere le mense stesse. Per questo si è deciso di utilizzare spazi in maniera alternativa”. Benini nel riportare all’aula le riunioni effettuate con l’Asp, alle quali era presente anche l’Asl, così da evitare il lunch box “perché – come ha evidenziato – il pasto è una cosa importante e, per questo, è stato aumentato il numero di sporzionatori permettendo che il servizio fosse correttamente funzionante”.
Per quanto riguarda il trasporto scolastico, ha proseguito, il Comune “ha aperto due volte le domande online perché in un primo momento è stato registrato un calo di richieste da attribuire, sicuramente, alla paura del contagio da Covid-19. A tal riguardo sono stati programmati incontri nei quali, dopo le ultime linee guida che prevedevano l’utilizzo degli autobus a pieno carico solo negli ultimi 15 minuti di corsa, sono stati studiati percorsi ad hoc. Un lavoro di squadra, dunque, come quello svolto con l’assessorato ai lavori pubblici che ha portato alla luce alcune criticità soprattutto in quei plessi con numerosi iscritti non residenti, stimolando riflessioni su come trovare una migliore distribuzione della popolazione scolastica in relazione alle densità abitative”. Benini ha, inoltre, osservato che nelle scuole senesi, in particolare distribuiti su due plessi, sono presenti circa
350 studenti non residenti in città e per i quali l’amministrazione non recepisce alcun introito dai comuni di provenienza. “Per contro – ha detto – che 76 studenti senesi studiano nella scuola di Asciano, e per questi il comune di Siena paga circa 46mila euro all’anno. Da qui la necessità di approfondire la questione per giungere ad una soluzione più equilibrata, se del caso”.
Pur essendo “un’interrogazione ex post”, ha replicato Masi “introduce un argomento che sarà opportuno affrontare anche nei prossimi mesi perché i giovani rappresentano il capitale sociale più importante per la nostra società”. Il consigliere, nell’esprimere la sua “soddisfazione per il lavori relativi alla messa in sicurezza delle scuole svolti dai Lavori Pubblici”, ha, però, dichiarato che “per il prolungarsi dello stato di emergenza, come anticipato dal Governo, non ci possiamo accontentare dei limiti che, comunque, i ragazzi affrontano nel pasto al banco e nelle diverse attività. Ecco che è urgente fare un punto della situazione anche nelle Commissioni consiliari, per migliorare ancora le risposte per le comunità scolastiche della nostra città”.
IL GRUPPO “PER SIENA” CHIEDE INFORMAZIONI SUL MALFUNZIONAMENTO DEI NUOVI CASSONETTI PER I RIFIUTI
Partendo dalle segnalazioni ricevute da numerosi cittadini Vanni Griccioli, Massimo Mazzini e Pierluigi Piccini (Per Siena), durante la seduta consiliare di ieri, 28 settembre, hanno chiesto informazioni in merito al malfunzionamento dei nuovi cassonetti per la raccolta indifferenziata dei rifiuti urbani.
Griccioli ha informato il consesso che il problema riguarda, in particolare, i cassonetti con la calotta automatica “che spesso rimane bloccata e quindi non usufruibile dagli utenti che si trovano costretti a gettare la spazzatura in quelli non ancora automatizzati”.
E da questo la richiesta di conoscere “le motivazioni del perdurare del disservizio e le cause che lo generano”. Il consigliere ha, inoltre, chiesto a quanto ammontano “i costi di manutenzione e quelli per la riattivazione del funzionamento”, nonché “la frequenza degli interventi di controllo e se la pulizia delle aree ecologiche dove sono posizionati i cassonetti, automatizzati e non, è di spettanza del gestore o del Comune, visto che molte sono invase dalla sporcizia generata spesso dal loro svuotamento”.
“Purtroppo – ha risposto l’assessore all’Ambiente e Decoro urbano Silvia Buzzichelli – spesso il malfunzionamento è causato dalla non dimestichezza degli utenti con i nuovi cassonetti. La calotta, infatti, essendo di dimensioni più ridotte non è adatta a recepire il sacco che veniva conferito prima, ma solo fino ad una capienza di 22 litri. Sicuramente, quindi, il blocco avviene per questo motivo visto che su 236.786 conferimenti, dal maggio 2019 ad oggi, le segnalazioni ricevute sono state solo 130”.
L’adozione dei cosiddetti “cassonetti intelligenti”, a parte qualche disservizio, registrato per lo più nelle zone dove sono stati collocati recentemente e che quindi necessitano ancora di un po’ di familiarizzazione con i residenti “ha già fatto registrare – ha evidenziato l’assessore – un aumento della differenziata: da un 40% nel 2018 siamo passati a quasi un 43% nel 2019, quando solo una parte di Siena aveva i nuovi cassonetti, per arrivare, ad oggi, già al 49%”.
Buzzichelli nell’informare che la pulizia delle aree ecologiche spetta al gestore Sei Toscana e che il costo della manutenzione e riattivazione dei cassonetti è incluso nel noleggio, al costo unitario, di circa 450 euro all’anno, ha auspicato “un sempre maggior uso dei nuovi cassonetti da parte dei cittadini, affinché il decoro urbano a Siena sia sempre più elevato”.
Griccioli, nel prendere atto della risposta ricevuta, ha chiesto che “l’amministrazione solleciti il gestore affinché proceda ad una più accurata pulizia delle aree dove sono posizionati i cassonetti”.