L'Acquedotto del Fiora spiega con le cifre la media annua
SIENA. La spesa media annua per la bolletta dell’acqua degli utenti domestici residenti a Grosseto e Siena è nettamente inferiore rispetto a quanto emerso dagli articoli pubblicati oggi (5 gennaio) sulla stampa locale.
Considerando la tariffa in vigore nell’anno 2014 delle utenze domestiche residenziali – a cui fanno riferimento i dati di Federconsumatori – nel 2014 la famiglia media residente nel territorio gestito da Acquedotto del Fiora ha speso per la bolletta del servizio idrico integrato 253 euro (Iva compresa) mentre una famiglia che avesse consumato 150 metri cubi di acqua avrebbe speso 362 euro. In tale importo oltre al servizio di erogazione dell’acqua sono compresi anche quelli della collettazione fognaria e della depurazione dei liquami che compongono oltre il 45% del totale. Solo in quest’ultimo settore Acquedotto del Fiora gestisce 3211 chilometri di fognatura e 254 impianti di depurazione e fosse Imhoff – un numero elevato rispetto ai cittadini residenti – e sta realizzando consistenti investimenti per costruirne altri, così da non incorrere nelle sanzioni previste dalla normativa europea in materia, che nel mese di novembre 2015 ha fatto arrivare in Italia circa 600 milioni di sanzioni. Sia i costi di gestione che quelli degli investimenti, finiscono nella bolletta. In altri ambiti nazionali dove i servizi di collettazione fognaria e depurazione dei liquami non sono presenti, o dove non vengono realizzati investimenti nelle infrastrutture, i costi relativi a tali voci non compariranno nelle bollette, a scapito però della qualità del sevizio offerto.
Va inoltre sottolineato che mentre i costi di gestione del servizio idrico integrato sono proporzionali anche all’estensione territoriale, i ricavi sono proporzionali solo agli utenti: un fatto che incide sulla tariffa dei residenti nell’ambito territoriale in cui opera Acquedotto del Fiora, il quale è il quarto operatore per territorio gestito a livello nazionale, con un territorio pari al 33% della Toscana a fronte di una popolazione che è solo l’11%.
Ad esempio, Acquedotto del Fiora gestisce tra le province di Grosseto e Siena una rete di distribuzione idrica di più di 8mila chilometri, mentre quella di Milano ha una lunghezza complessiva di circa 2.295 chilometri però con una popolazione utente 3 volte maggiore.
È evidente quindi che le componenti di costo che gravano sulla tariffa sono molteplici, devono essere analizzate caso per caso e variano da territorio a territorio: proprio su tale tema, Acquedotto del Fiora e Federconsumatori Grosseto hanno concordato di tenere, indicativamente nella seconda metà di febbraio, una iniziativa pubblica, così da spiegare ai cittadini le specificità del territorio in cui vivono e come queste incidano sulla tariffa idrica. L’iniziativa verrà poi replicata a Siena.