In Confindustria il primo evento per presentare alle imprese novità e opportunità
SIENA. Si è tenuto oggi, presso la sede di Confindustria a Siena, il convegno organizzato da RetImpresa e Confindustria Toscana Sud “La Codatorialità: Come cambia il lavoro nelle Reti d’Impresa”. L’evento è stato la prima occasione per presentare in via ufficiale al sistema imprenditoriale le novità normative e interpretative, le modalità operative e le opportunità della codatorialità per le aziende coinvolte nei meccanismi aggregativi, a seguito del decreto attuativo del Ministero del Lavoro che dal 23 febbraio 2022 ha reso operativo l’istituto dopo 9 anni dalla sua introduzione nell’ordinamento. L’attuazione della codatorialità rappresenta infatti un obiettivo strategico per lo sviluppo delle competenze tecniche e manageriali nelle reti d’impresa, su cui si è concentrata l’azione di RetImpresa e Confindustria.
Al convegno hanno partecipato la Senatrice Tiziana Nisini, sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il sindaco di Siena, Luigi De Mossi, il vice presidente di Confindustria per il Lavoro e le Relazioni Industriali, Maurizio Stirpe, e il presidente di RetImpresa e della Delegazione senese di Confindustria Toscana Sud, Fabrizio Landi.
Nel corso dei lavori, gli esperti del Ministero del Lavoro, dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, di INPS e INAIL, hanno illustrato le novità della disciplina, le tutele del rapporto di lavoro in codatorialità e le modalità previste dal decreto ministeriale per procedere alle comunicazioni telematiche necessarie ad attivare l’istituto lavoristico. Nel sistema imprenditoriale è crescente l’interesse per l’istituto della codatorialità da parte delle imprese di ogni settore e filiera produttiva (manifattura, energia, costruzioni, agroalimentare, turismo, ICT, servizi, ecc.), interessate a conoscerne le caratteristiche e a utilizzarlo per acquisire competenze tecniche e manageriali, a supporto dei processi di transizione ecologica-digitale.
Le testimonianze dei rappresentanti della Rete Toscana Pharma Valley, nata per costruire a Livorno il più grande hub logistico distributivo digitalizzato a supporto dell’industria delle scienze della vita, di RID – Rete Italiana Disinfestazioni e della Rete Horeca Group, operative nei settori del pest control e della filiera turistica, hanno fatto emergere l’interesse concreto e le opportunità di fare ricorso alla codatorialità per gestire in maniera coordinata e manageriale ambiziosi progetti di rete che fanno leva su innovazione, investimenti e competenze qualificate.
In Italia sono 7.793 i contratti di rete, di cui l’85% (6.636) nella forma delle reti-contratto, che aggregano oltre 43.105 imprese di ogni dimensione (oltre il 90% micro e piccole), tipologia, settore e area geografica, potenzialmente interessate a utilizzare la codatorialità, con un volume occupazionale complessivo di oltre 1.7 milioni di dipendenti.
“La buona politica produce buoni risultati. E quando la politica sa interpretare i bisogni delle imprese è tutto il Paese che se ne avvantaggia” – ha affermato in apertura del Convegno, il vice presidente di Confindustria per il Lavoro e le Relazioni Industriali, Maurizio Stirpe. Le medie e piccole imprese italiane costituiscono una grande risorsa ma bisogna aiutarle a crescere per essere sempre più competitive, dato che ormai è chiaro a tutti che la sfida dei mercati è globale. Le reti d’impresa e la codatorialità rappresentano senz’altro un’occasione di crescita. Confindustria – ha aggiunto – si impegna a sostenere questi percorsi, lavorando a fianco delle Istituzioni per orientarne le scelte verso obiettivi che portino benefici sia alle imprese che ai lavoratori”.
Per il sottosegretario Tiziana Nisini, che già il 20 gennaio 2022, in occasione dell’Osservatorio nazionale sulle Reti d’Impresa, aveva anticipato l’imminente pubblicazione del decreto attuativo della codatorialità, “l’entrata in vigore delle norme sulle comunicazioni obbligatorie della codatorialità e le prime interpretazioni fornite dagli Enti competenti sono il frutto di un lavoro di squadra delle Istituzioni volto a dare alle imprese in rete un ulteriore strumento operativo utile a creare occupazione e a favorire percorsi di reskilling e upskilling del capitale umano nei processi di riorganizzazione aziendale, contribuendo anche alla riduzione dei gap di genere, generazionale e territoriale. In questa logica e in virtù della natura sperimentale dell’istituto – ha continuato la Sen. Nisini – intendiamo portare avanti il confronto con le Istituzioni presenti oggi, coinvolgendo anche l’ANPAL, le Regioni e gli altri soggetti interessati, per studiare specifiche misure che possano incentivare la crescita manageriale e delle competenze nelle imprese in rete e l’accesso di giovani e qualificate professionalità al mercato del lavoro.”
“Il completamento della disciplina sulla codatorialità con la procedura per le comunicazioni obbligatorie è un grande risultato per le reti d’impresa, raggiunto all’esito di un prolungato e costante confronto con le Istituzioni, che permette finalmente alle imprese di poter utilizzare questo innovativo strumento di organizzazione del lavoro in rete, in un quadro di garanzia delle regole e di tutela del lavoro” – ha dichiarato il presidente di RetImpresa Fabrizio Landi. “Desidero ringraziare il Sottosegretario Nisini – ha proseguito Landi – per l’attenzione che ha dedicato al tema sbloccandone l’attuazione, e i rappresentanti del Ministero del Lavoro, INL, Inps e Inail che saranno con le imprese i veri protagonisti del corretto funzionamento della codatorialità. Dal Convegno di oggi – ha concluso il Presidente Landi – sono emerse indicazioni strategiche e operative per i nostri associati, che danno certezza nell’applicazione di questa importante misura e al contempo stimolano un utilizzo del contratto di rete sempre più moderno e adeguato alle sfide della transizione industriale e dimensionale”.
L’appuntamento di Siena rientra nell’ambito delle iniziative di RetImpresa, l’Agenzia di Confindustria per le aggregazioni e le reti d’impresa, volte a promuovere la conoscenza e il corretto utilizzo della codatorialità, innovativo istituto lavoristico con cui le aziende aderenti alle reti possono assumere congiuntamente uno o più lavoratori per la realizzazione del progetto comune, secondo le regole autonomamente stabilite nel contratto di rete.