Le date di questa edizione, mai come prima, presentano ai partecipanti un’occasione straordinaria per massimizzare il loro contributo all’agenda Europea
CERTOSA DI PONTIGNANO. La 5ª Conferenza di Siena sull’Europa del Futuro, dal 12 al 14 settembre 2024, si è aperta ieri nella splendida cornice della Certosa di Pontignano. Molti visionari, tra cui intellettuali, politici, giornalisti, imprenditori, economisti, attivisti e studenti si sono riuniti per la prima giornata di discussione sui futuri scenari europei.
A poco dai risultati delle elezioni del Parlamento Europeo, e solo qualche giorno in seguito al Report del Presidente Draghi sulla EU Competitiveness, le date di questa edizione, mai come prima, presentano ai partecipanti un’occasione straordinaria per massimizzare il loro contributo all’agenda Europea.
La Conferenza è stata inaugurata dai Saluti Istituzionali di Nicola Maione, Presidente della Banca Monte dei Paschi di Siena, Antonio Mazzeo, Presidente del Consiglio Regionale della Toscana, che ha voluto porre l’accento sulle politiche di coesione territoriale, sottolineando che la crescita europea debba essere equa e inclusiva, volta a non lasciare indietro nessun territorio; e Vanna Giunti, Consigliere per il Turismo, Commercio a Attività Produttive del Comune di Siena.
A seguire, il Magnifico Rettore dell’Università di Siena, Roberto Di Pietra, assieme a Francesco Grillo, Director di Vision Think Tank hanno rimarcato il valore morale di un progetto che pone al centro l’individuazione di idee pragmatiche e concrete di cui l’Europa ha bisogno per navigare le sfide e le acque ancora inesplorate che il futuro pone davanti. La città di Siena rappresenterà il punto di partenza delle idee visionarie di cui le istituzioni Europee hanno bisogno e, l’Università di Siena, un partner cruciale per garantire il coinvolgimento di giovani studenti, che, assieme ai loro tutor possono mettere sul tavolo le proposte pragmatiche per un futuro che li riguarda estremamente da vicino.
L’avvio dei lavori è stato introdotto dalla definizione dell’agenda – Europe at a Crossroads – rimarcando che la conferenza, con un approccio pragmatico e di convergenza tra Paesi, partiti e generazioni, cercherà di fornire un contributo alla definizione dell’agenda Europea dei prossimi cinque anni. Un’introduzione coronata dalla partecipazione del Presidente Romano Prodi, Maria João Rodrigues (Presidente della Foundation for European Progressive Studies ed ex Ministro del Lavoro portoghese), Barbara Kolm (ex Vicepresidente della Banca Centrale Austriaca e candidata deputato per il Freedom Party) Daniel Gros (Direttore dell’Institute of European Policy Making alla Bocconi University) e Kalypso Nicolaïdis (St Antony’s College, University of Oxford and the School of Transnational Governance, EUI)
La prima plenaria della giornata, in partnership con la fondazione European Liberal Forum e introdotta da Francesco Cappelletti (Senior Policy and Research Officer ELF) si è riunita per discutere sulla democrazia europea e le influenze straniere, enfatizzando come le vulnerabilità delle nostre democrazie vengono utilizzate per destabilizzare e dividere l’unità del continente europeo e indebolire le nostre istituzioni decisionali, con la partecipazione di Milosz Hodun, (Editore di Putin’s Europe & Membro del Consiglio di Amministrazione del Forum Liberale Europeo, Beadie Finzi (Direttore di Doc Society), Stephen Khan (Global Executive Editor di The Conversation), e Silvia Nadjivan (NEOS).
La seconda plenaria, in partnership con Institute for European Policy-Making della Bocconi, incentrata sulla EU Competitiveness: come sfuggire alla middle technology trap, ha costituito lo snodo cruciale di sviluppo operativo al rapporto del Presidente Draghi, enfatizzando come l’UE stia perdendo la corsa all’innovazione globale, dato che i programmi esistenti per promuovere l’innovazione, compresi quelli che fanno capo al Consiglio europeo per l’innovazione (EIC) sono ancora molto politici e impongono le collaborazioni invece di accompagnarle, dedicando troppe delle loro limitate risorse agli investimenti in capitale di rischio piuttosto che al sostegno dell’innovazione innovativa, con la partecipazione di Barbara Kolm (ex Vicepresidente della Banca Centrale Austriaca e candidata deputato per il Freedom Party), Erik Jones (EUI – Director of Robert Schuman Center), Paolo Canfora (Programme Manager for Fair and Sustainable Economy at the European Commission’s Joint Research Centre), e Andras Inotai (online) (DG RTD).
La giornata di ieri ha visto ulteriormente la presentazione e primo round dei 4 problem-solving groups, veri e propri catalizzatori di nuove idee, rappresentano la parte più creativa della conferenza. Incentrati su quattro documenti (democrazia vs. efficienza; allargamento vs. velocità decisionale; regolamentazione digitale vs. innovazione; stabilità finanziaria vs. sostenibilità/crescita) preparati da quattro gruppi di studenti e professori/tutor che interagiranno con alcuni dei partecipanti/ opinion leader, intendono risolvere quattro apparenti compromessi, fornendo idee concrete per andare avanti.
La prima giornata è stata conclusa presso la Sede storica di Monte dei Paschi di Siena, nella suggestiva cornice di Palazzo Salimbeni.