Fischi e slogan dalla Rete antifascista
di Augusto Mattioli
SIENA. Contestato da gruppi di aderenti alla Rete Antifascista il sindaco di Siena Luigi De Mossi nel corso della manifestazione per il 25 aprile di questo pomeriggio, conclusasi in piazza del Campo, dove era arrivato un corteo con le autorità, i gonfaloni dei Comuni senesi e della provincia e anche privati cittadini che, partito dall’asilo monumento, aveva attraversato le strade del centro storico.
Gli aderenti alla Rete antifascista hanno iniziato a fischiare e a intonare in coro “De Mossi fascista sei il primo della lista”, che già si era sentito anche durante il corteo. Il sindaco, come è nel suo carattere, non ha resistito e, accettando lo scontro, ha risposto per le rime a chi lo contestava per i suoi buoni rapporti con il ministro dell’Interno Matteo Salvini,celebrazioni del 25 Aprile: contestato il sindaco De Mossi il cui contributo alla sua elezione a primo cittadino è stato determinante. Il botta e risposta è stato piuttosto acceso. “Queste persone quando fischiava il vento davvero scappavano come lepri, se c’erano in quel periodo”, ha risposto.
La contestazione però non è andata oltre le parole e slogan, peraltro duri, anche nei confronti della Lega di Salvini anche perché il gruppo della Rete, tra cui anche molti giovani, è stato tenuto a debita distanza dai poliziotti della Digos e dai Carabinieri dalla zona delle autorità da cui il sindaco stava rispondendo ai cori. La cerimonia, dopo l’intervento di De Mossi è proseguita senza altre contestazioni con gli interventi del sindaco di Chiusi Jury Bettollini nella qualità di rappresentante della Provincia di Siena, del giudice Paola De Nicola e della presidente provinciale dell’Anpi Silvia Folchi. Il sindaco è apparso molto contrariato tanto da non accennare neanche a battere le mani alle fine dei loro interventi.