La nuova sede a Siena nella caserma dei Vigili del Fuoco. A Grosseto resta la centrale di secondo livello per il coordinamento della guardia medica
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SIENA. Da domani, martedì 20 dicembre, prende il via l’attività della Centrale unica del 118 che raccoglie in un’unica struttura le due Centrali di Siena e Grosseto. La sede è stata individuata a Siena, in un’area completamente rinnovata ed adeguata alla funzione, all’interno della caserma dei Vigili del fuoco in località Ruffolo.
“Il cambiamento – spiega il direttore del Dipartimento di Emergenza-urgenza della Asl Toscana sud est, Massimo Mandò – riguarda solo la sede fisica e le infrastrutture telematiche al servizio della Centrale ma per il cittadino che ha bisogno di soccorso resta invariata la modalità di contatto, il numero 118, e di organizzazione dell’intervento. L’attività sarà supportata da un sistema tecnologico avanzato che, tra le altre cose, invia automaticamente il mezzo più veloce sul punto in cui è richiesto l’intervento”.
Nulla cambia, quindi, per i cittadini, che dovranno continuare a comporre il numero 118 per le situazioni di emergenza e urgenza.
Cambia invece il numero per chiamare la guardia medica (servizio di Continuità Assistenziale), che fino ad oggi veniva attivata direttamente dall’operatore del 118. Dal 20 dicembre, i cittadini della provincia di Siena che vogliono rivolgersi alla guardia medica devono comporre il numero 0577 367773 nelle fasce orarie del servizio (giorni feriali 20.00-08.00, sabato e prefestivi dalle 10.00 fino alle 08.00 del giorno successivo, giorni festivi dalle 08.00 fino alle 08.00 del giorno successivo). Ovviamente, per permettere ai cittadini di abituarsi gradualmente a questa nuova modalità, gli operatori che rispondono alle chiamate al 118 reindirizzeranno gli utenti sul nuovo recapito telefonico.
In questa fase di passaggio da due a una Centrale, gli operatori del 118 di Grosseto daranno il loro supporto ai colleghi di Siena per gli aspetti legati alla particolarità del territorio grossetano, con l’obiettivo di mantenere e ottimizzare la velocità e l’appropriatezza dell’intervento. “Gli aspetti che veramente fanno la differenza – spiega Mandò – insieme alla rete capillare delle ambulanze BLSD, alla dotazione strumentale dei mezzi di soccorso, all’integrazione con le strutture ospedaliere”.
L’unificazione delle due centrali è il primo passo verso la riorganizzazione complessiva della rete dell’emergenza urgenza, che entrerà a regime nel giro di un anno e che comprenderà tutta la Asl Toscana sud est, quindi non solo i territori di Siena e Grosseto ma anche di Arezzo.