La minoranza abbandona l'aula e contesta la mozione della maggioranza

di Augusto Mattioli
SIENA. La situazione attuale della Fondazione Mps spacca il consiglio comunale. La mozione presentata dalla maggioranza dei consiglieri non piace alle minoranze,che se ne vanno dal consiglio contestando il fatto che si tratta di un documento già discusso e approvatonel dicembredello scorso anno e quindi sorpassatorispetto alla realtà attuale. La risposta della maggioranza è statache quella mozione è ilpunto di partenza che porta all’ordine del giorno che in sostanza la attualizza. Un ordine del giorno che viene discusso dalla sola maggioranza, visto che c’è il numero legale dei consiglieri.
Nel documento che è stato approvato si invita il sindaco a vigilare perché i futuri utili (nel bilancio 2013 circa 21 milioni) vengano destinati al fondo di stabilizzazione delle erogazioni e a progetti di riconosciuto interesse pubblico e collettivo e ancora si chiede al Valentini di invitare i componenti della Deputazione generale della Fondazione, affinché valutino “di procedereall’indizione di un bando pubblico per l’individuazione dei curricula della nuova deputazione amministratrice e del nuovo presidente della Fondazione”. Un passaggio importante dell’ordine del giorno che sembra voler condizionare il lavoro della deputazione generale in vista delle nomine. Cosa che non sorprende. E’ successo spesso anche in passato che ci fossero tensioni. Succede anche ora che la Fondazione è ridotta ai minimi termini dopo il lavoro svolto dalla presidente Mansi e collaboratori. Le polemiche all’interno del consiglio comunale sono state forti.
In contrapposte conferenze stampa maggioranza e opposizione si sono scambiate pesanti accuse. “Ci hanno presentato un documento fotocopia –ha detto Pietro Staderini che a nome delle minoranzeha presentato una pregiudiziale, poi respinta dalla maggioranza, pernon continuare nel dibattito – prendono in giro i senesi. Il consiglio sulla Fondazione si doveva fare prima”. Concetti ripetuti e ampliati dal consigliere Massimo Bianchini.
Il sindaco Valentini ha bocciato la proposta di Staderini, definendola “incomprensibile, immotivata e inopportuna”. Hanno votato con le minoranza anche i consiglieri di Siena Cambia Trapassi e Sabatini, che sui temi della Banca hanno posizioni opposte alla maggioranza. Per la maggioranza ilfattoche Banca Mps e Fondazione si siano “salvate” è – come ha detto Pasquale d’Onofrio, consigliere di Sel – “una nostra vittoria politica”.
Certo non è consolante il fatto che in pochi anni tutto sia cambiato e che molte attività siano entrate in crisi a causa di scelte sbagliate che hanno impoverito la Fondazione, la Banca, la città nel suo insieme.
Il consiglio comunale ha respinto(ma D’Onofrio si è astenuto), un documento di5stelle nel quale si chiede l’azzeramento dell’attuale Fondazione, facendone una nuova con amministratori eletti con elezioni pubbliche e senza alcun compenso per le cariche sociali- E con un mandato non rinnovabile e di durata massima di due anni. I due consiglieri grillini hanno abbandonato l’aula prima del voto.
SIENA. La situazione attuale della Fondazione Mps spacca il consiglio comunale. La mozione presentata dalla maggioranza dei consiglieri non piace alle minoranze,che se ne vanno dal consiglio contestando il fatto che si tratta di un documento già discusso e approvatonel dicembredello scorso anno e quindi sorpassatorispetto alla realtà attuale. La risposta della maggioranza è statache quella mozione è ilpunto di partenza che porta all’ordine del giorno che in sostanza la attualizza. Un ordine del giorno che viene discusso dalla sola maggioranza, visto che c’è il numero legale dei consiglieri.
Nel documento che è stato approvato si invita il sindaco a vigilare perché i futuri utili (nel bilancio 2013 circa 21 milioni) vengano destinati al fondo di stabilizzazione delle erogazioni e a progetti di riconosciuto interesse pubblico e collettivo e ancora si chiede al Valentini di invitare i componenti della Deputazione generale della Fondazione, affinché valutino “di procedereall’indizione di un bando pubblico per l’individuazione dei curricula della nuova deputazione amministratrice e del nuovo presidente della Fondazione”. Un passaggio importante dell’ordine del giorno che sembra voler condizionare il lavoro della deputazione generale in vista delle nomine. Cosa che non sorprende. E’ successo spesso anche in passato che ci fossero tensioni. Succede anche ora che la Fondazione è ridotta ai minimi termini dopo il lavoro svolto dalla presidente Mansi e collaboratori. Le polemiche all’interno del consiglio comunale sono state forti.
In contrapposte conferenze stampa maggioranza e opposizione si sono scambiate pesanti accuse. “Ci hanno presentato un documento fotocopia –ha detto Pietro Staderini che a nome delle minoranzeha presentato una pregiudiziale, poi respinta dalla maggioranza, pernon continuare nel dibattito – prendono in giro i senesi. Il consiglio sulla Fondazione si doveva fare prima”. Concetti ripetuti e ampliati dal consigliere Massimo Bianchini.
Il sindaco Valentini ha bocciato la proposta di Staderini, definendola “incomprensibile, immotivata e inopportuna”. Hanno votato con le minoranza anche i consiglieri di Siena Cambia Trapassi e Sabatini, che sui temi della Banca hanno posizioni opposte alla maggioranza. Per la maggioranza ilfattoche Banca Mps e Fondazione si siano “salvate” è – come ha detto Pasquale d’Onofrio, consigliere di Sel – “una nostra vittoria politica”.
Certo non è consolante il fatto che in pochi anni tutto sia cambiato e che molte attività siano entrate in crisi a causa di scelte sbagliate che hanno impoverito la Fondazione, la Banca, la città nel suo insieme.
Il consiglio comunale ha respinto(ma D’Onofrio si è astenuto), un documento di5stelle nel quale si chiede l’azzeramento dell’attuale Fondazione, facendone una nuova con amministratori eletti con elezioni pubbliche e senza alcun compenso per le cariche sociali- E con un mandato non rinnovabile e di durata massima di due anni. I due consiglieri grillini hanno abbandonato l’aula prima del voto.