Il Sindaco Cenni e l'assessore Bindi commentano i dati sulla sicurezza
SIENA. Una flessione di 534 reati tra il 2009 e il 2010, con un meno 59 per quello che riguarda i delitti contro la persona che passano da 231 a 172, meno 70 nei reati a danno del patrimonio (da 1220 del 2009 ai 1150 del 2010) e meno 405 nei reati vari, dai danneggiamenti, alle truffe, allo spaccio.
“I dati diffusi ieri (25 gennaio) che riguardano la città di Siena – commenta il sindaco Maurizio Cenni – evidenziano una realtà che può essere definita sicura. In questi 10 anni, e soprattutto negli ultimi 5, la diminuzione dei reati è stata costante, e questo è il segno evidente che il nostro sforzo per costruire una città più sicura e le politiche che abbiamo attuato hanno avuto successo. Penso, prima di tutto, al Patto per la sicurezza, siglato con le Forze dell’Ordine nel giugno 2008 e che prevede la stretta collaborazione tra il Comando di Polizia Municipale e la Prefettura, ognuno secondo le proprie competenze. Questo accordo ci ha consentito in questi anni di operare in maniera congiunta ed integrata, andando a sommare le capacità e le competenze nell’interesse di tutti i cittadini. Questo non deve fare abbassare la guardia, ma anzi, deve essere di stimolo per il futuro.”
Nell’ultimo anno a Siena i reati sono diminuiti in tutti gli ambiti rilevati. Anche le violenze sessuali, nella maggior parte dei casi registrate tra le mura domestiche, che in provincia sono aumentate dalle 32 denunciate nel 2009 alle 40 del 2010, hanno fatto registrare una flessione nel Capoluogo. Significativi sono i dati dei delitti contro la persona (omicidi, percosse, lesioni, minacce, ingiurie, violenze sessuali) che calano di quasi il 20% (dal 2938 a 2404), con una mancanza assoluta di omicidi volontari (o tentati) e solo due colposi (la metà del 2009).
“Non possiamo che essere soddisfatti della costante diminuzione dei reati nella nostra città – continua Cenni – Questo premia l’impegno delle Forze dell’Ordine, della Prefettura, Questura e Comando dei Carabinieri, il lavoro della nostra Polizia Municipale per coadiuvarli, la scelta del Patto per la Sicurezza fortemente voluto dal Comune e testimonia l’alto livello di qualità della vita che la nostra città può offrire”.
“La netta diminuzione dei reati contro la persona – continua Daniela Bindi – è un segnale di grande civiltà e deve dare sicurezza. Se tutto questo è possibile è anche perché il tessuto sociale di Siena, per quanto messo a dura prova dalla crisi, è di alto livello e i nostri concittadini mettono la sicurezza e l’ordine pubblico in cima alle loro priorità. L’essere lontani dalla criminalità vera e propria è una conquista che dobbiamo confermare anno dopo anno con il massimo impegno, senza mai abbassare la guardia. Resta ancora molto da fare sul fronte della microcriminalità e, come donna prima ancora che come assessore, voglio ribadire il massimo impegno sul fronte delle violenze sessuali che a Siena diminuiscono ma che nel resto della provincia segnano un incremento significativo”.
I dati della Polizia Municipale Ai dati della Prefettura vanno aggiunti quelli relativi all’operato della Polizia Municipale nel 2010: 1960 ore di controlli notturni sui pubblici esercizi, 500 ore in più rispetto al 2009, 160 controlli mirati alle attività commerciali, 6 veicoli rubati rintracciati. Ed ancora, 1200 test per la verifica della presenza dell’alcol effettuati, 604 incidenti rilevati, di cui 468 stradali, di cui solo uno mortale e 243senza danni per le persone. A questo si aggiunge la rilevazione di 55mila infrazioni al codice della strada e 749 verifiche mirate sull’attività edilizia del territorio. Dati importanti che
“Come amministrazione – spiega l’assessore alla Polizia Municipale, Daniela Bindi – in questi anni abbiamo costantemente incrementato i controlli sul territorio svolti dalla Polizia Municipale, convinti che una maggiore presenza sul territorio possa essere un deterrente verso i male intenzionati. E da deterrente credo che funzioneranno anche le telecamere che a breve saranno istallate in prossimità degli 8 maggiori incroci ed impianti semaforici della città. L’intento, come sottolineato dalle zone in cui questi strumenti saranno posizionati, è quello di una migliore regolazione e di un maggiore controllo del traffico cittadino, ma allo stesso tempo è giusto anche dire che il circuito effettuerà delle registrazioni che potranno essere utili anche alle Forze dell’Ordine per particolari esigenze investigative”.