SIENA. Riportare l’area della Fortezza al centro della vita senese, questo il tema dell’incontro “Fortezza Reload” organizzato da Siena Cambia, che di proposte ne ha messe sul tavolo davvero molte.
Un percorso teso a far recuperare alla zona della Fortezza quella centralità che una volta la contraddistingueva: “Negli anni trenta la Fortezza ospitava la Mostra mercato dei vini tipici italiani– ha affermato Davide Bonucci, Presidente Enoclub Siena – quella stessa mostra poi spostatasi a Verona e divenuta Vinitaly. La Fortezza aveva un ruolo centrale nella promozione del vino in Italia che poi ha perso, ma ha ancora una risorsa che sono gli imprenditori agricoli del nostro territorio. Questi produttori sono interessati a promuovere la qualità dei loro prodotti, ma non possono rimpiazzare da soli i finanziamenti di una volta, è necessaria quindi una progettualità condivisa”.
“La Fortezza, dunque, è un luogo che può offrire molteplici nuove possibilità di uso e di fruizione senza che queste debbano comportare pesanti stravolgimenti e far venire meno la vocazione a spazio verde, luogo di incontro e di svago” – sostiene Paolo Corbini, referente turismo Siena Cambia. E prosegue citando la potenziale vocazione turistica della Fortezza oltre che di “cittadella del bello e del buono”. Numerosi e di varia intensità sono gli interventi suggeriti da Corbini, ed hanno tutti come comune denominatore il carattere di sostenibilità, dall’uso degli spazi aperti al recupero dei volumi chiusi, magari con contratti di comodato gratuito a giovani imprenditori a riscatto dei costi di ristrutturazione. Il tutto passando dal programma già in atto per Siena Smart City, che nel 2015 coinvolgerà in maniera massiccia la Fortezza, con eventi mirati e in grado di portare un’elevata affluenza nella zona.
“L’amministrazione ha preso un impegno forte nei riguardi della Fortezza per il 2015 – ha commentato il vicesindaco Fulvio Mancuso – Siena potrebbe essere uno dei dieci progetti pilota per il modello nazionale replicabile di Città Intelligente e i luoghi simbolo del nostro progetto potrebbero essere il Santa Maria della Scala e la Fortezza. Vogliamo rendere la Fortezza un luogo vivo e frequentato, partendo dalle realtà esistenti come l’Enoteca e Siena Jazz. Con le opportune partnership l’Enoteca potrebbe fare anche qualcosa di più, i suoi spazi potrebbe diventare un luogo di culto del vino e del cibo del territorio in una formula innovativa e divertente: acquisto, somministrazione, racconto, spazi di coworking temporanei e di sperimentazione. Ma non ci possiamo fermare qui, l’impegno deve essere complessivo partendo da una seria programmazione e comunicazione di eventi estivi e invernali. I giovani possono e devono essere il punto di riferimento per gli spazi interni non ancora utilizzati e anche per l’eventuale uso di quelli esterni protetti, durante la stagione fredda, da strutture temporanee nelle quali moltissimo si può fare: arte, artigianato, eventi fieristici, teatrali, street food e altro ancora. Il capodanno in Fortezza è già un primo passo, un esperimento. E, infine, quello che, per gli spazi intorno alla Fortezza, rimane ancora un sogno per noi: portare a Siena la Formula E”.
Fortezza Reload è stato soltanto il primo, fertile, campo di prova delle idee, che non sono mancate, così come certamente è stato di particolare risalto il non consueto confronto tra le idee e le necessità del mondo dell’imprenditoria privata e quello della pubblica amministrazione. E, per dirla in termini agricoli, ci auguriamo di aver ben seminato.