SIENA. Approvato il progetto esecutivo per avviare i lavori di ampliamento del serbatoio di Montarioso e la convenzione con Acquedotto del Fiora Spa. L'intervento sarà realizzato in sinergia tra il Comune di Siena ed il gestore del servizio idrico per un investimento complessivo di 3,7 milioni di euro.
In base all'apposita convenzione firmata tra le parti, l'amministrazione comunale si farà carico dei lavori per un importo di 2,775 milioni di euro, a valere sulla quota di utili di bilancio della Fondazione Monte dei Paschi di Siena. Acquedotto del Fiora Spa, invece, sosterrà spese pari a 925 mila euro. Verranno costruite due nuove vasche interrate di 525 metri quadrati ed una capacità di 2350 metri cubi ciascuna, portando la capienza del serbatoio dagli attuali 6 mila metri cubi a ben 10700 metri cubi. La capacità idrica della città, considerati tutti i serbatoi, passerà così da 13500 a 18200 metri cubi d'acqua.
L'ampliamento del serbatoio di Montarioso è il primo stralcio funzionale dell'Anello Senese per unire le acque provenienti dagli acquedotti del Vivo e del Luco ed aggiungere, poi, quelle di Montedoglio in nuova adduzione.
"Sarà acqua di qualità, garantita per molti anni per Siena e, al momento, per altri tredici comuni – ha detto l'assessore ai Servizi a Rete Pier Paolo Fiorenzani – Il nostro Comune pensa da sempre in ottica di area vasta e questa approvazione testimonia l'attento e fattivo impegno per la realizzazione del programma elettorale posto a base del secondo mandato del Sindaco Maurizio Cenni".
In questa fase Acquedotto del Fiora sarà la stazione appaltante per l'affidamento dei lavori di realizzazione dell'ampliamento e, a lavori ultimati, gestirà in concessione l'impianto.
La Giunta ha inoltre dato il via alla riorganizzazione del mercatino del Tartarugone che diventerà un vero e proprio mercato agricolo di vendita diretta. L'iniziativa punta a creare un rapporto diretto fra il produttore e il cliente così da abbattere i costi di distribuzione, garantendo una riduzione dei prezzi a favore del consumatore finale e, contemporaneamente, una giusta remunerazione al produttore stesso. Il mercato, infatti, garantirà la valorizzazione delle produzioni di qualità del territorio, favorendo la conoscenza delle produzioni locali, incentivando quindi l'attuazione della filiera corta dell'agroalimentare del territorio regionale.