Priorità alle opere inerenti la manutenzione e il recupero del patrimonio esistente
SIENA. Approvato dal Consiglio Comunale, tenutosi oggi (17 gennaio), il Programma triennale dei lavori pubblici (anni 2012-2014). Nel documento una serie di interventi, dove, insieme al rispetto dei vincoli di natura finanziaria, urbanistica, paesaggistica e territoriale, è stata riconosciuta una priorità per una particolarità di lavori come quelli inerenti la manutenzione (edifici, strade, impianti, ecc.), il recupero del patrimonio esistente, il completamento delle opere già iniziate, quelli per i quali ricorre la possibilità di finanziamento con capitale privato maggioritario e i progetti esecutivi approvati.
Come ha fatto presente l’assessore ai Lavori Pubblici Luciano Cortonesi, nel richiamare una newsletter del Sindaco Franco Ceccuzzi “sarà un anno di sofferenza per quanto riguarda la realizzazione di opere pubbliche”, ma una sofferenza necessaria per raggiungere, il prima possibile, un equilibrio di bilancio e una stabilità finanziaria che, per effetto della recessione economica e della situazione in cui si è trovata la Fondazione MPS, ha privato il Comune di importanti risorse.
Opere pubbliche, quindi, ridotte all’essenziale senza, però, privare i senesi di servizi primari. “Un sacrificio – ha spiegato Cortonesi – che sarà affiancato da un maggior controllo nelle spese e nelle scelte progettuali, così da utilizzare le limitatissime risorse nel migliore dei modi, individuando criteri di priorità trasparenti e condivisi”.
Rigore e trasparenza saranno le caratteristiche che contraddistingueranno l’agire politico nella città di Siena per continuare a mantenere alti i modelli di riferimento che hanno sempre evidenziato la realtà senese, per questo la necessità di una “rivisitazione integrale del Piano, prevedendo un maggiore coinvolgimento delle risorse interne all’Ente e la formazione di nuove professionalità come l’Energy manager, così da giungere ad un livello di autonomia progettuale di livello superiore”.
In presenza di minori lavori l’attività sarà spostata sulla progettazione ed anche sulla ri-progettazione. Interventi strategici come il collegamento tra Ruffolo Monsindoli, con il completamento della fase preliminare e l’avvio di quella esecutiva in collaborazione con l’ANAS. Un’ipotesi di intervento da riferire al nuovo Piano della Mobilità, che dovrà rivalutare il complesso contesto viario della zona nord-est della città.
E a questo si uniranno gli interventi prioritari del 2° stralcio di S. Miniato; il completamento della strada Isola-Renaccio; l’archivio storico e quello amministrativo del Comune nel 2° lotto del S. Marco; il 1° stralcio per l’adeguamento sismico nelle scuole; l’ampliamento del parcheggio Mens Sana; la messa a norma dei parapetti della Fortezza Medicea e gli interventi per l’antincendio e il condizionamento nel Tribunale.
Il Piano, approvato oggi dal Consiglio, ha teso a sottolineare Cortonesi, <<si discosta da quello vigente 2011-2013, solo per l’inserimento di pochissime nuove opere, e si presenta, quindi, come elemento di transizione verso uno nuovo che, sicuramente, conterrà meno opere ma con criteri di previsione economiche più attenti e attuali>>. Rispetto, comunque, alla versione precedente, dello scorso ottobre, sono state accolte tre integrazioni: quella inerente l’inserimento del terzo stralcio di lavori nel Contratto di quartiere S. Miniato, concernente il recupero e l’utilizzo della parte di edificio (semicerchio) da destinare ai servizi; l’adeguamento alla normativa antincendio per Palazzo Patrizi: 210mila euro in aggiunta ai 400mila previsti e, sempre in risposta a quanto richiesto dalla normativa antincendio, 100mila euro saranno destinati agli impianti sportivi comunali.
Tra le priorità alle quali farà fronte il Piano, come abbiamo detto, troviamo la manutenzione che, per l’attuale situazione economica, dovrà far fronte alle varie necessità con 900mila euro, nel passato l’investimento annuo poteva, invece, raggiungere i 3 milioni; 350mila euro saranno destinati all’abbattimento delle barriere architettoniche, attraverso la concertazione con l’Osservatorio competente.
Gli altri obiettivi, prefissati dall’amministrazione, riguardano le modalità di assegnazione degli appalti per cercare di privilegiare la qualità del lavoro invece del massimo ribasso, in modo da privilegiare l’offerta più vantaggiosa non solo sul piano economico, ma, anche, su quello qualitativo; rinvigorire la cultura del “lavorare bene” sia a livello di esecuzione sia di sicurezza; creare percorsi di accesso per le ditte locali rilevatesi affidabili e precise; valutare metodologie snelle per l’affidamento di opere con criteri di rotazione dei fornitori; individuare ogni forma di esecuzione di opere pubbliche come il project financing, il leasing fuori dal patto di stabilità, convenzioni e copartecipazioni e ogni altra forma legalmente percorribile; rivalorizzare le risorse interne al Comune con l’inserimento di iter formativi che rendano i dipendenti partecipi delle scelte e degli obiettivi dell’Amministrazione.