SIENA. “La partita delle candidature a capitale europea della cultura per il 2019 è ancora aperta, visto che il governo ha smentito le indiscrezioni sull'esistenza di una presunta graduatoria delle città candidate e sulla preferenza per L'Aquila come segnale di ripresa dopo il terremoto dello scorso aprile”. Lo afferma il deputato del Partito democratico, Franco Ceccuzzi commentando la risposta alla seconda interrogazione presentata nei giorni scorsi al presidente del Consiglio dei ministri; al ministro per i beni e le attività culturali e al ministro per le politiche europee chiedendo di fare chiarezza sulle città che hanno manifestato l’intenzione di candidarsi a capitale della cultura per il 2019 – tra cui anche Siena – dopo l’annuncio del sindaco di Brindisi, Domenico Mennitti di aver già superato una prima selezione delle candidature e dopo le dichiarazioni del sottosegretario di Stato ai beni e attività culturali, Francesco Giro sul sostegno del governo alla candidatura de L’Aquila.
“Il governo – aggiunge Ceccuzzi – da una parte richiama la risposta alla prima interrogazione dello scorso novembre, in cui aveva dichiarato di astenersi da ogni intervento sino al 2012 quando pubblicherà l’annuncio per la presentazione delle candidature, mentre dall’altra non esclude di arrivare a quella data, quando ci sarà una selezione formale, avendo già assunto un proprio orientamento. E’, invece, assolutamente indispensabile che il governo, essendo il soggetto che nomina una parte rilevante della commissione selezionatrice italiana, composta da sei esperti nominati dall'Italia e da sette nominati dalle istituzione europee, rimanga il più possibile neutrale affinchè tutte le città che stanno lavorando alla propria candidatura possano giocarsi le proprie possibilità con fiducia e determinazione. Il percorso di candidatura a capitale europea della cultura per il 2019 – conclude Ceccuzzi – è un processo virtuoso che porta ogni città ad investire sul piano economico, sociale e culturale. Proprio questi sono i motivi che hanno portato il sindaco Maurizio Cenni a lanciare la candidatura di Siena a questa bellissima e ambiziosa opportunità”.
“Il governo – aggiunge Ceccuzzi – da una parte richiama la risposta alla prima interrogazione dello scorso novembre, in cui aveva dichiarato di astenersi da ogni intervento sino al 2012 quando pubblicherà l’annuncio per la presentazione delle candidature, mentre dall’altra non esclude di arrivare a quella data, quando ci sarà una selezione formale, avendo già assunto un proprio orientamento. E’, invece, assolutamente indispensabile che il governo, essendo il soggetto che nomina una parte rilevante della commissione selezionatrice italiana, composta da sei esperti nominati dall'Italia e da sette nominati dalle istituzione europee, rimanga il più possibile neutrale affinchè tutte le città che stanno lavorando alla propria candidatura possano giocarsi le proprie possibilità con fiducia e determinazione. Il percorso di candidatura a capitale europea della cultura per il 2019 – conclude Ceccuzzi – è un processo virtuoso che porta ogni città ad investire sul piano economico, sociale e culturale. Proprio questi sono i motivi che hanno portato il sindaco Maurizio Cenni a lanciare la candidatura di Siena a questa bellissima e ambiziosa opportunità”.