L’intervento, che avrà un costo di circa 3,721 milioni di euro, è finanziato per 2,25 milioni di euro dal valersi degli utili di bilancio della Fondazione del Monte dei Paschi di Siena e, per la parte rimanente, dal Gestore Acquedotto del Fiora Spa.
“Si tratta di un traguardo importante – afferma il Direttore Operazioni di Acquedotto del Fiora Spa, Lorenzo Pirritano – che consentirà il raggiungimento di alti standard qualitativi sull’effluente finale ed una maggiore mitigazione dell’impatto ambientale dell’impianto sul territorio e la popolazione limitrofa”.
“Ormai i lavori di adeguamento funzionale del depuratore stanno per partire – spiega l’Assessore ai Servizi a Rete del Comune di Siena, Pier Paolo Fiorenzani – Il Comune di Siena investe un intervento pluriennale rilevante concesso dalla Fondazione Monte dei Paschi di Siena sulla quota degli utili di bilancio che, anche a nome del Sindaco e dell’amministrazione comunale, ringrazio nuovamente. Il depuratore, costruito ai Bolzoni negli anni novanta – continua Fiorenzani – era tarato a 70 mila abitanti: con l’adeguamento funzionale prossimo viene ampliato a 99 mila abitanti. Insieme al Sindaco Maurizio Cenni abbiamo costantemente seguito, direi incalzato, l’iter procedurale non semplice, consapevoli dell’urgenza ambientale e sociale che è nelle aspettative e nelle esigenze degli abitanti della zona”.
“Si potrà ora procedere finalmente a quei lavori tanto attesi dalla popolazione di Ponte a Tressa – sottolinea Jacopo Armini, sindaco di Monteroni d’Arbia – che consentiranno così di risolvere problemi e dissapori che da troppo tempo stanno attanagliando i cittadini. E’ questo l’esempio, inoltre, che la fattiva collaborazione tra amministrazioni comunali vicine è la via ideale da perseguire per l’ottenimento di frutti concreti”.
Il depuratore di Siena infatti, costruito agli inizi degli anni ’90, si trova in difficoltà nel riuscire a gestire una sempre maggiore portata di liquami da trattare ed a produrre uno scarico conforme ai valori limite adottati dalla normativa italiana (D.Lgs 152/99 e successive modifiche) in recepimento delle direttive della Comunità Europea (direttiva 91/271/CEE e 91/676/CEE).
I lavori riguardano essenzialmente l’utilizzo delle due vasche di equalizzazione in ingresso che verranno convertite in vasche di ossidazione e nitrificazione, sfruttando le dimensioni ridotte degli attuali dispositivi di aerazione. Tali modifiche porteranno ad un sensibile abbattimento dei cattivi odori. Allo stesso tempo, il volume recuperato, diventerà parte integrante del processo di abbattimento delle sostanze inquinanti permettendo un aumento del rendimento totale di depurazione ed il raggiungimento degli standard desiderati.
Al fine di mettere in completa sicurezza l’impianto, tutta la sezione sarà coperta in materiale sintetico e realizzato un sistema di estrazione delle residue emissioni gassose che verranno convogliate ad un impianto di assorbimento con carboni attivi.
L’impianto sarà completato con l’installazione di sistemi di sicurezza e di controllo elettronico continuo dei processi, in modo da ottimizzare e limitare i consumi energetici, nonché garantire trattamenti adeguati anche in caso di guasto o possibile avaria.
Si prevede inoltre la predisposizione di un sistema di telecontrollo in grado di avvisare 24 ore su 24 gli operatori del Fiora permettendo così una risoluzione veloce ed efficace delle possibili disfunzioni.