L'innovazione urbanistica non introduce nuovo consumo di suolo, ma al contrario stimola il recupero degli immobili già esistenti
SIENA. Il Consiglio Comunale, nella seduta di ieri, ha adottato, con un emendamento del Sindaco Bruno Valentini, la variante generale al regolamento urbanistico denominata a “servizio della città”, contenente una serie di importanti innovazioni ed adeguamenti alle norme del regolamento urbanistico. La variante ha l’obiettivo di avviare un processo di semplificazione burocratica andando incontro, in questo modo, alle richieste degli operatori economici, degli ordini professionali e dei cittadini.
Sono moltissime le modifiche inserite nella variante, tutte finalizzate a stimolare un processo di ripresa economica in armonia con la salvaguardia del patrimonio paesaggistico e culturale del nostro territorio. La variante urbanistica, infatti, non introduce nuovo consumo di suolo, ma al contrario stimola il recupero degli immobili già esistenti, reso più difficoltoso dalla complessità burocratica.
Come ha sottolineato l’Assessore all’Urbanistica Stefano Maggi: “Questo è un atto fondamentale che ha visto un lungo e complesso lavoro da parte degli uffici del Comune, senza aiuti esterni, come invece in genere succedeva nel passato. La variante introduce norme importanti per la città, a partire dalla semplificazione delle procedure della disciplina dei frazionamenti e dei capanni per gli orti. Ma numerose sono le novità introdotte nel regolamento urbanistico, che ha visto ritoccati 81 articoli su 177, con il principio indicato in precedenza dal Consiglio Comunale, di non introdurre ulteriore consumo di suolo”.
“Si tratta di un atto che ha grandi potenzialità- ha sottolineato il Sindaco di Siena Bruno Valentini- perché offre, oltretutto nel momento giusto della ripresa economica, possibilità di lavoro alle imprese. A differenza di un anno fa, adesso si registrano indici positivi per quanto riguarda la borsa, il turismo, la disponibilità di fare investimenti e soprattutto consumi. Per questo esiste la possibilità concreta di avviare una grande serie di interventi, in genere di piccola entità, ma determinanti per il tessuto urbanizzato con l’obiettivo di recuperare il patrimonio privato con maggiore facilità”. “Grandi possibilità, quindi, condivise anche durante le consultazioni effettuate con tecnici e professionisti, con gli ordini professionali e le categorie economiche che hanno visto in questa variante un’ ottima leva stimolo per il recupero edilizio, sia produttivo che abitativo”.
La variante riguarderà, tra l’altro, i parametri edilizi ed urbanistici, i criteri per la dotazione di parcheggi, la disciplina dei frazionamenti e delle destinazioni d’uso, le attività ricettive, la disciplina delle trasformazioni nel territorio rurale, quella della tutela degli acquiferi, del rischio idraulico, geologico, sismico e archeologico. Con l’emendamento proposto dal Sindaco sono state stralciate le indicazioni relative all’edificio denominato “Mercato vecchio”: meglio conosciuto come Tartarugone. Questo perché, come ha specificato il Valentini: “Abbiamo deciso di sviluppare uno specifico percorso di approfondimento per arrivare a scelte ampiamente condivise con le altre Istituzioni, le Contrade e i cittadini interessati. L’obiettivo comunque rimane: lavoreremo per valorizzare questo importante spazio con attività di accoglienza e promozione culturale, in un punto centrale per l’equilibrio urbanistico e sociale della città, coerentemente con la progettualità di Siena Capitale della Cultura, che appunto nel Tartarugone, nella Fortezza e nell’ex Mercato Rionale di Camollia individuava tre luoghi strategici per lo stimolo alla creatività culturale”.