SIENA. "L'Ispettorato Controllo Qualità sta mantenendo alto il livello di attenzione verso le contraffazioni e continua nell'attività di difesa delle produzioni d'eccellenza dell'agroalimentare italiano". Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia ha commentato l'ultima azione del settore oleario operata dai funzionari dell'Ispettorato Controllo Qualità (ICQ) del Mipaaf con il sequestro di 1300 bottiglie in Liguria e 2000 litri in Toscana, mentre sono in atto accertamenti nel Lazio. I
n linea con lo stesso pensiero è il presidente dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio, Enrico Lupi: “La mia valutazione è che dovunque ci sia un controllo di qualità si parla di un grande vantaggio sia per i consumatori che per i produttori. Nel mondo dell’olio extravergine di oliva, la DOP, ovvero la Denominazione di Origine Protetta, rappresenta al momento solo il 3,5% del fatturato totale, e si presenta con 38 marchi riconosciuti. Un valore in crescita, basti pensare che nelle prime edizioni del Premio Sirena d’Oro di Sorrento, l’unico concorso italiano dedicato alle Dop, che stiamo presentando questa mattina a Roma, i numeri erano molto inferiori. La Dop – continua il presidente – per il produttore è un investimento importante sia dal punto di vista economico, perchè ha dei costi, sia perché il prodotto non viene immesso subito al consumo, contrariamente alla tradizione agricola legata all’olio acquistato direttamente al frantoio. I fatti di oggi dimostrano che per avere certezze occorre investire noi come istituzioni insieme ai produttori per raggiungere i consumatori e far loro percepire il valore di un riconoscimento. Il Premio Sirena d’Oro che Città dell’Olio ha voluto con la regione Campania, giunto alla settima edizione, con una crescita costante di iscrizioni ed un ampliamento del programma che quest’anno va da Trieste a Sorrento passando per Bruxelles, dimostra l’interesse delle istituzioni nel volere creare delle garanzie di qualità ai consumatori. Ben vengano quindi – conclude il Presidente – azioni mirate a quella difesa dell’olio di qualità che la nostra Associazione porta avanti fin dalla sua costituzione, appoggiando manifestazioni mirate alle denominazioni di origine, proprio come il Premio Sirena d’Oro di Sorrento”
n linea con lo stesso pensiero è il presidente dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio, Enrico Lupi: “La mia valutazione è che dovunque ci sia un controllo di qualità si parla di un grande vantaggio sia per i consumatori che per i produttori. Nel mondo dell’olio extravergine di oliva, la DOP, ovvero la Denominazione di Origine Protetta, rappresenta al momento solo il 3,5% del fatturato totale, e si presenta con 38 marchi riconosciuti. Un valore in crescita, basti pensare che nelle prime edizioni del Premio Sirena d’Oro di Sorrento, l’unico concorso italiano dedicato alle Dop, che stiamo presentando questa mattina a Roma, i numeri erano molto inferiori. La Dop – continua il presidente – per il produttore è un investimento importante sia dal punto di vista economico, perchè ha dei costi, sia perché il prodotto non viene immesso subito al consumo, contrariamente alla tradizione agricola legata all’olio acquistato direttamente al frantoio. I fatti di oggi dimostrano che per avere certezze occorre investire noi come istituzioni insieme ai produttori per raggiungere i consumatori e far loro percepire il valore di un riconoscimento. Il Premio Sirena d’Oro che Città dell’Olio ha voluto con la regione Campania, giunto alla settima edizione, con una crescita costante di iscrizioni ed un ampliamento del programma che quest’anno va da Trieste a Sorrento passando per Bruxelles, dimostra l’interesse delle istituzioni nel volere creare delle garanzie di qualità ai consumatori. Ben vengano quindi – conclude il Presidente – azioni mirate a quella difesa dell’olio di qualità che la nostra Associazione porta avanti fin dalla sua costituzione, appoggiando manifestazioni mirate alle denominazioni di origine, proprio come il Premio Sirena d’Oro di Sorrento”