Il gip Bellini chiede di essere sollevato dall'incarico di esaminare i fascicoli
SIENA. (a. m.) I magistrati senesi che seguono le inchieste su Banca Mps, hanno presentato al tribunale del riesame il ricorso sul provvedimento di rigetto – deciso dal gip di Siena Ugo Bellini – riguardante le richieste dei magistrati sui sequestri di Banca Nomura, dell’ex-presidente di Banca Mps, Giuseppe Mussari, dell’ex-direttore generale Antonio Vigni e dell’ex-capo dell’area finanza di Mps Gianluca Baldassarri. E’ quanto si apprende da fonti vicine alla Procura.
Il ricorso dovrebbe essere preso in esame entro il mese di maggio. Potrebbe essere necessario , successivamente, un ulteriore passaggio alla corte di Cassazione nel caso di ricorso seguito alla decisione dello stesso tribunale, che potrebbe essere presentato da una delle parti. La decisione finale dovrebbe arrivare entro settembre.
Il presidente del Tribunale ha scritto una lettera al CSM per chiedere “rinforzi” da affiancare ai magistrati impegnati nelle inchieste Mps e derivati. A ciò si aggiunga che il gip Ugo Bellini ha chiesto di essere sollevato dall’incarico di esaminare i provvedimenti relativi ai fascicoli sulla banca poiché – secondo il presidente Benini – il gip è sottoposto ad un aggravio di lavoro quasi insostenibili: “La demotivazione e il timore di non essere all’altezza del compito, quantitativamente e qualitativamente, sono evidenti”.
Si è venuta così a creare una ”situazione di emergenza assoluta in cui viene improvvisamente a trovarsi questo Tribunale, a seguito delle note vicende che interessano uno dei maggiori istituti di credito del Paese”, che ”determinano consistenti ripercussioni sul funzionamento dell’ufficio, in termini di aggravio quantitativo del lavoro, e anche di impegno qualitativo”. Benini sottolinea anche che ”si profilano anche le difficolta’ connesse alla formazione dei collegi giudicanti nelle fasi dibattimentali”. Vi è anche da mettere in conto l’incompatibilità di Elisabetta Pagliai (addetta al settore penale) per i suoi rapporti personali con uno degli idagati; di conseguenza costretta ad astenersi dalla colaborazione con i colleghi.
Vi è, inoltre, un ulteriore ostacolo da superare, segnala il presidente: se per Gianluca Baldassarri, ex-capo dell’area finanza di Mps, verrà chiesto il giudizio immediato, ci sarà “l’urgenza di predisporre un collegio in grado di funzionare” dal prossimo mese di giugno. Il pm Bagnai, infatti, è in via di trasferimento e non potrà iniziare un processo che non può concludere.
Al termine delle 7 pagine di cui si compone la sua missiva, Benini chiede che “il CSM proveda all’urgente copertura dei posti in organico del Tribunale di Siena e del Tribunale di Montepulciano” e che “proceda all’urgente applicazione di 2 magistrati al Tribunale di Siena, da destinare all’ufficio gip e al dibattimento”.
Il ricorso dovrebbe essere preso in esame entro il mese di maggio. Potrebbe essere necessario , successivamente, un ulteriore passaggio alla corte di Cassazione nel caso di ricorso seguito alla decisione dello stesso tribunale, che potrebbe essere presentato da una delle parti. La decisione finale dovrebbe arrivare entro settembre.
Il presidente del Tribunale ha scritto una lettera al CSM per chiedere “rinforzi” da affiancare ai magistrati impegnati nelle inchieste Mps e derivati. A ciò si aggiunga che il gip Ugo Bellini ha chiesto di essere sollevato dall’incarico di esaminare i provvedimenti relativi ai fascicoli sulla banca poiché – secondo il presidente Benini – il gip è sottoposto ad un aggravio di lavoro quasi insostenibili: “La demotivazione e il timore di non essere all’altezza del compito, quantitativamente e qualitativamente, sono evidenti”.
Si è venuta così a creare una ”situazione di emergenza assoluta in cui viene improvvisamente a trovarsi questo Tribunale, a seguito delle note vicende che interessano uno dei maggiori istituti di credito del Paese”, che ”determinano consistenti ripercussioni sul funzionamento dell’ufficio, in termini di aggravio quantitativo del lavoro, e anche di impegno qualitativo”. Benini sottolinea anche che ”si profilano anche le difficolta’ connesse alla formazione dei collegi giudicanti nelle fasi dibattimentali”. Vi è anche da mettere in conto l’incompatibilità di Elisabetta Pagliai (addetta al settore penale) per i suoi rapporti personali con uno degli idagati; di conseguenza costretta ad astenersi dalla colaborazione con i colleghi.
Vi è, inoltre, un ulteriore ostacolo da superare, segnala il presidente: se per Gianluca Baldassarri, ex-capo dell’area finanza di Mps, verrà chiesto il giudizio immediato, ci sarà “l’urgenza di predisporre un collegio in grado di funzionare” dal prossimo mese di giugno. Il pm Bagnai, infatti, è in via di trasferimento e non potrà iniziare un processo che non può concludere.
Al termine delle 7 pagine di cui si compone la sua missiva, Benini chiede che “il CSM proveda all’urgente copertura dei posti in organico del Tribunale di Siena e del Tribunale di Montepulciano” e che “proceda all’urgente applicazione di 2 magistrati al Tribunale di Siena, da destinare all’ufficio gip e al dibattimento”.