Il presidente di Acquedotto del Fiora commenta la decisione presa ieri dal Governo di abolire le province sotto i 300mila abitanti
SIENA. “La cancellazione delle Province di Grosseto e Siena decisa dal Governo non fa altro che sommare incertezze su incertezze, con conseguenti gravi disagi per i cittadini e danni sul Servizio Idrico Integrato”.
E’ forte la preoccupazione che esprime il Presidente di Acquedotto del Fiora Spa, Claudio Ceroni, in merito alla decisione adottata dall’Esecutivo ieri (12 agosto), di procedere all’abolizione delle Province sotto i 300 mila abitanti, tra cui quelle di Grosseto e Siena, che tocca da vicino anche il servizio idrico.
“Siamo già alle prese con le incertezze legate all’imminente abolizione degli ATO che costituiscono regolatori fondamentali e preziosi controllori del nostro settore. – continua il Presidente Ceroni – Senza dimenticare le incertezze normative e quelle successive all’esito referendario, la cui applicazione deve ancora essere decifrata da parte del Governo. Con la cancellazione delle Province di Siena e Grosseto si aggrava ulteriormente una situazione già molto complicata e ci priva di un punto di riferimento istituzionale, fondamentale nella programmazione delle risorse idriche territoriali e nella gestione delle procedura ambientali”.
“Si tratta di una decisione scellerata – conclude Ceroni – che non fa altro che aumentare i disagi per i cittadini-utenti. Con l’abolizione verrebbe meno anche un importante coordinamento complessivo, specie in un territorio caratterizzato da tanti piccoli comuni come sono quelli delle Province di Siena e Grosseto. Decretare lo smantellamento di questo sistema non può essere affatto compensato dal risparmio delle spese amministrative ipotizzato dal Governo con la manovra. Siamo pronti a fare la nostra parte nel far sentire forti le nostre preoccupazioni nei confronti delle ripercussioni che si avranno nel servizio idrico”.