di Augusto Mattioli
SIENA. La scuola senese lancia una mobilitazione generale per il 3 e il 4 giugno che coinvolga non solo gli addetti ai lavori (precari, docenti e non docenti, e anche gli stessi studenti) ma anche famiglie e cittadini interessati.
L’iniziativa del 3 giugno si terrà all’Istituto Bandini, quella del 4 in piazza Amendola davanti al provveditorato agli studi. Ad organizzare la protesta i sindacati confederali che questa mattina ne hanno illustrato i motivi. La preoccupazione più forte è che la manovra economica del governo possa ancora peggiorare la situazione della scuola pubblica che già oggi non è in grande salute.
Lorenzo Micheli, segretario della Flc Cgil tra i problemi di sofferenza della scuola ricorda la diminuzione degli organici, la situazione di aspetta l’immissione in ruolo, il precariato, fenomeno particolarmente diffuso nella scuola pubblica. Il sindacalista si domanda se a settembre la scuola riuscirà a partire nei tempi giusti. Il fatto è sottolinea “che c’è da parte del provveditorato un ritardo di un mese riguardo agli organici. Ancora non si hanno dati precisi in merito”.
Una situazione quindi di forte incertezza. La preoccupazione più forte riguarda la perdita di posti di lavoro che secondo le stime in provincia di Siena dovrebbe variare tra il tre e il cinque per cento. In particolare si prevede un quadro molto negativo nelle scuole superiori dove partirà la cosiddetta riforma Gelmini.
SIENA. La scuola senese lancia una mobilitazione generale per il 3 e il 4 giugno che coinvolga non solo gli addetti ai lavori (precari, docenti e non docenti, e anche gli stessi studenti) ma anche famiglie e cittadini interessati.
L’iniziativa del 3 giugno si terrà all’Istituto Bandini, quella del 4 in piazza Amendola davanti al provveditorato agli studi. Ad organizzare la protesta i sindacati confederali che questa mattina ne hanno illustrato i motivi. La preoccupazione più forte è che la manovra economica del governo possa ancora peggiorare la situazione della scuola pubblica che già oggi non è in grande salute.
Lorenzo Micheli, segretario della Flc Cgil tra i problemi di sofferenza della scuola ricorda la diminuzione degli organici, la situazione di aspetta l’immissione in ruolo, il precariato, fenomeno particolarmente diffuso nella scuola pubblica. Il sindacalista si domanda se a settembre la scuola riuscirà a partire nei tempi giusti. Il fatto è sottolinea “che c’è da parte del provveditorato un ritardo di un mese riguardo agli organici. Ancora non si hanno dati precisi in merito”.
Una situazione quindi di forte incertezza. La preoccupazione più forte riguarda la perdita di posti di lavoro che secondo le stime in provincia di Siena dovrebbe variare tra il tre e il cinque per cento. In particolare si prevede un quadro molto negativo nelle scuole superiori dove partirà la cosiddetta riforma Gelmini.