di Tobia Bondesan
SIENA. Turbolenza già dai primi giorni in cinque scuole senesi. Anticipando la campanella d’avvio per quest’anno scolastico 2010-2011, che vede l’applicazione nelle prime classi della “riforma Gelmini”, sul far del mattino i primi studenti, che si accalcano intorno alle entrate dei licei e degli istituti senesi, hanno trovato ad accoglierli volantini e striscioni.
“Noi la crisi non la paghiamo” campeggia su un cancello d’entrata, “voi distruggete la scuola, noi proponiamo l’AltraRiforma”. Sono questi gli slogan che lanciano, appunto, “l’AltraRiforma” e la giornata di protesta nazionale prevista per l’otto ottobre. Dopo un’estate corta e con qualche acquazzone che inizia ad arrivare ecco che si prospetta l’ennesimo autunno caldo degli studenti e dei professori della scuola pubblica.
La cosa non giunge certo nuova agli organi di stampa: i precari stanno disperatamente difendendo il loro diritto al lavoro, con i mezzi più disparati ( da bloccare il traffico navale tra Sicilia e continente, fino allo sciopero della fame ), mentre organizzazioni studentesche come l’UdS (Unione degli Studenti) hanno lavorato nei mesi estivi per controbattere quello che sembra profilarsi come “l’ennesimo attacco” alla pubblica istruzione.
“Il 15 settembre 2010 la toscana riapre le scuole, ma non sarà questo un anno felice” dicono i ragazzi dell’Unione degli Studenti “La scuola pubblica subisce tagli indiscriminati ormai da troppo tempo e noi studenti non possiamo continuare a tacere. Siamo stanchi di essere considerati la ruota di scorta della società: noi siamo il futuro, e con tale importanza vogliamo essere considerati. Il governo ci deve garantire la migliore istruzione possibile, tale da poter arrivare preparati al mondo del lavoro. Con la riapertura delle scuole si apre una nuova fase di mobilitazione che vedrà come tema principale l'AltraRiforma: è un progetto che noi come Unione degli Studenti stiamo promuovendo e che ha come obbiettivo il riordino di tutto il sistema scolastico italiano. Il processo dovrebbe essere quello che renderà accessibile alle nuove generazioni una scuola di migliore qualità e sicurezza.”
Ed è in base a queste premesse che nella mattinata di oggi sono stati messi in atto volantinaggi, dagli studenti medi, in tutte le scuole di Siena e sono stati affissi cinque striscioni (davanti a Monna Agnese, Liceo della Formazione e Liceo Classico, Caselli, Istituto Agrario e Istituto Artistico) dopo i primi apparsi solo qualche giorno fa sui bastioni della fortezza medicea, tra lo stupore (ma fino a un certo punto) dei passanti.
Il prossimo venerdì 17 (data scaramantica?) l’assemblea pubblica organizzata da FdS (Federazione degli Studenti) con la partecipazione di altre sigle.
SIENA. Turbolenza già dai primi giorni in cinque scuole senesi. Anticipando la campanella d’avvio per quest’anno scolastico 2010-2011, che vede l’applicazione nelle prime classi della “riforma Gelmini”, sul far del mattino i primi studenti, che si accalcano intorno alle entrate dei licei e degli istituti senesi, hanno trovato ad accoglierli volantini e striscioni.
“Noi la crisi non la paghiamo” campeggia su un cancello d’entrata, “voi distruggete la scuola, noi proponiamo l’AltraRiforma”. Sono questi gli slogan che lanciano, appunto, “l’AltraRiforma” e la giornata di protesta nazionale prevista per l’otto ottobre. Dopo un’estate corta e con qualche acquazzone che inizia ad arrivare ecco che si prospetta l’ennesimo autunno caldo degli studenti e dei professori della scuola pubblica.
La cosa non giunge certo nuova agli organi di stampa: i precari stanno disperatamente difendendo il loro diritto al lavoro, con i mezzi più disparati ( da bloccare il traffico navale tra Sicilia e continente, fino allo sciopero della fame ), mentre organizzazioni studentesche come l’UdS (Unione degli Studenti) hanno lavorato nei mesi estivi per controbattere quello che sembra profilarsi come “l’ennesimo attacco” alla pubblica istruzione.
“Il 15 settembre 2010 la toscana riapre le scuole, ma non sarà questo un anno felice” dicono i ragazzi dell’Unione degli Studenti “La scuola pubblica subisce tagli indiscriminati ormai da troppo tempo e noi studenti non possiamo continuare a tacere. Siamo stanchi di essere considerati la ruota di scorta della società: noi siamo il futuro, e con tale importanza vogliamo essere considerati. Il governo ci deve garantire la migliore istruzione possibile, tale da poter arrivare preparati al mondo del lavoro. Con la riapertura delle scuole si apre una nuova fase di mobilitazione che vedrà come tema principale l'AltraRiforma: è un progetto che noi come Unione degli Studenti stiamo promuovendo e che ha come obbiettivo il riordino di tutto il sistema scolastico italiano. Il processo dovrebbe essere quello che renderà accessibile alle nuove generazioni una scuola di migliore qualità e sicurezza.”
Ed è in base a queste premesse che nella mattinata di oggi sono stati messi in atto volantinaggi, dagli studenti medi, in tutte le scuole di Siena e sono stati affissi cinque striscioni (davanti a Monna Agnese, Liceo della Formazione e Liceo Classico, Caselli, Istituto Agrario e Istituto Artistico) dopo i primi apparsi solo qualche giorno fa sui bastioni della fortezza medicea, tra lo stupore (ma fino a un certo punto) dei passanti.
Il prossimo venerdì 17 (data scaramantica?) l’assemblea pubblica organizzata da FdS (Federazione degli Studenti) con la partecipazione di altre sigle.