di Augusto Mattioli
SIENA. In piazza per difendere la scuola pubblica. Domani (17 dicembre) ad Abbadia San Salvatore e giovedì a Poggibonsi, Colle, Montalcino Chiusi e Siena il coordinamento provinciale della scuola pubblica ha organizzato in piazza una giornata di mobilitazione.
“Dobbiamo mantenere alta l’attenzione per la nostra scuola“ ha detto Lorenzo Micheli della Federazione lavoratori della conoscenza e del coordinamento, secondo il quale in particolare non si deve cambiare la scuola primaria, una realtà considerata tra le migliori in Europa. Le riforme, con relativi tagli, ipotizzate dal Ministro dell’istruzione Gelmini (che sembra avere fatto una mezza marcia indietro proprio sulla scuola primaria e dell’infanzia mentre per quella superiore ci sarà il rinvio di un anno), potrebbero essere molto negative per la primaria. Una riforma che prevede la fine delle compresenze, il ritorno ai voti, il grembiule (che peraltro molti bambini indossano già), il maestro unico ”tuttologo”, classi solo per gli immigrati perché imparino meglio l’italiano, la riduzione dell’orario scolastico il che provocherebbe problemi alle famiglie.
L'intenzione degli organizzatori della giornata in difesa della scuola è poter spiegare alla gente cosa potrebbe succedere alla scuola pubblica se le proposte del Governo passassero. La crisi, sottolinea il coordinamento, “non deve essere pagata dai bambini, dai giovani. Il futuro del paese ha invece bisogno di conoscenza per essere all’altezza delle sfide che la contemporaneità impone”.