di Alessandra Siotto
SIENA. La riforma nazionale della scuola è stata oggetto di una mozione, presentata dai gruppi di maggioranza, che ha animato la mattinata del consiglio comunale di oggi (29 settembre).
La mozione vuole esprimere la contrarietà del consiglio comunale di Siena al decreto legge n.37 del 1 settembre 2008, in particolare considerando che questo prevede, in tre anni, un taglio di 7 miliardi e 800 milioni di euro, con 87 mila insegnanti e 40 mila, tra amministrativi e tecnici, in meno; per quanto riguarda la provincia di Siena ci saranno circa 247 insegnanti in meno e nella scuola primaria e 147 in quella secondaria. Inoltre i consiglieri della maggioranza sono contrari all'insegnante unico e alla riduzione dell'orario a 24 ore setimanali. Secondo Iantorno di Rifondazione Comunista, che ha presentato la mozione, "più maestri aiutano ad affrontare la complessità del mondo; la riforma del centro destra vuole rendere questo paese più docile, ma dobbiamo scendere in piazza per difenderlo dal pensiero unico del berlusconismo". Per Barbieri "questo governo è preoccupante: è il governo delle semplificazioni. Certo che la scuola ha problemi, ma nel mezzo ai problemi il governo non ci va. L'unica cosa positiva della riforma è l'obbligo del grembiule". "La scuola pubblica – ha detto Andreini – non deve essere in concorrenza con la scuola privata. Dove andrà a finire l’unitarietà della scuola italiana? Noi crediamo che nella scuola pubblica si debba investire e non tagliare. Per fare incidere meno le spese per il personale nel bilancio della scuola, è sbagliato tagliare il personale: è necessario investire di più nelle altre voci".
Il gruppo di Forza Italia ha presentato una propria mozione, condivisa anche da Allenza nazionale, in contrapposizione al documento della maggioranza. "Bisogna fare la riforma – ha detto Bandini – La riforma Gelmini è parziale, chiaramente, ma è un indirizzo. Anche il modo in cui si sta in classe è una forma educativa, quindi anche il voto in condotta è importante, così come l’educazione civica. Per quanto riguarda il maestro unico, non è neppure corretto dirlo perché altre cose vengono fatte da insegnanti diversi. Certamente la scuola e il prolungamento educativo, che ha una funzione sociale più che pedagogica, sono centrali, ma dobbiamo risparmiare e razionalizzare".
Anche le liste civiche hanno presentato un proprio ordine del giorno: " le due mozioni e i contenuti non li condivido – ha affermato Falorni – perchè hanno un'impostazione ideologica. La mozione di Forza Italia dice che è tutto ok, il centro sinistra dice che tutto va male. Mentre noi dobbiamo ragionare nel merito. Bisogna equilibrare e razionalizzare. (…) Sull’occupazione è giusto l'uso degli ammortizzatori sociali, più di quanto dice la destra. Bisogna risparmiare, anche nelle università, ma diversamente da Forza Italia, noi vogliamo dare tutele maggiori". "Fino ad oggi – secondo Stelo – più di un ministro, sia di centrodestra che di centrosinistra, si è divertito a sfasciare la scuola. Che la scuola dovesse recuperare un po’ di disciplina e rigore è indubbio. Così come andava recuperato anche il merito. Nel nostro ordine del giorno si parla anche degli aiuti ai deboli e ai bisognosi, un principio a cui ci rifacciamo sempre. Certo ci sono i tagli occupazionali e la riduzione a 24 ore che preoccupa tutti, ma il governo ha detto anche che si sentiranno tutte le parti sociali su questi punti".
Cortonesi ha annunciato che "come Pd, porteremo avanti una battaglia per potenziare l’autonomia scolastica, investire sul personale, riconoscere i meriti e incentivare l’aggiornamento, realizzare una scuola che promuova cultura e che sia integrata sul territorio". La mozione della maggioranza è stata approvata con 22 voti favorevoli, 6 astenuti e 4 contrari. Mentre l'odg delle liste civiche ha avuto 6 sì, 4 astenuti e 21 no; la mozione di Forza Italia, infine, 4 sì, 6 astenuti e 22 no.
Il consiglio comunale è ripreso ne pomeriggio con la discussione sugli affari. E' stato approvato un documento riguardante la salvaguardia degli equilibri di bilancio e la ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi. Come ha spiegato l'assessore Bianchi "la delibera tiene conto di quanto raccomandato dalla Corte dei Conti e ne scaturiscono tre azioni: estinzione dei Boc e dei Mutui, mantenimento degli equilibri di bilancio e reinserimento di un intervento coperto da mutuo, e non più in economia, come la ristrutturazione del velopattinodromo". Infatti, insieme a questo documento, è stata approvata anche una delibera in cui si decide l'estinzione anticipata dei mutui a tasso fisso, concessi dalla Cassa Depositi e Prestiti. "Per quanto riguarda l’Ici – ha proseguito Bianchi – a dicembre lo Stato dovrebbe coprirci quello che ci è venuto a mancare, anche se dovrebbe mancare un 10 per cento rispetto a quanto ci sarebbe stato dovuto. Con questa delibera si incrementano i contributi finalizzati a specifiche attività, si adeguano le voci destinate agli investimenti e il totale delle entrate è incrementato da previsioni tecniche, secondo l’impostazione contabile che ci ha dato la Corte dei Conti". "Sull’estinzione dei mutui a tasso fisso – ha aggiunto l'assessore – lo facciamo per ridurre l’indebitamento e la spesa per gli anni futuri. Rispettiamo una promessa fatta e confermata nell’ultima discussione del consiglio comunale".
Nell'ultima parte della seduta odierna, il consiglio ha poi discusso sui risultati della gestione di società partecipate del comune. Il documento costituisce una presa d'atto dei bilanci di tutti gli enti e gli organismi costituiti per l'esercizio di funzioni e servizi, ai quali il comune è collegato. Tra questi figurano società come Acquedotto del Fiora spa, Aeroporto di Siena spa, Etruria Innovazione s.c.p.a., Intesa spa, Siena Ambiente spa, Siena Casa spa, Siena Parcheggi spa, Tra.in spa. Inoltre vi sono i consorzi: Terrecablate, ATO 6 Ombrone ed ATO 8 Rifiuti, le isituzioni, come il Santa Maria della Scala, la Biblioteca degli Intronati e la scuola Rinaldo Franci. Poi le fondazioni, tra cui Toscana Life Sciences, Siena Jazz, Musei Senesi, e Monte dei Paschi. Infine altri soggetti come l'Azienda Servizi alla Persona, l'Enoteca Italiana e l'associazione Arsnova.
"Per alcune aziende – ha spiegato Bianchi – bisognerebbe pensare al mantenimento o alla dismissione. Per alcune è fondamentale il mantenimento perché svolgono un ruolo fondamentale per i cittadini, in questo senso l’ultima acquisizione è stata Apea, cruciale per l’informazione sulle nuove energie, oppure il Fiora, Intesa, Siena Ambiente, Siena Casa, TraIn, Siena Parcheggi la cui completa pubblicizzazione è oramai imminente. Oppure la Fises, il microcredito, Promosiena ma anche l’Aeroporto di Siena dove il Comune ha ridotto la propria percentuale e promuovere lo sviluppo dell’aeroporto". "Ci sono poi altre società – ha proseguito l'assessore – su cui invece si può riflettere in maniera maggiore come Etruria Innovazione, dove si può verificare se sussistono o meno le priorità per mantenere la nostra partecipazione, se ci sono requisiti di interesse istituzionale, come per Siena Innovazione, dove la liquidazione è già in avanzato stato, o come per l’Aeroporto di Pisa, dove siamo già usciti realizzando anche plusvalenze. Quattro organismi poi sono fondamentali: Consorzio Terrecablate, Asp, Enoteca italiana e istituto Franci. Quattro istituzioni in situazioni diverse, ma veri e propri punti fermi per la città".
Per Bandini "sono anni che il sindaco ci promette una revisione di queste partecipate ed invece nel tempo sono anche aumentate. Ci vuole una riflessione complessiva ed una analisi singola delle aziende". "Alcune società partecipate – ha detto Falorni – risultano in perdita, come l’Aeroporto di Siena, Promosiena, Enoteca; altre hanno criticità come Siena Casa, Siena Parcheggi, Asp, Train; altre hanno una diminuizione come Etruria o Siena Ambiente. Tutto questo quando si continuano a far salire i costi per mantenerle queste società. Sembra che al comune interessi solo costituire queste aziende e creare collegi e consigli, i quali, per i quali le spese superano spesso le entrate della società". "Infatti l’aeroporto – ha proseguito Falorni – ha ridotto il proprio giro d’affari, ma ha aumentato le spese per il compenso agli amministratori, i sindaci e i consiglieri ed anche il personale è passato da 10 a 11 unità. Inoltre c'è stato il nuovo aumento di capitale e la nomina del nuovo consiglio di amministrazione, tutto prima di ricevere l’approvazione del ministero, che ancora non c’è. Detto questo ed in presenza di dati di bilancio così disastrosi, ci si chiede con quale criterio è stato nominato come presidente il presidente uscente".
Per Andreini "questo tipo di delibera è molto migliorata, è più chiara e trasparente. Con questa presa d'atto rendiamo pubblica la nostra conoscenza delle delibere emesse e dei bilanci delle partecipate. Sull'aeroporto, approviamo questo documento che prende atto del bilancio, ma siamo contrari al mantenimento di un'azienda di questo tipo; questi investimenti potrebbero essere impiegati diversamente, anche in funzione della crescita del nostro territorio".
La presa d'atto è stata approvata con 23 voti favorevoli e 7 contrari. La seduta del consiglio proseguirà domani con le interrogazioni.