Intervento di Chirurgia Pediatrica unico in Toscana
SIENA. Effettuato a Siena un intervento di chirurgia pediatrica unico in Toscana e tra i pochi in Italia. Al policlinico Santa Maria alle Scotte è stata salvata una neonata con una grave malformazione al polmone, operata in toracoscopia, cioè con tre piccoli fori di 5 mm sul torace. L’intervento, effettuato dall’équipe di Chirurgia Pediatrica diretta dal professor Mario Messina, coadiuvato dal chirurgo Francesco Molinaro e dall’anestesista Laura Giuntini e con la collaborazione del professor François Becmeur, direttore della Chirurgia Pediatrica dell’ospedale di Strasburgo, è durato due ore ed è perfettamente riuscito.
“La piccola – spiega Messina – era affetta da malformazione adenomatoide cistica congenita cioè il polmone era pieno di cisti che, alla rottura, avrebbero causato infezioni e, successivamente, possibile tumore. In più, collegato al lobo destro del polmone, c’era un’anomalia vascolare chiamata ‘sequestro’, cioè un’arteria collegata direttamente all’aorta. Abbiamo isolato l’arteria e siamo intervenuti asportando la parte malata del polmone”. L’équipe operatoria è stata coadiuvata dalle strumentiste Simona Gorelli, Samuela Vegni e dall’operatore sanitario Lorella Formichi. La malformazione era già stata individuata durante la diagnosi prenatale, grazie al professor Filiberto Severi.
“La neonata – aggiunge Messina – è stata seguita durante tutta la gravidanza e, poichè alla nascita non ci sono state complicanze, abbiamo preferito operarla a otto mesi per diminuire i rischi anestesiologici. Il lavoro di squadra tra professionisti diversi è stato fondamentale per il successo dell’intervento”. Per una maggior sicurezza la piccola, durante l’intervento, è stata sottoposta a intubazione selettiva, con l’intervento del chirurgo toracico Claudia Ghiribelli. “In questo modo – conclude Messina – sgonfiando il polmone malato, abbiamo lavorato con maggior sicurezza. Dopo l’intervento la neonata è stata ricoverata in Rianimazione per poche ore e poi è stata subito trasferita in reparto. Dopo 5 giorni di degenza è appena tornata a casa, in ottime condizioni di salute”.
“La piccola – spiega Messina – era affetta da malformazione adenomatoide cistica congenita cioè il polmone era pieno di cisti che, alla rottura, avrebbero causato infezioni e, successivamente, possibile tumore. In più, collegato al lobo destro del polmone, c’era un’anomalia vascolare chiamata ‘sequestro’, cioè un’arteria collegata direttamente all’aorta. Abbiamo isolato l’arteria e siamo intervenuti asportando la parte malata del polmone”. L’équipe operatoria è stata coadiuvata dalle strumentiste Simona Gorelli, Samuela Vegni e dall’operatore sanitario Lorella Formichi. La malformazione era già stata individuata durante la diagnosi prenatale, grazie al professor Filiberto Severi.
“La neonata – aggiunge Messina – è stata seguita durante tutta la gravidanza e, poichè alla nascita non ci sono state complicanze, abbiamo preferito operarla a otto mesi per diminuire i rischi anestesiologici. Il lavoro di squadra tra professionisti diversi è stato fondamentale per il successo dell’intervento”. Per una maggior sicurezza la piccola, durante l’intervento, è stata sottoposta a intubazione selettiva, con l’intervento del chirurgo toracico Claudia Ghiribelli. “In questo modo – conclude Messina – sgonfiando il polmone malato, abbiamo lavorato con maggior sicurezza. Dopo l’intervento la neonata è stata ricoverata in Rianimazione per poche ore e poi è stata subito trasferita in reparto. Dopo 5 giorni di degenza è appena tornata a casa, in ottime condizioni di salute”.