SIENA. La crisi ha tagliato notevolmente le possibilità di spesa delle famiglie, per cui si può tranquillamente affermare che, al di là dei termini fissati ufficialmente, si vive in un mercato in cui le offerte promozionali abbondano anche per esigenza dei commercianti stessi.
La prima cautela consiste nell'accertarsi che lo sconto proclamato sia effettivo e non eccessivo: dal 60% in poi è opportuno diffidare. Le vendite di rimanenze di magazzino devono essere chiaramente distinte dai saldi e su ogni prodotto si devono trovare le indicazioni in chiaro del vecchio prezzo, di quello scontato e la percentuale di sconto applicata su quell'articolo. Il diritto a provare i capi rimane ed il pagamento può essere fatto anche con carte elettroniche quando il commerciante disponga dei dispositivi necessari. Lo scontrino va sempre conservato accuratamente perchè la sostituzione o il rimborso per merce difettosa non può essere rifiutato neppure nel caso di promozioni o saldi.
Può anche succedere che in un supermercato lo sconto indicato sui banchi di esposizione della merce non venga poi applicato alla cassa, presumibilmente per mancanza di tempestività nell'aggiornamento del sistema informatico: controllate sempre, quindi, l'applicazione dello sconto e pretendetela qualora mancasse, e non vi vergognate anche nel caso si tratti di piccolissimi importi: state esercitando un diritto e anche proteggendo gli interessi di numerosi altri cittadini che magari non se sarebbero accorti, con vantaggio ingiustificato, nella circostanza, per il venditore.
Quando siete convinti di aver subito una vendita “scorretta“ contestate subito la cosa al commerciante e, nel caso che quest'ultimo non voglia provvedere o comunque trovare un accordo per voi soddisfacente, denunciate la cosa ai Vigili Urbani o all'Ufficio Comunale del Commercio oppure rivolgetevi alla Federconsumatori, se non altro per capire meglio se e quanto avete ragione.
La prima cautela consiste nell'accertarsi che lo sconto proclamato sia effettivo e non eccessivo: dal 60% in poi è opportuno diffidare. Le vendite di rimanenze di magazzino devono essere chiaramente distinte dai saldi e su ogni prodotto si devono trovare le indicazioni in chiaro del vecchio prezzo, di quello scontato e la percentuale di sconto applicata su quell'articolo. Il diritto a provare i capi rimane ed il pagamento può essere fatto anche con carte elettroniche quando il commerciante disponga dei dispositivi necessari. Lo scontrino va sempre conservato accuratamente perchè la sostituzione o il rimborso per merce difettosa non può essere rifiutato neppure nel caso di promozioni o saldi.
Può anche succedere che in un supermercato lo sconto indicato sui banchi di esposizione della merce non venga poi applicato alla cassa, presumibilmente per mancanza di tempestività nell'aggiornamento del sistema informatico: controllate sempre, quindi, l'applicazione dello sconto e pretendetela qualora mancasse, e non vi vergognate anche nel caso si tratti di piccolissimi importi: state esercitando un diritto e anche proteggendo gli interessi di numerosi altri cittadini che magari non se sarebbero accorti, con vantaggio ingiustificato, nella circostanza, per il venditore.
Quando siete convinti di aver subito una vendita “scorretta“ contestate subito la cosa al commerciante e, nel caso che quest'ultimo non voglia provvedere o comunque trovare un accordo per voi soddisfacente, denunciate la cosa ai Vigili Urbani o all'Ufficio Comunale del Commercio oppure rivolgetevi alla Federconsumatori, se non altro per capire meglio se e quanto avete ragione.
FEDERCONSUMATORI Siena