Le sigle lamentano la disorganizzazione della nuova azienda e la crisi del trasporto pubblico dovuta ai tagli del Governo
di Augusto Mattioli
SIENA. I problemi ancora non risolti del processo di fusione in Tiemme delle quattro aziende della Toscana meridionale (Tra- in, Rama, Lfi, Atm), sono il motivo dello sciopero indetto dai sindacati trasporti a Siena dalle 17 alla 21 di stasera (13 gennaio).
I sindacati senesi sostengono che ci sono ancora non poche difficoltà problemi nella organizzazione della nuova azienda .
Uno sciopero che arriva in un momento delicato per il trasporto pubblico locale per tagli alle risorse che vi sono destinate. E infatti nella conferenza stampa dei sindacati di questa mattina tenutasi nella sede Cgil i due temi si sono intrecciati.
Su Tiemme i sindacalisti come esempio di discutibile gestione hanno denunciato il fatto che ancora sono funzionanti, con relative spese, i consigli d’amministrazione delle vecchie aziende tenuti i piedi per la gestione delle loro proprietà immobiliari. Ma la preoccupazione più forte che ha creato grande preoccupazione a livello regionale è il pericolo che i tagli al trasporto pubblico locale abbiano ricadute negative sull’occupazione. Un’ipotesi che non sembra campata in aria e di cui lo stesso Massimo Roncucci, presidente di Tiemme ha parlato qualche giorno fa. Per Roberto Moschini, segretario della categoria trasporti della Cgil di Siena “se non avremo certezze sui tagli effettivi non saremo disponibili a parlare di esuberi, come non lo siamo se si vuole diminuire il costo del lavoro per il fatto che mancano risorse al trasporto pubblico locale”.