E' ritenuta colpevole di omicidio colposo. Santiccioli morì dopo 854 giorni di coma
SIENA. Il Tribunale di Siena nella persona della dr.ssa Pagliai ha posto fine ha posto fine al processo che vedeva imputata un’infermiera della Scotte, accusaata di aver scambiato due farmaci e aver provocato la morte di un pensionato di 65 anni.
Nell’ottobre del 2008 un pensionato 65enne di Asciano, Narciso Santiccioli, era entrato in ospedale alle Scotte per essere sottoposto ad un intervento chirurgico per la sostituzione dell’aorta ascendente nell’unità operativa di chirurgia toracica. Poiché il paiente era portatore di una protesi valvolare metallica, i medici avevano deciso la somministrazione di eparina, un farmaco anticoagulante necessario ad evitare problemi nel corso dell’operazione. Per errore, però, al pensionato era stata somministrata dell’insulina in luogo dell’eparina e tale medicinale aveva portato l’uomo al coma e successivamente alla morte, dopo 854 giorni di agonia. Dopo gli accertamenti interni, l’infermiera era stata sospesa in via cautelativa e la direzione del Policlinico aveva trasmesso tutti i documenti alla Procura di Siena che aveva aperto un’ inchiesta.
Nell’ottobre del 2008 un pensionato 65enne di Asciano, Narciso Santiccioli, era entrato in ospedale alle Scotte per essere sottoposto ad un intervento chirurgico per la sostituzione dell’aorta ascendente nell’unità operativa di chirurgia toracica. Poiché il paiente era portatore di una protesi valvolare metallica, i medici avevano deciso la somministrazione di eparina, un farmaco anticoagulante necessario ad evitare problemi nel corso dell’operazione. Per errore, però, al pensionato era stata somministrata dell’insulina in luogo dell’eparina e tale medicinale aveva portato l’uomo al coma e successivamente alla morte, dopo 854 giorni di agonia. Dopo gli accertamenti interni, l’infermiera era stata sospesa in via cautelativa e la direzione del Policlinico aveva trasmesso tutti i documenti alla Procura di Siena che aveva aperto un’ inchiesta.
Il Tribunale di Siena ha ritenuto colpevole del reato ascrittole di omicidio colposo l’infermiera R.S., con condanna ad anni 1 di reclusione (pena sospesa). Completa soddisfazione degli avvocati delle parti civili moglie e fratelli, gli avvocati Alessandro Massai ed Emilio Festa che a fronte di due richieste di archiviazione hanno creduto e peronato la causa fino ad ottenerne dopo ben 6 anni di dure battaglie un verdetto positivo.