La Commissione regionale dà parere favorevole
Il dibattito in commissione, senza entrare nel merito delle professionalità dei nominati, si è concentrato sul metodo che diventa sostanza, ovvero sulla politicizzazione delle scelte nella sanità toscana. Come ha sottolineato il vicepresidente Stefano Mugnai (Pdl): “Era sufficiente pensare alla perdita delle figure apicali nella Asl 10 per non procedere in questo senso, e poi, con il parere negativo della Conferenza dei sindaci dell’area fiorentina mi ero illuso che il governatore tornasse sulla decisione. Invece no: ancora una volta si è persa un’occasione – ha concluso – con un di più di arroganza Rossi ha continuato a scegliere senza uscire dal cerchio magico e senza ascoltare i diversi livelli istituzionali”.
Gian Luca Lazzeri (Lega nord), paragonando le scelte del Governatore “a buttare sale su ferite aperte”, ha ricordato quanto pubblicato da alcuni giornali – “vendetta di Rossi nei confronti di Renzi o dispetto di Rossi al presidente del Consiglio Monaci” -, per poi sottolineare “la necessità di ricostruire la logica della partecipazione nella sanità toscana”. E riguardo alla presa di posizione della conferenza dei Sindaci: “Per la prima volta in Toscana si rompe la concertazione sul direttore della più grande azienda – ha affermato – Una decisione davvero forte che richiederà, da parte della nostra commissione, una valutazione particolare”.
“La scelta più opportuna sarebbe stata quella di garantire continuità alla dirigenza della Asl 10, che rappresenta un quarto dell’intera sanità della nostra regione – ha esordito Marco Carraresi (Udc) – invece si è assistito alla progressiva cancellazione dei vertici aziendali”. Da qui il giudizio sulla scelta del presidente Rossi che, non tenendo conto del parere negativo della Conferenza dei sindaci, “ha tirato dritto per la propria strada, dimostrando di non avere a cuore le sorti della sanità fiorentina e dando priorità a giochi e forzature politiche”.
Di “scelte apprezzabili e condivisibili” ha parlato invece Rosanna Pugnalini (Pd), ricordando che le difficoltà della sanità toscana sono inserite in un contesto più generale, che va oltre i confini regionali, dove tra l’altro sono cresciute figure di livello. Il presidente Remaschi, prima di procedere all’espressione del parere, ha ricordato quanto sia complicato per la commissione entrare nel merito del rapporto fiduciario che lega i nominati all’assessore e al Governatore.
Le determinazioni ai sensi dell’articolo 50 dello statuto, sulle due nomine di Morello e Tosi, sono quindi passate a maggioranza, con 4 voti a favore (i tre membri del Pd e Maria Luisa Chincarini, Idv) e 3 contrari (Pdl, Lega e Udc). La commissione si è infine espressa su una proposta di risoluzione presentata da Marco Carraresi, critica sulla scelta di aver rimosso il gruppo dirigente della Asl 10 e sulla conseguente imposizione nei confronti della Conferenza dei sindaci. L’atto è stato respinto, registrando l’astensione del presidente Remaschi, il voto contrario degli altri tre membri di maggioranza e il voto favorevole dei tre consiglieri di minoranza.