di Alessandra Siotto
SIENA. In attesa della discussione sul regolamento urbanistico, prevista per domani, questa mattina (17 maggio) sono state affrontate in Consiglio Comunale alcune interrogazioni.
Giordano, per le Liste Civiche, ha presentato un'istanza relativa alla società Siena Nanotech, chiedendo al sindaco maggiori informazioni, soprattutto riguardo alla pericolosità per la salute di alcune attività con le nano-particelle. “E' vero – ha risposto il sindaco Cenni – che esistono rischi per la salute per quanto riguarda le nano-particelle ed è un aspetto importante per chi lavora in quel settore. Ci sono commissioni governative che stanno lavorando per approvare una regolamentazione da rispettare. Per quanto riguarda Siena Nanotech, è stato deciso di non fare ricerca sui nano-materiali, ma su altri tipi di dispositivi, quindi la nuova società non avrà a che fare con le nanoparticelle, eliminando i rischi”.
Un'altra interrogazione, presentata da Campopiano delle Liste Civiche, ha riguardato il nuovo stadio. Il sindaco ha risposto che “nel Programma triennale dei Lavori Pubblici del Comune 2010-2012 sono previste le spese per il completamento della progettazione dello stadio e per l'acquisizione delle aree”. “Nel 2009 – ha proseguito – è già partita la bretella e il finanziamento del nuovo stadio sarà contenuto nel documento di realizzazione che dovrà essere esaminato dal Consiglio; l'importo totale sarà definito in modo univoco e corretto”. “Al momento – ha illustrato Cenni – c'è un advisor che sta facendo uno studio, la fase preliminare è stata completata ed è in corso una valutazione per capire se questa struttura risolve i problemi di chi quell'impianto lo dovrà usare. Questo ha comportato anche una pausa di riflessione conseguente al passaggio di proprietà del Siena Calcio. Quindi l'importo – di 68 milioni di euro – contenuto nel triennale ricalca un progetto non esecutivo, ma una base su cui fare il progetto definitivo”.
Un'interrogazione, presentata da Campopiano delle Liste Civiche, ha riguardato la vendita dell'ospedale delle Scotte, che il consigliere ha definito “un'operazione strana dal punto di vista bancario”. “Attraverso un corposo protocollo d'intesa – ha spiegato Cenni – l'Università trasferisce la proprietà delle Scotte alla Regione. Il 29 marzo il cda dell'Università ha sottoscritto il protocollo ed ha accettato le condizioni economiche, fissate nella cifra di 108 milioni euro. I criteri per la vendita rispondono alle normative in materia”. “L'Azienda Ospedaliera – ha aggiunto – per nome e per conto della Regione Toscana è, quindi, proprietaria di tutto il complesso del Santa Maria delle Scotte e le risorse impegnate dalla Regione non afferiscono alle risorse della stessa Azienda e non vanno a limitarne le capacità di investimento. Abbiamo, dunque, ampie rassicurazioni sul funzionamento generale e sugli investimenti programmati”.
Al termine delle interrogazioni, Fulvio Bruni presidente della Commissione sanità e servizi sociali, ha illustrato l'attività svolta dalla Commissione su una mozione riguardante i problemi della sanità, che era stata rinviata a settembre dal Consiglio Comunale. “Abbiamo preparato una lettera – ha spiegato Bruni – da inviare ai due direttori delle Aziende Sanitarie, Scotte e USL, in cui sono state evidenziate alcune problematicità. In particolare: la necessità di una casa di accoglienza per i parenti dei pazienti, i tempi lunghi per il ritiro delle cartelle cliniche, la vigilanza presso le Scotte, i tempi di attesa lunghi per alcune prestazioni, le difficoltà per gli infermieri, i tempi di pronto soccorso, l'assenza di spazi all'obitorio per le altre confessioni religiose, il miglioramento dell'igiene, i problemi legati ai parcheggi e alla viabilità, il miglioramento dei servizi di front office”. “Questo lavoro – ha illustrato Bruni – dovrà essere uno stimolo per migliorare i servizi e in autunno valuteremo se saranno state trovate soluzioni alle criticità individuate”.
I lavori del Consiglio sono proseguiti con la discussione accorpata di due mozioni, una delle Liste Civiche e una di An-Forza Italia, sulle nomine della Deputazione Generale della Fondazione MPS, mozioni risalenti all'8 settembre 2009. Al termine di una lunga discussione, che si è protratta anche nel pomeriggio, si è giunti alla votazione ed entrambe le mozioni sono state respinte con 8 voti favorevoli e 17 contrari.
La seduta è nterminata e riprenderà domattina con un unico punto all'ordine del giorno: il regolamento urbanistico della città.
Giordano, per le Liste Civiche, ha presentato un'istanza relativa alla società Siena Nanotech, chiedendo al sindaco maggiori informazioni, soprattutto riguardo alla pericolosità per la salute di alcune attività con le nano-particelle. “E' vero – ha risposto il sindaco Cenni – che esistono rischi per la salute per quanto riguarda le nano-particelle ed è un aspetto importante per chi lavora in quel settore. Ci sono commissioni governative che stanno lavorando per approvare una regolamentazione da rispettare. Per quanto riguarda Siena Nanotech, è stato deciso di non fare ricerca sui nano-materiali, ma su altri tipi di dispositivi, quindi la nuova società non avrà a che fare con le nanoparticelle, eliminando i rischi”.
Un'altra interrogazione, presentata da Campopiano delle Liste Civiche, ha riguardato il nuovo stadio. Il sindaco ha risposto che “nel Programma triennale dei Lavori Pubblici del Comune 2010-2012 sono previste le spese per il completamento della progettazione dello stadio e per l'acquisizione delle aree”. “Nel 2009 – ha proseguito – è già partita la bretella e il finanziamento del nuovo stadio sarà contenuto nel documento di realizzazione che dovrà essere esaminato dal Consiglio; l'importo totale sarà definito in modo univoco e corretto”. “Al momento – ha illustrato Cenni – c'è un advisor che sta facendo uno studio, la fase preliminare è stata completata ed è in corso una valutazione per capire se questa struttura risolve i problemi di chi quell'impianto lo dovrà usare. Questo ha comportato anche una pausa di riflessione conseguente al passaggio di proprietà del Siena Calcio. Quindi l'importo – di 68 milioni di euro – contenuto nel triennale ricalca un progetto non esecutivo, ma una base su cui fare il progetto definitivo”.
Un'interrogazione, presentata da Campopiano delle Liste Civiche, ha riguardato la vendita dell'ospedale delle Scotte, che il consigliere ha definito “un'operazione strana dal punto di vista bancario”. “Attraverso un corposo protocollo d'intesa – ha spiegato Cenni – l'Università trasferisce la proprietà delle Scotte alla Regione. Il 29 marzo il cda dell'Università ha sottoscritto il protocollo ed ha accettato le condizioni economiche, fissate nella cifra di 108 milioni euro. I criteri per la vendita rispondono alle normative in materia”. “L'Azienda Ospedaliera – ha aggiunto – per nome e per conto della Regione Toscana è, quindi, proprietaria di tutto il complesso del Santa Maria delle Scotte e le risorse impegnate dalla Regione non afferiscono alle risorse della stessa Azienda e non vanno a limitarne le capacità di investimento. Abbiamo, dunque, ampie rassicurazioni sul funzionamento generale e sugli investimenti programmati”.
Al termine delle interrogazioni, Fulvio Bruni presidente della Commissione sanità e servizi sociali, ha illustrato l'attività svolta dalla Commissione su una mozione riguardante i problemi della sanità, che era stata rinviata a settembre dal Consiglio Comunale. “Abbiamo preparato una lettera – ha spiegato Bruni – da inviare ai due direttori delle Aziende Sanitarie, Scotte e USL, in cui sono state evidenziate alcune problematicità. In particolare: la necessità di una casa di accoglienza per i parenti dei pazienti, i tempi lunghi per il ritiro delle cartelle cliniche, la vigilanza presso le Scotte, i tempi di attesa lunghi per alcune prestazioni, le difficoltà per gli infermieri, i tempi di pronto soccorso, l'assenza di spazi all'obitorio per le altre confessioni religiose, il miglioramento dell'igiene, i problemi legati ai parcheggi e alla viabilità, il miglioramento dei servizi di front office”. “Questo lavoro – ha illustrato Bruni – dovrà essere uno stimolo per migliorare i servizi e in autunno valuteremo se saranno state trovate soluzioni alle criticità individuate”.
I lavori del Consiglio sono proseguiti con la discussione accorpata di due mozioni, una delle Liste Civiche e una di An-Forza Italia, sulle nomine della Deputazione Generale della Fondazione MPS, mozioni risalenti all'8 settembre 2009. Al termine di una lunga discussione, che si è protratta anche nel pomeriggio, si è giunti alla votazione ed entrambe le mozioni sono state respinte con 8 voti favorevoli e 17 contrari.
La seduta è nterminata e riprenderà domattina con un unico punto all'ordine del giorno: il regolamento urbanistico della città.