di Alessandra Siotto
SAN GIMIGNANO. Un imprenditore di 46 anni è stato arrestato per aver, in seguito ad una lite con la sorella, appiccato il fuoco agli uffici dell'azienda di famiglia. L'uomo aveva discusso con i familiari a causa dell'eredità e verso le due della scorsa notte si è recato nell'azienda per dare alle fiamme l'edificio, prima di fuggire. Il rogo si è propagato dagli uffici alla vicina abitazione del custode, nella quale si trovava il dipendente cingalese con la propria famiglia, che si è dato immediatamente alla fuga. Stefano Baroncini è stato fermato intorno alle 6 di questa mattina dai Carabinieri di San Gimignano, mentre rincasava, e associato alle carceri di Santo Spirito a Siena. Sarà accusato di incendio doloso aggravato.
Due squadre dei Vigili del Fuoco di Siena e Poggibonsi sono state impegnate fino alle 10 di questa mattina per spegnere l'incendio nell'azienda agricola Baroncini in località Casale, nel comune di San Gimignano. Al momento del rogo un edificio era vuoto, mentre nella famiglia cingalese che dormiva nella casa accanto fortunatamente non ci sono stati feriti.
Il funzionario di servizio dei Vigili per la stabilità dell'immobile ha effettuato un sopralluogo nella tarda mattinta ed ha dichiarato la struttura inagibile a causa degli ingenti danni. Infatti le strutture sono uscite dal rogo fortemente compromesse ed in particolare è andato distrutto il solaio: circa 80 metri quadrati, sui 120-130 totali del perimetro dell'edificio, andranno probabilmente ricostruiti.
Dopo aver domato le fiamme i Vigli del Fuoco si sono preoccupati di togliere il materiale, sgombrare la zona e portare assistenza alla famiglia del custode.