Il tracciato della nuova tangenziale passa sul bordo della piscina
SAN GIMIGNANO. “Rovinato dalla tangenziale”. Con questo cartello al collo e una lunga catena che lo avvolgeva e girava intorno al pozzo, Vittorio Ceccarelli cercava di attirare l’attenzione dei cittadini e turisti su una situazione che sembra, da come viene esposta, paradossale.
Ferragosto afoso e disperato per Vittorio Ceccarelli, che si è incatenato alla Cisterna che dà il nome alla storica piazza nel cuore di San Gimignano, sotto la Torre del Diavolo. L’agriturismo “Casa Vacanze – Podere La Tesa” di Ceccarelli sta per essere letteralmente diviso in due dal progetto della futura tangenziale, che passerà proprio in quella zona.
Nella prima mattina di ferragosto, una telefonata giunta da “Italia Nostra”, un’associazione nata nel 1958 per la salvaguardia dei beni culturali, artistici e naturali, annunciava il plateale ma, al tempo stesso, ultimo tentativo per far conoscere alle autorità “sorde”, come le definisce lo stesso Ceccarelli, la sua assurda situazione, non sapendo più a che santi rivolgersi.
E la risposta non si è fatta attendere, almeno sul piano umano: nella Messa solenne in Duomo, la Basilica di Santa Maria Assunta, alla quale è dedicata la Collegiata della città delle torri, monsignor Mauro Fusi, durante la celebrazione, nella “preghiera dei fedeli”, ha invitato a pregare proprio per Vittorio Ceccarelli che, poco distante, stava “dimostrando” contro ciò che a lui sarà tolto, auspicandosi che venga trovata una giusta intesa tra le sue legittime aspirazioni e le competenti autorità.
Nel frattempo, la moglie del Ceccarelli distribuiva un volantino sul quale si leggeva: “La campagna sangimignanese e la mia famiglia rovinati dalla tangenziale. Nessun rispetto. Nessuno ascolto. Nessuna risposta per il gravissimo danno e per la perdita di lavoro causato alla mia famiglia. Indifferenza e rigidità dell’amministrazione Provinciale e Comunale per persone e paesaggio”.
Vittorio Ceccarelli, sessantasettenne, spiegava a chi gli chiedeva la motivazione del suo gesto, che non era contro la tangenziale, ma contro l’attuale tracciato che passa, addirittura, a 3 metri e 80 dalla piscina dell’agriturismo e 7 metri dalla casa. “Ho offerto altra terra, senza la necessità di altri espropri, per spostare di poco il tracciato – spiega il piccolo imprenditore – ma nessuno mi vuole ascoltare. Così sono rovinato, non so cosa posso fare”. Altri due agriturismi, confinanti col suo, sono nella stessa situazione, ora hanno fatto, tutti insieme, ricorso al Tar, ma l’attuale tracciato della tangenziale sta andando avanti. Italia Nostra si sta battendo con loro, ma le amministrazioni sembrano essere sorde alle richieste.
La Polizia Municipale, verso le dodici, ha inviato in piazza della Cisterna una pattuglia per l’identificazione del “soggetto” contestatario e l’acquisizione di un volantino, mentre i titolari di altri agriturismi e amici si sono avvicinati a Ceccarelli per manifestargli la propria solidarietà.
Alquanto ambiguo, invece, il comportamento solidale di due consiglieri comunali dell’opposizione di San Gimignano. Hanno chiesto di non essere citati e fotografati dalla stampa: “visto – questa la loro motivazione – che non si trattava di una “protesta politica”.
(Accontentati! Sarebbe interessante sapere se questi signori eletti dai cittadini, conoscono la differenza tra l’espressione e il valore delle parole “politiche” e “partitiche”. Glielo ha detto nessuno che le scelte di chi amministra sono sempre politiche. O forse aspettano ordini dall’alto, prima di esprimersi? N.d.r.).
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