Numerose le questioni sul tappeto

I consorzi di bonifica, la caccia, la semplificazione amministrativa e la questione delle piscine in agriturismo. Ecco alcune delle spinose questioni che stanno molto a cuore agli agricoltori del senese e che l’Unione Provinciale Agricoltori di Siena ha evidenziato in occasione di un incontro tra l’assessore all’agricoltura della Regione Toscana Gianni Salvadori, le categorie interessate e le Istituzioni. L’incontro, avvenuto nella sede della Provincia di Siena, è servito per far sentire la voce degli agricoltori ai vertici regionali su problematiche che ormai da tempo affliggono l’agricoltura senese e alle quali ben presto deve essere data una risposta. Soprattutto in un momento in cui il settore agricolo attraversa una crisi che da tempo non si ricordava e sul cui futuro occorre prendere misure urgenti e definitive per risollevarne le sorti.
Uno degli argomenti più caldi è quello dei consorzi di bonifica. Anche in questo periodo stanno arrivando cartelle di pagamento. Gli agricoltori vedono i ruoli emessi dai relativi consorzi (in provincia di Siena se ne contano almeno sei) come una imposizione a cui non segue nessun vantaggio per i terreni che coltivano.
“In questo senso – sottolinea Alessandro Cinughi de Pazzi – gli agricoltori vorrebbero che i soldi versati fossero utilizzati per le imprese. Non contestiamo i consorzi, ma si vuole sapere come questi soldi vengono spesi a fronte delle tasse pagate. Perché alcune aree pianeggianti della provincia di Siena quando piove finisce sempre e comunque sott’acqua”.
Non di meno il tema della caccia, sul quale gli agricoltori attendono risposte precise sul risarcimento danni provocati dalla fauna selvatica e il contenimento degli ungulati, come daini e caprioli. Altro scoglio da superare riguarda la semplificazione della gestione amministrativa e i rapporti tra Artea, Regione Toscana, Province, Enti delegati e organizzazioni ed utenti finali. “Abbiamo evidenziato – illustra Alessandro Cinughi de Pazzi – lo scarso coordinamento esistente tra i vari soggetti che gestiscono i procedimenti nel settore agricolo”.
Sul banco, infine, anche la questione piscine degli agriturismi, che secondo una recente legge regionale si devono adeguare a certi standard igienico sanitari. Un provvedimento che preoccupa non poco gli operatori, sia per la scadenza (che probabilmente verrà spostata a marzo 2013) che per l’entità degli interventi da eseguire, costosi e non proporzionali alle dimensioni e al numero degli utenti delle piscine degli agriturismi. “Chiediamo – dice Alessandro Cinughi de Pazzi – una modifica della norma. Prendiamo atto del periodo più ampio per mettersi in regola, ma ci auguriamo che sia utilizzato dalla regione per trovare misure tecnico sanitarie adeguate”.