"Ora non resta che sperare che possa avere un seguito nelle aule dei tribunali il mio Esposto alla Magistratura"
SIENA. Gli operai hanno terminato di segare i trenta pini che da settant’anni davano il benvenuto a chi entrava a Siena da Porta Romana.
I tronchi sono già a terra e testimoniano che erano sani. “Uno scempio” tuona Lorenzo Rosso, Portavoce di Siena di Fratelli d’Italia- Alleanza Nazionale e Consigliere Comunale che quale Presidente della Commissione di Controllo della Provincia negli anni scorsi ha combattuto molte battaglie a favore del verde pubblico del territorio e che nei giorni scorsi ha tentato con ogni mezzo, anche fisico oltre che legale, di stoppare questa decisione che, secondo lui vìola la Legge nazionale sul taglio di piante sane.
“Si, perchè questi pini erano sani, sanissimi, come dimostrano le foto che ho scattato ieri sera. Peraltro è stato proprio l’agronomo forestale Vito Crisanti che è stato colui che ha steso la relazione per la Usl 7 (che ha deciso il taglio) a confermarmi a voce che le piante “non erano malate”- dice Rosso.
“Non hanno sconfitto me, ma la bellezza e l’armonia. Hanno fatto vincere lo squallore ed il degrado.Ed anche iol Comune di Siena -non è una novità- non si è fatto sentire.
Ora non resta solo sperare che possa avere un seguito nelle aule dei tribunali il mio Esposto alla Magistratura contro questo attentato al verde pubblico.
Del resto le norme sono ben chiare su questo: la Legge nazionale n.10 del 2013 dal titolo “norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani” all’ art.7, punto 4 recita come sia vietato “l’abbattimento o il danneggiamento di alberi monumentali e delle alberature di particolare pregio paesaggistico, naturalistico, monumentale, storico e culturale, ivi compresi quelli inseriti nei centri urbani” con multe per chi li taglia e trasgredisce che vanno da cinquemila a centomila euro, fatti salvi gli abbattimenti per casi motivati e improcrastinabili”.
Il caso della splendida alberatura dei pini di Porta Romana, che era ormai paesaggio monumentale senese da molti anni, non era certamente un caso “improcrastinabile” nè motivato, visto apppuntro che arno ben sani e che addirittura lo scorso anno furono segati i rami prospicenti la Via Roma. Dunque neppure un pinolo sarebbe potuto cadere. Spero che i Giudici si mettano in moto” – conclude il portavoce di Siena del partito dio Giorgia Meloni.
I tronchi sono già a terra e testimoniano che erano sani. “Uno scempio” tuona Lorenzo Rosso, Portavoce di Siena di Fratelli d’Italia- Alleanza Nazionale e Consigliere Comunale che quale Presidente della Commissione di Controllo della Provincia negli anni scorsi ha combattuto molte battaglie a favore del verde pubblico del territorio e che nei giorni scorsi ha tentato con ogni mezzo, anche fisico oltre che legale, di stoppare questa decisione che, secondo lui vìola la Legge nazionale sul taglio di piante sane.
“Si, perchè questi pini erano sani, sanissimi, come dimostrano le foto che ho scattato ieri sera. Peraltro è stato proprio l’agronomo forestale Vito Crisanti che è stato colui che ha steso la relazione per la Usl 7 (che ha deciso il taglio) a confermarmi a voce che le piante “non erano malate”- dice Rosso.
“Non hanno sconfitto me, ma la bellezza e l’armonia. Hanno fatto vincere lo squallore ed il degrado.Ed anche iol Comune di Siena -non è una novità- non si è fatto sentire.
Ora non resta solo sperare che possa avere un seguito nelle aule dei tribunali il mio Esposto alla Magistratura contro questo attentato al verde pubblico.
Del resto le norme sono ben chiare su questo: la Legge nazionale n.10 del 2013 dal titolo “norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani” all’ art.7, punto 4 recita come sia vietato “l’abbattimento o il danneggiamento di alberi monumentali e delle alberature di particolare pregio paesaggistico, naturalistico, monumentale, storico e culturale, ivi compresi quelli inseriti nei centri urbani” con multe per chi li taglia e trasgredisce che vanno da cinquemila a centomila euro, fatti salvi gli abbattimenti per casi motivati e improcrastinabili”.
Il caso della splendida alberatura dei pini di Porta Romana, che era ormai paesaggio monumentale senese da molti anni, non era certamente un caso “improcrastinabile” nè motivato, visto apppuntro che arno ben sani e che addirittura lo scorso anno furono segati i rami prospicenti la Via Roma. Dunque neppure un pinolo sarebbe potuto cadere. Spero che i Giudici si mettano in moto” – conclude il portavoce di Siena del partito dio Giorgia Meloni.