Secondo i magistrati si è trattato di suicidio
SIENA. (a. m.) Aldo Natalini e Nicola Marini, magistrati titolari delle indagini sulla morte di David Rossi, hanno presentato al giudice delle indagini preliminari la richiesta di archiviazione. Secondo quanto si apprende, i risultati dei vari accertamenti hanno escluso, senza incertezze, che per la morte dell’ex responsabile della comunicazione di Banca Mps, avvenuto lo scorso 6 marzo, ci siano responsabilità da parte di terzi, che potrebbero averlo istigato ad uccidersi. Cosa che, sempre secondo quanto si apprende, apparirebbe anche dagli accertamenti del medico legale. I magistrati avrebbero anche accertato che Rossi si trovava in una situazione psicologica molto problematica nei giorni precedenti la sua morte. Come testimonia anche la mail che la mattina del 4 marzo scorso inviò all’amministratore delegato, Fabrizio Viola, con la frase ‘stasera mi suicido, sul serio, aiutatemi’. Secondo quanto è emerso dall’inchiesta, a Viola la mail non sarebbe mai arrivata. Le indagini dei pm, sempre secondo quanto si apprende, avrebbero escluso anche che il movente del gesto di Rossi possa essere legato alla fuga di notizie, avvenuta la sera del 28 febbraio, quando il Cda della banca decise l’azione di responsabilità nei confronti degli ex vertici della Banca e l’azione risarcitoria nei confronti di Nomura e Deutsche Bank. Una vicenda che invece vede indagato l’ex consigliere di amministrazione Michele Briamonte, il cui incarico è stato revocato dalla recente assemblea dei soci di Banca Mps.