di Ezio Sabatini
SIENA. E’ scoppiata una rissa questo pomeriggio, nelle vicinanze della Lizza. Protagonisti nella scazzottata 4 giovani, due egiziani e due sudamericani, di cui uno cittadino italiano di origini brasiliane, e l’altro dominicano.
Secondo la ricostruzione della Questura il tutto sarebbe nato da un confronto fra i due egiziani, fratelli di 31 e 20 anni, i quali avrebbero notato come gli altri due si stavano dando da fare attorno al motorino di proprietà di uno di loro. I sudamericani sono entrambi minorenni, l’italiano ha infatti 16 anni mentre l’altro ne ha 17.
A quel punto i fratelli avrebbero riconosciuto lo specchietto retrovisore del proprio scooter montato su quello dei due giovanissimi, pare grazie ad un particolare e specifico graffio. Da quanto è stato visto successivamente dai poliziotti le condizioni sia dello specchietto che del motorino erano disastrate e pieni, appunto, di graffi di varie lunghezze e dimensioni.
Da queste accuse è poi partita la rissa fra i 4. Dalle testimonianze raccolte sarebbe intervenuta anche una quinta persona, forse un italiano, che ha cercato di dividere i litiganti. Sono quindi intervenute le volanti che hanno sedato lo scontro. Tutti i protagonisti sono stato accompagnati in Questura dove sono stati sottoposti agli accertamenti del caso ed identificati: tutti erano “puliti” ed in regola con il permesso di soggiorno, solo il 17enne aveva dei piccoli precedenti per fatti aspecifici.
La rissa si è risolta senza feriti, solo uno dei due fratelli egiziani ha riportato un graffietto, molto probabilmente dovuto ad un cacciavite a stella che era in possesso del dominicano. L’uomo ha però rifiutato di farsi refertare. Essendo quindi un fatto senza feriti la cosa è rimasta nell’ambito della rissa semplice, reato che non prevede l’arresto. Per il dominicano c’è in più l’accusa di porto di “oggetti atti ad offendere”.
SIENA. E’ scoppiata una rissa questo pomeriggio, nelle vicinanze della Lizza. Protagonisti nella scazzottata 4 giovani, due egiziani e due sudamericani, di cui uno cittadino italiano di origini brasiliane, e l’altro dominicano.
Secondo la ricostruzione della Questura il tutto sarebbe nato da un confronto fra i due egiziani, fratelli di 31 e 20 anni, i quali avrebbero notato come gli altri due si stavano dando da fare attorno al motorino di proprietà di uno di loro. I sudamericani sono entrambi minorenni, l’italiano ha infatti 16 anni mentre l’altro ne ha 17.
A quel punto i fratelli avrebbero riconosciuto lo specchietto retrovisore del proprio scooter montato su quello dei due giovanissimi, pare grazie ad un particolare e specifico graffio. Da quanto è stato visto successivamente dai poliziotti le condizioni sia dello specchietto che del motorino erano disastrate e pieni, appunto, di graffi di varie lunghezze e dimensioni.
Da queste accuse è poi partita la rissa fra i 4. Dalle testimonianze raccolte sarebbe intervenuta anche una quinta persona, forse un italiano, che ha cercato di dividere i litiganti. Sono quindi intervenute le volanti che hanno sedato lo scontro. Tutti i protagonisti sono stato accompagnati in Questura dove sono stati sottoposti agli accertamenti del caso ed identificati: tutti erano “puliti” ed in regola con il permesso di soggiorno, solo il 17enne aveva dei piccoli precedenti per fatti aspecifici.
La rissa si è risolta senza feriti, solo uno dei due fratelli egiziani ha riportato un graffietto, molto probabilmente dovuto ad un cacciavite a stella che era in possesso del dominicano. L’uomo ha però rifiutato di farsi refertare. Essendo quindi un fatto senza feriti la cosa è rimasta nell’ambito della rissa semplice, reato che non prevede l’arresto. Per il dominicano c’è in più l’accusa di porto di “oggetti atti ad offendere”.