Accusate di truffa aggravata 8 persone, tra cui Aldo Berlinguer
SIENA. Il tribunale di Siena ha rinviato al al 29 ottobre l’udienza preliminare per la richiesta di rinvio a giudizio di 8 persone, accusate dal pm Giuseppe Grosso di truffa aggravata. Tra di esse anche Aldo Berlinguer, professore di diritto comparato all’Università di Cagliari e attuale assessore alle infrastrutture e ambiente della Regione Basilicata, figlio dell’ex ministro Luigi. I difensori hanno presentato numerose eccezioni e chiesto al gup Roberta Malavasi indagini suppletive. Il gup si è riservata ogni decisione a ottobre.
Per l’accusa attraverso la società Slc srl di Siena, nel marzo 2004, era stato chiesto al ministero per le Attività produttive un finanziamento agevolato (819.080 euro), destinato all’acquisto e alla ristrutturazione di un prestigioso immobile a Cagliari, nel quale doveva trasferirsi la società. Il finanziamento agevolato è previsto per le aziende che decidono di investire in zone depresse.
La Guardia di Finanza avrebbe verificato che non solo la Slc non venne trasferita ma che l’immobile era stato destinato ad altro uso. Nell’inchiesta sono finiti anche Giovanni Olivas, Marco Grazzini, Maurizio Acierno, Paola Lanza, Maurizio Sette, Paolo Rossi, Mario Colantoni e la stessa Slc (nel frattempo dichiarata fallita dal tribunale di Roma), commercialisti e imprenditori. Tutti avrebbero contribuito, sempre secondo l’accusa, anche con fatture e altra documentazione falsa, a far ottenere sia il finanziamento del ministero sia un mutuo. Per l’accusa sarebbero state fatte “innumerevoli operazioni contabili tra la società beneficiaria del contributo ed altre costituite” ad hoc dagli imputati. La procura della Corte dei Conti di Firenze, riconoscendo il danno erariale, aveva chiesto il sequestro conservativo di tutti i beni sia della società che di due degli imputati, maè stato fatto solo alla Slc.