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MONTERONI D'ARBIA. E’ iniziata con una Messa solenne celebrata nella Chiesa “S. Giusto e Donato” ed officiata da Monsignor Mauro Tramontano, Cappellano Militare della Regione Carabinieri Toscana, la giornata celebrativa del 28° anniversario dell’eccidio dei Carabinieri Euro Tarsilli e Giuseppe Savastano. Erano presenti, oltre ai familiari delle vittime, il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Siena, Colonnello Antonio Marzo, il Prefetto di Siena Gerarda Maria Pantalone, il Questore Massimo Bontempi, il sindaco di Monteroni d’Arbia, Jacopo Armini, autorità civili e militari della provincia di Siena e numerose scolaresche del posto accompagnate dai loro insegnanti.
Alla funzione religiosa è seguita, in località “Fede” di Monteroni D’Arbia, la deposizione delle corone d’alloro presso la Fontana-Monumento, opera realizzata dallo scultore Pietro Cascella ed inaugurata il 21.01.1985, in ricordo del sacrificio dei due militari, dove il sindaco Armini, nel ricordo del tragico evento, ha voluto rinnovare la gratitudine ed il riconoscimento sempre vivo della cittadinanza e la solidale vicinanza alle famiglie delle due vittime del dovere. Il Colonnello Marzo ha concluso con un indirizzo di saluto ringraziando l’amministrazione comunale di Monteroni d’Arbia e la cittadinanza, che con sentita partecipazione rinnova ogni anno il ricordo del sacrificio dei due Carabinieri, nonché i ragazzi delle scuole medie che con commovente partecipazione hanno preso parte alla cerimonia.
In merito all’eccidio si ricorda che il 21 gennaio 1982 a Siena veniva perpetrata una rapina a mano armata presso l’Agenzia n. 3 del Monte dei Paschi. I malfattori subito dopo si allontanavano facendo perdere le proprie tracce. Le immediate ricerche, avviate sull’intero territorio provinciale, attraverso l’effettuazione di posti di blocco sulle principali arterie da parte di tutte le unità disponibili, culminavano anche con il controllo in località “Fede” di Monteroni di un autobus di linea in esercizio sulla tratta Siena – Montalcino. I Carabinieri Tarsilli e Savastano unitamente al Maresciallo Capo Augusto Barna, comandante della Stazione Carabinieri di Murlo, nel procedere all’identificazione di due giovani sospetti, risultati poi essere i rapinatori, furono attinti dai colpi d’arma da fuoco esplosi da un terzo giovane complice dei due. I Carabinieri si accasciarono al suolo feriti mortalmente, mentre il Maresciallo Barna, sebbene ferito, rispose al fuoco con l’arma in dotazione, uccidendo uno dei tre malviventi, mentre gli altri riuscivano a fuggire a bordo di un’auto sottratta ad un automobilista in transito sulla Cassia.
Successivamente a Roma, dopo ininterrotte ricerche, i Carabinieri rintracciavano tutti i componenti di una banda di 5 rapinatori, appartenenti al gruppo terroristico “Prima Linea”, resosi responsabili anche di altri gravi delitti sul territorio nazionale.
Il comandante della stazione di Murlo, ricoverato in prognosi riservata per le ferite riportate non riprese più servizio, venendo insignito della Medaglia d’Argento al Valor Militare per la pronta reazione al fuoco evidenziata nella circostanza. Ai Carabinieri caduti venne tributata la Croce al Valor Militare alla Memoria per aver sacrificato la propria vita nel generoso slancio al servizio della collettività.
Alla funzione religiosa è seguita, in località “Fede” di Monteroni D’Arbia, la deposizione delle corone d’alloro presso la Fontana-Monumento, opera realizzata dallo scultore Pietro Cascella ed inaugurata il 21.01.1985, in ricordo del sacrificio dei due militari, dove il sindaco Armini, nel ricordo del tragico evento, ha voluto rinnovare la gratitudine ed il riconoscimento sempre vivo della cittadinanza e la solidale vicinanza alle famiglie delle due vittime del dovere. Il Colonnello Marzo ha concluso con un indirizzo di saluto ringraziando l’amministrazione comunale di Monteroni d’Arbia e la cittadinanza, che con sentita partecipazione rinnova ogni anno il ricordo del sacrificio dei due Carabinieri, nonché i ragazzi delle scuole medie che con commovente partecipazione hanno preso parte alla cerimonia.
In merito all’eccidio si ricorda che il 21 gennaio 1982 a Siena veniva perpetrata una rapina a mano armata presso l’Agenzia n. 3 del Monte dei Paschi. I malfattori subito dopo si allontanavano facendo perdere le proprie tracce. Le immediate ricerche, avviate sull’intero territorio provinciale, attraverso l’effettuazione di posti di blocco sulle principali arterie da parte di tutte le unità disponibili, culminavano anche con il controllo in località “Fede” di Monteroni di un autobus di linea in esercizio sulla tratta Siena – Montalcino. I Carabinieri Tarsilli e Savastano unitamente al Maresciallo Capo Augusto Barna, comandante della Stazione Carabinieri di Murlo, nel procedere all’identificazione di due giovani sospetti, risultati poi essere i rapinatori, furono attinti dai colpi d’arma da fuoco esplosi da un terzo giovane complice dei due. I Carabinieri si accasciarono al suolo feriti mortalmente, mentre il Maresciallo Barna, sebbene ferito, rispose al fuoco con l’arma in dotazione, uccidendo uno dei tre malviventi, mentre gli altri riuscivano a fuggire a bordo di un’auto sottratta ad un automobilista in transito sulla Cassia.
Successivamente a Roma, dopo ininterrotte ricerche, i Carabinieri rintracciavano tutti i componenti di una banda di 5 rapinatori, appartenenti al gruppo terroristico “Prima Linea”, resosi responsabili anche di altri gravi delitti sul territorio nazionale.
Il comandante della stazione di Murlo, ricoverato in prognosi riservata per le ferite riportate non riprese più servizio, venendo insignito della Medaglia d’Argento al Valor Militare per la pronta reazione al fuoco evidenziata nella circostanza. Ai Carabinieri caduti venne tributata la Croce al Valor Militare alla Memoria per aver sacrificato la propria vita nel generoso slancio al servizio della collettività.