Nell'occasione è stata presentata un'iniziativa solidale promossa da Gecom Mens Sana Basket 1871
di Lorenzo Croci
SIENA. In quel maledetto 13 settembre del 2012, Niccolò Muzzi scomparve prematuramente all’Ospedale di Siena dopo aver compiuto da pochissimi giorni solamente due anni di età. Da quel tragico giorno è aperta un’inchiesta che ha portato due medici ad essere iscritti nel registro degli indagati. Oggi, dopo quasi tre anni da quell’episodio, sia la famiglia di Niccolò che l’associazione “Noi Siena” chiedono a gran voce che sia istituito presso il pronto soccorso dell’Ospedale di Siena un accesso dedicato ai più piccoli, al fine di offrire un aiuto ancor più tempestivo ai bambini, oltre che per evitare ulteriormente livelli di reticenza vergognosa.
Il 6 giugno del 2013 terminò la raccolta di firme per sensibilizzare le istituzioni sulla necessaria e ineluttabile importanza di creare presso l’ospedale senese S.Maria alle Scotte un pronto soccorso pediatrico. Sedimentandosi su questo obiettivo, i volontari dell’associazione “Noi Siena” hanno raccolto in città e nei comuni limitrofi 2.135 firme di cittadini residenti nel principale bacino di riferimento verso il quale offre il proprio servizio l’ospedale. La raccolta di firme è stata a sostegno di poche e semplici richieste come quella di poter strutturare un triage dedicato ai bambini e che sia gestito da uno o più pediatri competenti e disponibili 24 ore su 24. Purtroppo non è la prima volta che questa iniziativa viene proposta: già un anno fa sia la famiglia del bambino scomparso e sia “Noi Siena” ramificarono e presentarono quest’idea al Comune, il quale la passò agli addetti organi di competenza della Regione, i quali a loro volta risposero negativamente per l’istituzione di questo triage.
Ripresentando tale iniziativa, la famiglia di Niccolò, “Noi Siena”, e la “ Gecom Mens Sana Basket 1871” – rappresentata alla conferenza dal suo capitano Roberto Chiacig e dal direttore sportivo Lorenzo Marruganti – intendono rimarcare il fatto che quel giorno non vada mai dimenticato e intendono sostenere l’importanza di preservare e tutelare in prima istanza i bambini fornendo questo triage dedicato esclusivamente a loro.
“Nella raccomandata inviata al direttore de “Le Scotte” ed agli uffici competenti della Regione Toscana insieme alle 2135 firme, abbiamo richiesto di rivedere anche gli spazi attuali del pronto soccorso per creare un’area dove possano accedere solo i bambini accompagnati dai propri genitori”. Purtroppo, ancora una volta queste semplici richieste non hanno avuto neppure un cenno di risposta da parte della Regione. “Siamo stufi dell’indisponibilità arrogante ed insopportabile delle istituzioni specialmente quando si pongono all’attenzione tematiche di massima importanza come la salute dei bambini”.
Oltre a chiedere a tutta la cittadinanza di sostenere la richiesta di ristrutturazione del pronto soccorso sensibilizzando massicciamente l’iniziativa, la conferenza stampa è stata anche l’occasione per presentare l’iniziativa che la “Gecom Mens Sana Basket 1871” si appresta a tenere: per la partita di domenica, infatti, verranno consegnate sia alla squadra di casa che alla squadra ospite magliette con scritto “Io gioco con Niccolò”. La matrice di proporre quest’idea alla “Gecom Mens Sana Basket 1871” è nata dopo il diniego da parte della “Robur”, la quale per una simile proposta doveva ottenere il “lascia passare” da parte della Lega Calcio ( ancora oggi non sappiamo se tale domanda venne presentata alla Lega Calcio e quale fu la risposta nel caso di presentazione ).
Inoltre, è stata anche l’occasione per presentare il call center che è stato istituito da più di un mese. Questo call center, dal nome “Pronto Noi”, è gratuito e dedicato a chiunque si trovi in casi di malasanità mobbing e stalking. Digitando il numero 0577.045835 si potrà parlare con professionisti specializzati impegnati con l’associazione “Noi Siena”.