di Alessandra Siotto
SIENA. Il settore della ricerca scientifica vanta a Siena un punto di eccellenza. Alta Srl, la società senese che da dieci anni si occupa di ideazione e gestione di progetti europei per la formazione e la ricerca, nell’ambito delle biotecnologie e della biomedicina, ha recentemente inaugurato una nuova sede in via Fiorentina a Siena ed il presidente Aldo Tagliabue ha colto l’occasione per ricordare i successi della società.
“La nostra società – ha ricordato il presidente di Alta – si occupa di gestire i finanziamenti della Commissione europea destinati alla ricerca; collaboriamo con le associazioni scientifiche, private e pubbliche, nel campo della salute, ma non solo. Ci occupiamo delle malattie degenerative del sistema nervoso e insieme all’Associazione Sclavo anche di progetti per trovare vaccini destinati ai paesi in via di sviluppo; ricordiamoci che in Africa si muore anche solo per una diarrea, soprattutto tra i bambini”. Tagliabue ha sottolineato che “Alta svolge un ruolo di management, di organizzazione, per ottenere fondi dall’Europa, perché c’è molta burocrazia, ma si possono ottenere buoni finanziamenti. E soprattutto questi soldi che riceviamo dalla Commissione europea, sono soldi che tutti i cittadini hanno pagato con le tasse e devono tornare a casa, è nostro diritto che vengano investiti in Italia; altrimenti verranno destinati ad altri paesi e noi dobbiamo essere bravi a fare in modo che vengano finanziati i nostro progetti”. “Al momento – ha proseguito il presidente – abbiamo due progetti importanti con la Novartis, uno su HIV e tubercolosi ed un altro sull’epatite C; mentre con Siena Biotech stiamo lavorando a proposito del morbo di Alzheimer e con l’Università nel settore della microbiologia”.
Alta Srl, ha festeggiato i dieci anni di attività, durante i quali ha avuto successo ed è cresciuta molto, anche come numero di dipendenti. Tagliabue ha spiegato che “grazie alle nuove tecnologie, e soprattutto ad internet, i nostri collaboratori riescono a lavorare anche da casa, come ad esempio Paola Cesaroni, che abita in cima al Gran Sasso e riesce a seguire i progetti anche da lì, occupandosi dei figli”.
Il presidente di Alta ha colto l’occasione per ricordare le istituzioni sensibili al problema della ricerca: “oltre agli apparati amministrativi, ci sono molti benefattori, numerose charities nel mondo che finanziano la ricerca e la Fondazione Mps svolge un ruolo molto importante perchè supporta questo settore e si dimostra generosa e sensibili a queste importanti attività”.