SIENA. Il presidente della Provincia, Fabio Ceccherini, ha partecipato all’annuale appuntamento organizzato da Biopolo a Milano per analizzare gli scenari futuri e lo stato dell’arte nel settore biotech e delle scienze della vita in Italia. Nel suo intervento ha lanciato la proposta di una presenza qualificata dei parchi scientifici italiani dell’area delle scienze della vita all’expo di Milano del 2015. Ceccherini, che è anche presidente della Fondazione Toscana Life Sciences (Tls), ha illustrato i risultati di Tls che in tre anni ha investito 21 milioni di euro e incubato una decina di aziende e gruppi di ricerca ed ha descritto il distretto biotecnologico senese, composto anche dal centro ricerche di Novartis, e da Sienabiotech.
«Quanto è stato fatto a Siena in questi anni – ha detto Ceccherini – è frutto di una tradizione per le biotecnologie che ha cento anni di storia, dai tempi di Achille Sclavo. Qui, le istituzioni, il mondo della ricerca e dell’impresa hanno trovato l’humus favorevole su cui lavorare e interagire, riuscendo, non senza difficoltà, a non disperdere un patrimonio di conoscenze e di know-how fondamentale. Fino al punto di convincere anche una realtà mondiale come Novartis non solo a rimanere ma ad investire proprio nella ricerca. E tuttavia spetta anche all’Italia, al Governo, riuscire a creare le condizioni per cui grandi multinazionali possano rimanere nel nostro territorio e investire. Per questo dimostrare che il settore delle Scienze della Vita seppure dimensionalmente piccolo è comunque di alto livello qualitativo ed ha buoni margini di sviluppo può essere una strategia positiva. Fare rete e sinergia con le altre realtà nazionali è sicuramente un punto qualificante ed evita di rimanere isolati nei propri territori. Con il rischio che non si crei quell’osmosi di cui la ricerca scientifica ha bisogno. Il grande appuntamento del 2015 a Milano dell’Expo universale può essere la grande occasione per dimostrare all’Italia e al mondo che questo settore esiste, produce risultati e può essere una leva per lo sviluppo del Paese».
Nel suo intervento il presidente Ceccherini ha descritto l’esperienza della Fondazione Toscana Life Sciences (Tls) e dell’omonimo parco scientifico nati nel 2005, i cui sono fondatori sono la Regione Toscana, la Provincia e il Comune di Siena, la Fondazione Monte dei Paschi di Siena e la Banca MPS, le università toscane di Firenze, Pisa, Siena, Istituto S. Anna e Scuola Normale di Pisa, l’Azienda Ospedaliera Senese e la CCIAA di Siena.
In questi anni la struttura di Torre Fiorentina ha supportato il ruolo di Start-up di ricerca per cinque aziende: Externautics, Molteni Therapeutics, NexaPharm, Sienagen, Toscana Biomarkers; di tre società di servizi: Areta, BioFund, Regulatory PharmaNet; di due imprese no profit: Istituto Tumori Toscano, Fondazione Di Mario; e di un istituto di ricerca pubblico, il CNR Istituto Fisiologia Clinica.
A regime, nel 2010 si prevede che le aziende per la ricerca incubate saranno 13. Nel triennio 2007-2009 sono già stati investiti 21 milioni di euro, di questi 6 per le strutture, 8 per le tecnologie a favore delle imprese incubate e 7.5 milioni per finanziare lo start up delle imprese. Sono potenzialmente attivabili nei prossimi anni 7 milioni di euro tramite la BioFund, società locale di seed capital; 5 mln di euro tramite SienaVenture, (MPSVenture); 1 mln di euro tramite ToscanaVenture (SICI) e infine i 45 milioni di euro del Fondo Toscana Innovazione.
Gli addetti totali sono al momento 64 (9 della fondazione Tls e gli altri delle società ospitate) e nel 2010 saranno 120 (10 della fondazione Tls e gli altri delle società ospitate.