Le eventuali dichiarazioni di criticità o dissesto consentiranno di adottare iniziative funzionali ai piani di risanamento
SIENA. n merito alle informazioni diffuse da alcuni organi di stampa nella serata di oggi (13 marzo), preciso che la Corte dei Conti, Sezione Regionale di controllo per la Toscana, non ha in alcun modo accertato il dissesto finanziario dell’Università di Siena.
Lo stesso Organo, infatti, nelle considerazioni conclusive della citata delibera numero 12 del 5 marzo 2013, si limita a riportare quanto indicato dal Collegio dei Revisori dei Conti dell’Ateneo nell’esprimere il parere obbligatorio al bilancio 2013, ovvero l’auspicio dei Revisori che il MIUR definisca quanto prima i criteri per individuare le situazioni di criticità o dissesto, così come previsto dalla Legge Gelmini. per gli Atenei impegnati in percorsi di risanamento finanziario. Le eventuali dichiarazioni di criticità o dissesto, infatti, consentiranno agli Atenei di adottare iniziative funzionali alla realizzazione dei piani di risanamento.
Riguardo, inoltre, a quanto diffuso dai medesimi organi di stampa in merito al piano di risanamento dell’Università di Siena, la stessa Corte dei conti non esprime alcun giudizio di merito, ma si limita a riportare il commento espresso dall’Ispettorato Generale di Finanza nella Relazione sulla verifica amministrativo contabile del 28 luglio 2010.
Sottolineo, altresì, che la delibera della Corte dei conti in oggetto dà atto, in più passaggi, degli sforzi operati dalla presente amministrazione per il risanamento dell’Ente.
Lo stesso Organo, infatti, nelle considerazioni conclusive della citata delibera numero 12 del 5 marzo 2013, si limita a riportare quanto indicato dal Collegio dei Revisori dei Conti dell’Ateneo nell’esprimere il parere obbligatorio al bilancio 2013, ovvero l’auspicio dei Revisori che il MIUR definisca quanto prima i criteri per individuare le situazioni di criticità o dissesto, così come previsto dalla Legge Gelmini. per gli Atenei impegnati in percorsi di risanamento finanziario. Le eventuali dichiarazioni di criticità o dissesto, infatti, consentiranno agli Atenei di adottare iniziative funzionali alla realizzazione dei piani di risanamento.
Riguardo, inoltre, a quanto diffuso dai medesimi organi di stampa in merito al piano di risanamento dell’Università di Siena, la stessa Corte dei conti non esprime alcun giudizio di merito, ma si limita a riportare il commento espresso dall’Ispettorato Generale di Finanza nella Relazione sulla verifica amministrativo contabile del 28 luglio 2010.
Sottolineo, altresì, che la delibera della Corte dei conti in oggetto dà atto, in più passaggi, degli sforzi operati dalla presente amministrazione per il risanamento dell’Ente.
Con riferimento alle notizie diffuse, infine, l’Università di Siena si riserva di agire nelle sedi opportune.
Prof. Angelo Riccaboni – Rettore dell’Università di Siena