Il rettore parla ancge dell'inchiesta sulla sua ezione
SIENA. “Sul personale vogliamo evitare soluzioni su prepensionamenti e mobilità che non siano su base volontaria”. Lo dice a in una intervista che uscirà domani sul quotidiano l’Unità il rettore dell’ateneo Angelo Riccaboni, nella quale spiega quali iniziative si stanno prendendo per il risanamento dell’ateneo.
“Certo mi rendo conto – riguardo al salario accessorio – che ci sono state decisioni penalizzanti per il personale tecnico amministrativo, ma erano atti dovuti”. E per quanto concerne il ruolo delle sedi decentrate il rettore annuncia che “la nostra intenzione è riqualificare le attività che si svolgono ad Arezzo e Grosseto. Quindi più ricerca e meno didattica”.
Riguardo all’inchiesta della magistratura sulle elezioni che lo hanno portato alla guida dell’ateneo, Riccaboni sottolinea: ”Spero che l’inchiesta finisca presto e che dimostri che non ci sono stati errori. Devo dire che in questa vicenda, con quello che si è detto, sono stato danneggiato, sono io parte lesa”.
“Certo mi rendo conto – riguardo al salario accessorio – che ci sono state decisioni penalizzanti per il personale tecnico amministrativo, ma erano atti dovuti”. E per quanto concerne il ruolo delle sedi decentrate il rettore annuncia che “la nostra intenzione è riqualificare le attività che si svolgono ad Arezzo e Grosseto. Quindi più ricerca e meno didattica”.
Riguardo all’inchiesta della magistratura sulle elezioni che lo hanno portato alla guida dell’ateneo, Riccaboni sottolinea: ”Spero che l’inchiesta finisca presto e che dimostri che non ci sono stati errori. Devo dire che in questa vicenda, con quello che si è detto, sono stato danneggiato, sono io parte lesa”.