SIENA. Il Regolamento Urbanistico si presenta alla città. Sta per concludersi infatti il percorso che dal Piano Strutturale ha portato alla messa a punto di questo documento che riunisce tutte le indicazioni urbanistiche che sono la base da seguire per la Siena del futuro. Aree verdi, viabilità, commercio, aree edificabili, impianti sportivi: tutto il disegno di città immaginato per i prossimi anni è contenuto all’interno del Regolamento.
Il prossimo 28 aprile, presso l’Auditorium della CIA in zona Due Ponti, incontro pubblico alle ore 17.30 con gli ordini, enti e associazioni, e con i cittadini alle ore 21. Sarà presente Fabio Minuti, assessore all’Urbanistica, e i tecnici che hanno seguito tutto il percorso.
Con il Regolamento Urbanistico viene attuata la componente strategica del Piano Strutturale che potrà così rendere operativo il Piano nelle scelte urbanistiche di Siena. Il Regolamento deve essere prima “adottato” dal consiglio comunale e dunque “approvato”. Tra queste due fasi le norme prevedono un periodo di 60 giorni in cui portatori di interessi o semplici cittadini possono presentare “osservazioni” al Piano che saranno successivamente analizzate e dunque accolte o meno dallo stesso consiglio comunale. Il primo step, ovvero l’adozione, è all’ordine del giorno nella seduta del consiglio comunale convocata per il 4 maggio.
«Abbiamo fatto un percorso condiviso incontrando la città e tenendo un punto di contatto costante grazie alla Casa della Città – osserva Minuti – Ora continua il confronto e inizia anche una fase di forte informazione perché ognuno possa essere messo in grado di conoscere i contenuti del Regolamento. Una grande operazione di trasparenza, di condivisione, di partecipazione, in modo tale che ogni senese possa conoscere come sarà la Siena del futuro».
Cinque le principali linee guida del Regolamento che sarà discusso in consiglio comunale. In primo luogo l'attenzione verso le fasce più deboli a cui sarà dedicata una quota del 50% dell'abitativo nelle principali nuove aree edificabili. Altro filo conduttore, la ricerca di una più alta qualità degli insediamenti anche nelle nuove zone, a partire dalla “città dell’Arbia”, tra Taverne e Isola d'Arbia, così da non affidarsi unicamente alle risorse della città antica per la realizzazione di una “forma urbana” di eccellenza. Ed ancora, il tentativo di riconsiderare lo sviluppo novecentesco della città, esterno alla cinta muraria, con l’attenzione rivolta alla città storica, estendendo l’area interessata dalle politiche a tutela dell’integrità dell’impianto urbanistico. Quarto punto, la riconferma delle previsioni abitative, salvo alcuni riassetti e riconversioni, del centro storico, che continuerà ad ospitare un insieme diversificato di funzioni e servizi, dal turismo all’università, alla banca ecc, dal commercio alla ricettività. Infine, l'ammodernamento delle attuali strutture alberghiere. Il Regolamento Urbanistico riprende inoltre le linee di sviluppo già avviate con i Piani Complessi: l’area residenziale di Abbadia Renaccio, primo insediamento della futura città dell’Arbia. Ed ancora, la Cittadella dello Sport e l’ampliamento dell’area scientifica che ospiterà la nuova sede di ricerca vaccinologica potenziando quel parco scientifico che oggi fa capo a Novartis, Toscana Life Science, Università di Siena e Fondazione: uno dei grandi motori di sviluppo occupazionale della provincia.
Il prossimo 28 aprile, presso l’Auditorium della CIA in zona Due Ponti, incontro pubblico alle ore 17.30 con gli ordini, enti e associazioni, e con i cittadini alle ore 21. Sarà presente Fabio Minuti, assessore all’Urbanistica, e i tecnici che hanno seguito tutto il percorso.
Con il Regolamento Urbanistico viene attuata la componente strategica del Piano Strutturale che potrà così rendere operativo il Piano nelle scelte urbanistiche di Siena. Il Regolamento deve essere prima “adottato” dal consiglio comunale e dunque “approvato”. Tra queste due fasi le norme prevedono un periodo di 60 giorni in cui portatori di interessi o semplici cittadini possono presentare “osservazioni” al Piano che saranno successivamente analizzate e dunque accolte o meno dallo stesso consiglio comunale. Il primo step, ovvero l’adozione, è all’ordine del giorno nella seduta del consiglio comunale convocata per il 4 maggio.
«Abbiamo fatto un percorso condiviso incontrando la città e tenendo un punto di contatto costante grazie alla Casa della Città – osserva Minuti – Ora continua il confronto e inizia anche una fase di forte informazione perché ognuno possa essere messo in grado di conoscere i contenuti del Regolamento. Una grande operazione di trasparenza, di condivisione, di partecipazione, in modo tale che ogni senese possa conoscere come sarà la Siena del futuro».
Cinque le principali linee guida del Regolamento che sarà discusso in consiglio comunale. In primo luogo l'attenzione verso le fasce più deboli a cui sarà dedicata una quota del 50% dell'abitativo nelle principali nuove aree edificabili. Altro filo conduttore, la ricerca di una più alta qualità degli insediamenti anche nelle nuove zone, a partire dalla “città dell’Arbia”, tra Taverne e Isola d'Arbia, così da non affidarsi unicamente alle risorse della città antica per la realizzazione di una “forma urbana” di eccellenza. Ed ancora, il tentativo di riconsiderare lo sviluppo novecentesco della città, esterno alla cinta muraria, con l’attenzione rivolta alla città storica, estendendo l’area interessata dalle politiche a tutela dell’integrità dell’impianto urbanistico. Quarto punto, la riconferma delle previsioni abitative, salvo alcuni riassetti e riconversioni, del centro storico, che continuerà ad ospitare un insieme diversificato di funzioni e servizi, dal turismo all’università, alla banca ecc, dal commercio alla ricettività. Infine, l'ammodernamento delle attuali strutture alberghiere. Il Regolamento Urbanistico riprende inoltre le linee di sviluppo già avviate con i Piani Complessi: l’area residenziale di Abbadia Renaccio, primo insediamento della futura città dell’Arbia. Ed ancora, la Cittadella dello Sport e l’ampliamento dell’area scientifica che ospiterà la nuova sede di ricerca vaccinologica potenziando quel parco scientifico che oggi fa capo a Novartis, Toscana Life Science, Università di Siena e Fondazione: uno dei grandi motori di sviluppo occupazionale della provincia.