Il PdL ha presentato tre interrogazioni a risposta scritta
FIRENZE. Tre interrogazioni a risposta scritta, zero tituli come risposta dalla giunta: è l’infausta situazione in cui si trovano i documenti scritti e depositati dal Pdl dal 30 luglio scorso ad oggi sul ‘buco’ nel bilancio 2011 registrato dalla Asl 7 di Siena. Per uno degli atti (depositato l’8 gennaio scorso e protocollato con numero 742) i termini di legge per la risposta (60 giorni) sono ancora aperti. Per gli altri due, invece, depositati il 30 luglio 2012 (n. 654) e il 1 agosto 2012 (n. 656) i termini sono scaduti da un pezzo ma la giunta regionale non ha ottemperato al suo obbligo di rispondere.
«In cambio di atti istituzionali di verifica che sono il solo strumento che le opposizioni hanno per esercitare la loro funzione di controllo – attacca il Vicepresidente della Commissione sanità Stefano Mugnai (Pdl) – non abbiamo ricevuto altro che mezzi discorsi fantasiosi, infatti smentiti a stretto giro dalla realtà, attraverso le colonne dei giornali. E’ un comportamento inaccettabile politicamente, perché lede il buon funzionamento delle istituzioni oltre che i rapporti tra Consiglio e Giunta, ma anche per i cittadini cui viene taciuta una situazione che saranno costretti a pagare sulla loro pelle in termini di tagli ai servizi e rincari sui ticket, secondo un film tristemente già visto nella Asl 1 di Massa Carrara».
Il punto è che proprio stamani sul fronte dell’inchiesta pare, stando a quanto riportato dai giornali, che i 10 milioni e mezzo di sbilancio dichiarati finora siano destinati a lievitare: «Sono notizie che allarmano tutti quanti – sottolinea Mugnai – ma noi vogliamo sapere come stiano le cose dalla giunta per le vie istituzionali, non dai giornali». Anche qui, per altro, film già visto in territorio apuano: «Basta – incalza adesso Mugnai – la giunta regionale assolva ai suoi obblighi e risponda ai nostri quesiti. Uno, più che mai calzante al momento attuale, lo rivolgevamo già nell’interrogazione del 1 agosto scorso, quando chiedevamo “se si intenda o meno fornire questa volta informazioni precise e documentate non tanto e non solo agli scriventi, quanto soprattutto alla cittadinanza toscana su quanto stia realmente accadendo e su quanto è accaduto nella Asl 7 di Siena, magari facendolo nelle sedi istituzionali e quindi in aula”. Siamo ancora qui che aspettiamo».
Ma ecco, di seguito, una tabella in cui si riportano i quesiti degli atti, le dichiarazioni rilasciate a mezzo stampa dalla giunta, i fatti come emersi dall’inchiesta della procura e riportati dalla stampa:
I quesiti del Pdl |
La voce della giunta |
I fatti |
30 luglio 2012, interrogazione 654: «se quanto affermato in premessa corrisponda a verità e, nel caso, per conoscere i dettagli della vicenda in parola» (in premessa il Pdl affermava che sarebbe risultato il disavanzo, ndr) |
«Nessun buco alla Asl di Siena, ma un finanziamento sottostimato. La Regione ha le risorse per intervenire» (Luigi Marroni, Corriere di Siena, 31 luglio 2012) |
«Bucoall’Usl7: aperta un’inchiesta. In Procura già sentiti alcuni revisori dei conti come persone informate sui fatti» (Nazione Siena, 1 agosto 2012) |
1 agosto 2012, interrogazione 656: «se la giunta intenda o meno smentire, in caso fosse falsa, la notizia riportata dalla stampa circa un’inchiesta della magistratura inerente un ‘buco’ nel bilancio 2011 della Asl 7 di Siena» |
«La denuncia non riguarda il disavanzo ma eventuali presunte irregolarità» (giunta regionale, Repubblica, 2 agosto 2012) |
«Asl di Siena, indaga la Corte dei conti» (QN, 2 agosto 2012) |
«se, in caso contrario, si intenda o meno fornire questa volta informazioni precise e documentate non tanto e non solo agli scriventi, quanto soprattutto alla cittadinanza toscana su quanto stia realmente accadendo e su quanto è accaduto nella Asl 7 di Siena, magari facendolo nelle sedi istituzionali e quindi in aula» |
«Sullo squilibrio di circa 10 milioni non abbiamo nulla da aggiungere a quanto già detto» (giunta regionale, Il Giornale della Toscana, 2 agosto 2012) |
«E quel buco dell’Asl può diventare una voragine – Siena / La Finanza al lavoro sulle ‘anomalie’ del bilancio. Sviluppi inquietanti» (QN, 6 febbraio 2013) |
8 gennaio 2013, interrogazione 742: «Quale sia stato, nello specifico, il lavoro svolto nell’autunno 2010 dal Dr. Tommaso Grazioso sulla contabilità della Ausl 1 di Massa Carrara, con quali mansioni e con quali risultati/obiettivi»; «Quali siano le competenze maturate dal Dr. Tommaso Grazioso a seguito di quella esperienza» |
«Per qualche giorno andò anche Grazioso, mi dicono che fosse in una posizione marginale» (Luigi Marroni, La Repubblica, 27 gennaio 2013) |
«Inchiesta Siena, coinvolto il perito del buco all’Asl 1» (Tirreno Massa, 1 febbraio 2013)
Con decreto n. 502 del 15 febbraio 2011 l’avvocatura regionale conferisce a Tommaso Grazioso il ruolo di perito contabile di parte nel procedimento in cui l’ente si dichiara parte offesa rispetto alla vicenda del crac nei bilanci della Asl1 di Massa Carrara
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«Per quali ragioni, stante la debole motivazione resa nelle Delibere 743/2010, 220/2011 e 366/2011 la Dott.ssa Benedetto, allora Direttore Generale della Ausl 7, ha deciso, successivamente al lavoro svolto dal dr. Tommaso Grazioso presso l’Ausl 1 di Massa Carrara dopo il commissariamento della stessa, di procedere al conferimento di incarico dirigenziale e quindi all’individuazione del responsabile U.O. Gestioni Economiche e Finanziarie senza avvalersi di una procedura concorsuale, alla quale, per altro, avrebbe potuto concorrere anche il dr. Tommaso Grazioso. Sfugge infatti la logicità di un affermazione come quella contenuta nella delibera 177 del 7/4/2011, con cui l’allora direttore generale della Ausl 7 di Siena Laura Benedetto revocava la deliberazione n. 743 con cui si richiedeva l’Attivazione delle procedure concorsuali per la copertura a tempo indeterminato di n. 1 posto di Dirigente amministrativo esperto in materia contabile da assegnare alla U.O. gestioni Economiche e Finanziarie, e cioè che per individuare «una figura esperta e di idonea qualificazione professionale» sia da ritenersi non idonea una procedura concorsuale, ma sia invece più indicata una più sbrigativa procedura selettiva»; «tutti gli atti e documenti relativi alla procedura selettiva di cui sopra» |
«La Finanziaria Tremonti bloccò i concorsi pubblici» (Luigi Marroni, Corriere Fiorentino, 29 gennaio 2013) |
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