SAN GIMIGNANO. Il Dipartimento amministrazione penitenziaria (Dap) terrà conto della situazione del carcere di San Gimignano nella nuova programmazione. E’ quanto emerso oggi (21 ottobre), nel corso di un incontro tra la parlamentare del Pd, Susanna Cenni e Massimo De Pascalis, direttore generale del personale e formazione del Dap che, nelle prossime settimane, effettuerà un sopralluogo nel penitenziario di Ranza per stabilire i numeri del nuovo personale da assegnare e i possibili tempi di destinazione. Si apre così qualche disponibilità per una struttura che da tempo lamenta carenze dal punto di vista del personale e sulla quale la parlamentare del Partito democratico aveva già presentato, nei mesi scorsi, due interrogazioni al Ministro della Giustizia.
“A Massimo De Pascalis – spiega Cenni – che ringrazio per la disponibilità mostrata nel cercare una soluzione, ho rinnovato la grande preoccupazione per la situazione di emergenza denunciata dagli agenti di Polizia penitenziaria e condivisa sia dai dirigenti che dai rappresentanti delle istituzioni locali, manifestandogli la necessità di risposte urgenti. Il direttore generale mi ha confermato che il Dap assegnerà, nei prossimi mesi, alcune centinaia di nuovi agenti che, in attesa di poter attivare le modalità per l'assunzione – il governo parla di 5000 unità, ma ad oggi non risultano atti ufficiali – dovranno rispondere alle esigenze di ben 205 istituti penitenziari in tutta Italia”.
“A Massimo De Pascalis – spiega Cenni – che ringrazio per la disponibilità mostrata nel cercare una soluzione, ho rinnovato la grande preoccupazione per la situazione di emergenza denunciata dagli agenti di Polizia penitenziaria e condivisa sia dai dirigenti che dai rappresentanti delle istituzioni locali, manifestandogli la necessità di risposte urgenti. Il direttore generale mi ha confermato che il Dap assegnerà, nei prossimi mesi, alcune centinaia di nuovi agenti che, in attesa di poter attivare le modalità per l'assunzione – il governo parla di 5000 unità, ma ad oggi non risultano atti ufficiali – dovranno rispondere alle esigenze di ben 205 istituti penitenziari in tutta Italia”.
“Apprezziamo la decisione di svolgere un sopralluogo – afferma Cenni – anche in risposta alle istanze manifestate in questi mesi, ma ci auguriamo francamente che a ciò faccia seguito un serio e sollecito provvedimento consistente in una adeguata e tempestiva assegnazione del maggior numero possibile di agenti per un carcere come Ranza. Sarebbe una prima risposta, anche se non risolutiva, verso una nuova condizione di vivibilità per gli agenti, gli operatori e gli stessi detenuti”.