SIENA. “L’ammodernamento della Cassia rappresenta una delle grandi priorità infrastrutturali per questa amministrazione provinciale. L’impegno mio personale, della giunta e di tutta la Provincia su questo fronte sarà massimo”. Con queste parole Simone Bezzini, presidente della Provincia di Siena ribadisce, con forza, la grande attenzione che l’amministrazione provinciale pone e continuerò a porre sulla “questione Cassia”.
“Il tragico incidente avvenuto ieri – continua il Presidente – pone nuovamente all’attenzione dell’opinione pubblica l’urgenza dell’ammodernamento e della messa in sicurezza di questa importante arteria. In questi anni le precedenti amministrazioni provinciali hanno portato avanti un lavoro lungo e complesso, culminato nel febbraio del 2009 con l’approvazione del progetto definitivo e l’immediato avvio delle procedure di gara per l’appalto dei lavori. Il 29 giugno scorso gli uffici della Provincia hanno provveduto ad aggiudicare la gara, segnando così un altro importante passo in avanti per questa vicenda”.
“Purtroppo – sottolinea Bezzini – il percorso continua a confermarsi complesso e difficile, soprattutto dal punto di vista procedurale. La settimana scorsa infatti, presso i nostri uffici, è arrivato un ricorso al Tar da parte di un’azienda, esclusa dalla Commissione per motivi legati a un’offerta ritenuta anormalmente bassa. L’impresa chiede la sospensione della procedura e quindi dell’esito della gara. La Provincia si è subito messa al lavoro, attivandosi per resistere al ricorso. Martedì 1° settembre, infatti, la giunta ha deliberato di costituirsi di fronte al Tar e di conferire l’incarico a un proprio legale”. “La Provincia – conclude il Presidente – farà tutto il possibile affinchè sia dato il via ai lavori, consapevole dei rischi insiti nell’accoglienza del ricorso da parte del Tar che potrebbe bloccare tutta la procedura. Attendiamo quindi nelle prossime settimane l’esito del ricorso. Io, la giunta e gli uffici della Provincia ce la metteremo tutta per dare inizio a un intervento che non può più attendere”.
L’iter negli anni – Nel 2002 viene trasferito alla Provincia anche il progetto per il nuovo tratto Monteroni – Monsindoli. L’analisi del progetto aveva evidenziato tuttavia una serie di criticità legate essenzialmente agli aspetti idrologici e idraulici del territorio interessato dal tracciato, soggetto a frequenti fenomeni di esondazione dei corsi d’acqua. Si è reso pertanto necessario procedere ad una revisione e aggiornamento del progetto stesso, che ha comportato modifiche anche agli strumenti urbanistici del Comune di Siena. Inoltre, sono state concluse le complesse procedure di individuazione e verifica ambientale delle cave di prestito (gennaio 2004/novembre 2006) e la successiva procedura di autorizzazione alla coltivazione delle cave stesse (febbraio 2007/giugno 2008). La Provincia di Siena ha approvato il progetto definitivo del nuovo tratto nell’aprile 2007. In seguito è stato redatto il progetto esecutivo e si sono concluse le procedure per la coltivazione delle cave. Dopo la conferenza finale dei servizi che ha approvato il progetto in linea tecnica, l’approvazione della Giunta Provinciale, la pubblicazione della gara e nel mese di giugno 2009 l’affidamento provvisorio dell’appalto. Ad oggi sono in corso le verifiche pre contrattuali in attesa che il TAR si pronunci sull’accoglimento o meno del ricorso presentato da una delle ditte escluse.