SAN GIMIGNANO. A venti anni dal riconoscimento della DOP dello Zafferano di San Gimignano, iscritto nel Registro europeo delle denominazioni e indicazioni geografiche protette il 5 febbraio 2005, la Regione Toscana celebra l’anniversario con l’uscita di un video che mostra i passaggi principali del disciplinare. Una piccolissima produzione circoscritta al territorio comunale di San Gimignano, ottenuta da poche aziende che caparbiamente lavorano le fasi più importanti della coltivazione a mano ottenendo così il prodotto che ha una qualità ed un valore eccelso.
“Negli ultimi anni – dice la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi – la coltivazione di questa straordinaria spezia, la cui essenza versatile e ricca di proprietà ha molte applicazioni ed usi, si è fatta largo nella nostra regione anche se siamo di fronte ancora ad estensioni molto ridotte e frammentate. Purtroppo, come molti altri prodotti del nostro Made in Tuscany di qualità, il cosiddetto oro rosso è oggetto di contraffazioni e adulterazioni. Per questo ci impegniamo a tutelarlo tramite la conoscenza innanzitutto che è tra le più valide promozioni Perché la conoscenza dà la possibilità di rendere note le storia, i valori, i legami che i prodotti hanno con il territorio e di combattere al tempo stesso la contraffazione, che si alimenta proprio di giudizi superficiali per non dire di ignoranza”.
“Da sempre la Regione Toscana si impegna nella tutela delle consumatrici e dei consumatori-ha detto l’assessora con delega alla tutela dei consumatori Alessandra Nardini – offrendo alle cittadine e ai cittadini anche strumenti aggiornati di informazione per orientarsi nel mercato, come in questo caso, attraverso l’illustrazione e la diffusione digitale dei disciplinari di produzione delle DOP e IGP toscane. Tutti questi video possono essere visti nel portale regionale Infoconsumotoscana.it, nella sezione Nato in Toscana. Conoscere i nostri DOP e IGP è un modo per conoscere di più e meglio i nostri territori e gli straordinari prodotti enogastronomici”.
“E’ sempre stata una produzione di nicchia la nostra – afferma Tiziana Pieraccini, produttrice storica e presidente del Consorzio di tutela del prodotto – che nell’anno del riconoscimento, il 2005, ha visto il massimo di imprese produttrici iscritte al sistema di certificazione: 12 con 3.155 grammi di zafferano DOP. Le problematiche dei cambiamenti climatici e soprattutto la difficoltà di reperire manodopera agricola dell’ultimo decennio ha provocato una emorragia di aziende dalla DOP, che oggi è ottenuta solo grazie a due aziende agrituristiche che ancora hanno la cura e l’attenzione necessarie per raggiungere l’elevato standard di qualità richiesto dal disciplinare. Ma non ci arrendiamo”.
Lo zafferano non ha problemi di commercializzazione nonostante il prezzo non contenuto, proprio perché la sua qualità è riconosciuta da sempre, e un souvenir originale e autentico come una bustina di Zafferano di San Gimignano DOP è la miglior garanzia di portare con sé un po’ di storia.