Rilevata l'intera area dell'ex-mobilificio Laca
di Andrea Pagliantini
RADDA IN CHIANTI. La Cappella del Mercatale domina l’incrocio sul ponte della strada che di li a breve porta a Radda, un piccolo edificio religioso risalente al 1300, fino a qualche giorno fa circondato dall’archeologia industriale dell’ex stabilimento del mobilificio Laca.
Lo stabilimento è stato completamento demolito e il colpo d’occhio che si ha sulla collina e sul paesaggio circostante è veramente notevole senza quei capannoni ormai vuoti e in stato di abbandono da una quindicina di anni.
Tutta l’area dell’ex Laca è stata rilevata da Céline, satellite del gruppo Lvmh, marchio del lusso francese, con l’intenzione di impiantarvi uno stabilimento per la produzione di borse. Gi uffici e una parte del fabbricato sono stati completamente restaurati e saranno inaugurati lunedi 24 luglio, dando così inizio alla produzione Igià assunte 30 persone), mentre nella parte che è stata demolita sarà costruita da zero un’altra area del nuovo stabilimento.
A Radda c’è grande soddisfazione per il recupero di quest’area malmessa e per i risvolti occupazionali che essa comporta, ma c’è anche chi si chiede come mai un così grande gruppo del lusso, ha deciso di venire a investire proprio nel Chianti, un gruppo che ha nel suo portafoglio fra le più importanti maison dello Champagne e del vino.
Certo è, che dopo il restauro e il recupero dell’area dell’ex stabilimento Laca, tutte le strade sono spianate e diventano in discesa.