VALDELSA. In vista della Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza Contro le Donne (25 novembre) il Centro AntiViolenza Donne Insieme Valdelsa (DIVE) ha divulgato i dati sul crescente fenomeno di violenza di genere in Valdelsa.
La violenza contro le donne è un fenomeno globale, trasversale, diffuso (v. dati ISTAT, OMS, FRA-EU) e tende a rimanere sommerso: le donne che denunciano o cercano aiuto per uscirne sono una minoranza. Le Associazioni come Donne Insieme Valdelsa (DIVE) sono riconosciute a livello internazionale per l’importante ruolo che svolgono nell’emersione del fenomeno: nei Centri le donne possono parlare liberamente con operatrici donne, senza essere giudicate e in assoluta
riservatezza.
I dati in Valdelsa
NUMERO DONNE ACCOLTE
2012 35
2013 40
2014 40
2015 49
2016 56
2017 83
2018 75
2019 (dati al 20/11) 85
La metà delle donne quando si rivolge a un Centro AntiViolenza non ha mai parlato con nessuno della violenza che subiscono. Il Centro è per loro il primo passo per potersi mettere al sicuro.
Dal 1° gennaio al 20 novembre 2019 si sono rivolte Centro AntiViolenza – DIVE, 85 donne tra i 30 e i 50 anni, vittime di violenza fisica (35%), psicologica (30%), sessuale (7%), economica (12%), stalking (12%). Nel 60% dei casi è italiana, nel 32% è diplomata e lavora.
Il maltrattante è quasi sempre il partner o l’ex-partner (83%), un insospettabile padre di famiglia che lavora. Il 78% dei maltrattanti sono italiani e 1 su 4 ha, o ha avuto, problemi di dipendenza o precedenti penali.
Nelle vicende quasi sempre sono tristemente coinvolti bambine e bambini, testimoni diretti della violenza sulle madri. I piccoli subiscono quella che la letteratura scientifica definisce violenza assistita, alla quale viene attribuita la stessa pericolosità della violenza diretta. Solo nel 2019 sono 64 i minori coinvolti nelle 85 storie di violenza che il Centro ha accolto.
Uscire dalla violenza si può
Non esiste l’identikit della donna che subisce violenza né la situazione tipica, perciò sono necessari percorsi di uscita individualizzati, progettati da un gruppo di esperte formato del Centro. Il primo passo per uscire dalla violenza? Riconoscere che quello che si vive non ha nulla a che fare con l’amore. Il Centro AntiViolenza Donne Insieme Valdelsa aiuta le donne ad acquisire consapevolezza per trovare la volontà di mettere al sicuro sé stesse e i figli. Il Centro fornisce strumenti utili a superare ogni fase del percorso, accompagnando le vittime insieme agli altri soggetti della rete antiviolenza: forze dell’ordine, servizi sociali, Codice Rosa.
Quando le vittime non hanno le risorse necessarie per uscire dalla violenza o il rischio che corrono è alto, il Centro Antiviolenza offre alle donne e ai loro figli ospitalità in strutture di protezione a indirizzo segreto, le Case Rifugio. DIVE gestisce dal 2016 una Casa Rifugio in collaborazione con il Centro Pari Opportunità della Valdelsa e FTSA. In 3 anni la struttura ha protetto 8 donne e 11 bambini. La Casa Rifugio previene il femminicidio ed è per le donne l’opportunità di costruire una
nuova vita senza violenza.
Servizi gratuiti e specializzati
DIVE oltre agli interventi emergenziali, promuove costantemente politiche di
contrasto della violenza di genere a tutti i livelli istituzionali e offre alle donne
vittime di violenza servizi gratuiti e specializzati:
Accoglienza telefonica e allo sportello
Colloqui individuali di informazione, consulenza e definizione di percorsi
di uscita dalla violenza
Valutazione e gestione del rischio
Consulenza legale specializzata
Consulenza psicologica specializzata
Orientamento e accompagnamento al lavoro e alla formazione
Ospitalità in Casa Rifugio
Attraverso il suo sito (donneinsiemevaldelsa.blogspot.com) e la sua pagina Facebook
(@Donneinsiemevaldelsa) DIVE crea ulteriori occasioni per le donne per chiedere
aiuto o anche solo informazioni, e aprire gli occhi su un fenomeno subdolo come la
violenza. Uscire dalla violenza si può, DIVE c’è per farlo insieme.
L’Associazione DIVE nasce nel 2007 e accoglie ogni anno circa 90 donne. Fa parte del
coordinamento dei Centri AntiViolenza Toscani – Tosca, e dell’Associazione nazionale DIRE – Donne
In Rete contro la violenza, insieme a altre 80 associazioni che in Italia gestiscono CAV e Case
Rifugio.
Finanziamenti
I costi di gestione sono coperti grazie ai finanziamenti pubblici e alle donazioni private, ma i servizi
del Centro AntiViolenza e della Casa Rifugio sono resi possibili solo dal grande lavoro volontario
delle nostre operatrici e delle professioniste.
Per quanto riguarda l’anno 2018, l’Associazione ha ricevuto i seguenti finanziamenti pubblici:
• Regione Toscana, DGR 719 finanziamenti CAV e Case Rifugio: 10.542,56 euro
• Comune di Poggibonsi (con fondi della Regione Toscana e del DPO), Punto di Ascolto e accoglienza di Poggibonsi: 9.766,92 euro
• Comune di Poggibonsi capofila dei 5 comuni Alta Valdelsa (Poggibonsi, Colle val d’Elsa, Casole d’Elsa, San Gimignano, Radicondoli) Convenzione con Centro AntiViolenza Donne Insieme Valdelsa (D.I.V.E.): 13.500,00 euro
• Nel 2018 le donazioni private sono state di circa 350 euro e circa 800 euro i proventi del 5×1000
Il Centro AntiViolenza DIVE avrebbe bisogno di molte più risorse, e soprattutto stabili, per garantire servizi continuativi e di qualità a tutte le donne che vogliono uscire dalla violenza.